Nella serata di mercoledì 23 marzo, presso la Chiesa di Villa Minozzo, la locale compagnia del "Teatro instabile" ha portato in scena il "Pianto di Maria" o "Pianto Mariae" una duecentesca lauda di Jacopone da Todi (1235-1306).
La compagnia, diretta da Benedetto Valdesalici, chiamata a recitare nell'antico dialetto umbro, è riuscita a far comprendere in pieno il tema centrale dell'opera.
Tema che risiede nel volere umanizzare e rendere così famigliare tutta la drammaticità della Passione di Cristo.
Il dolore della Madonna appare cosi il grido disperato di una madre che perde il figlio; gli altri personaggi, come Giovanni evangelista, appaiono così pervasi da un umano sconforto.
Bella e semplice la coreografia, che consisteva, tramite la tecnica del tableau vivant, nella rappresentazione di un quadro del pittore manierista Rosso Fiorentino (1495-1540); quadro il cui tema è prorio la Passione. Lo
spettacolo è stato aperto dall'esecuzione, da parte del coro "degli instabili", del brano "Stabat Mater", composto dallo stesso Jacopone; e chiuso dall'esecuzione, eseguita dal bravo maestro Ezio Bonicelli, della prima sonata per violino solo di J.S. Bach.
Lo spettacolo è stato dedicato alla memoria del maestro Norbert Stockheim, recentemente scomparso.