Home Cronaca “No alla rassegnazione. Sì al protagonismo”

“No alla rassegnazione. Sì al protagonismo”

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In merito al convegno tenutosi a Castelnovo sabato scorso nella sala consiliare, riceviamo e pubblichiamo un intervento di Marino Friggeri, tra i partecipanti.

Sabato 12 novembre u.s. si è tenuto a Castelnovo ne' Monti il preannunciato convegno dell’Udc avente come oggetto il tema dello sviluppo della montagna reggiana.
La presenza articolata delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni, della chiesa reggiana, del comitato Valsecchia e di tanti cittadini ha ancora una volta rimarcato la drammaticità delle condizioni socio-economiche della nostra montagna.

Tutti gli interventi hanno reclamato un forte impegno delle istituzioni a favore della montagna.
Perché questo possa avvenire è necessario liberare le menti dall'ideologia per passare ad un'azione forte su tutte le emergenze, crollo demografico in testa, che imprigionano la vita di chi vi abita e rendono quasi impossibile il rilancio e lo sviluppo del territorio.
Siamo infatti in presenza di un processo di decadenza del sistema istituzionale e dei partiti che influenza tutto il sistema politico e si estende all'economia e al sociale.

Alla montagna reggiana servono politici capaci di distinguere tra cause ed effetti ed agiscano sulle prime!! Ma quanti sono i politici (i nostri governano da tanto tempo, troppo, la montagna reggiana) che sono capaci di invertire il processo di decadenza politica in atto?
Io credo ancora che in montagna ci sia nonostante tutto una classe politica che ha voglia di cambiare; e che questa classe politica abbia esponenti in diversi partiti.
Se c’è batta un colpo, esca allo scoperto ed inizi a impegnarsi sui problemi veri della gente. Per dire stop alla rassegnazione; per dire sì al protagonismo!!!!

A questa classe politica mi sento di rivolgere un invito: facciamo crescere il tono della contestazione verso lo stato centrale, ma anche verso anche quello decentrato, regione e provincia, quando questi non mantengono gli impegni assunti; e iniziamo a chiedere alle forze economiche e alle banche di investire in montagna e per la montagna!!!! Anche di questo c'è bisogno qui; di un grosso sforzo autonomo da tutti: tranne che dagli interessi della gente che in montagna abita.
Se sapremo fare questo la viabilità troverà una soluzione, il parco nazionale inizierà a fare i primi ma concreti passi in avanti, l’occupazione tornerà a dare certezze di vita ai giovani, l’agricoltura tornerà forte perché i nuclei famigliari garantiranno trasferimento di conoscenze e competenze e l’ambiente tornerà da problematico com’è ora ad essere fonte di sicurezza e di sviluppo.

A dimostrazione che nei montanari esiste ancora la voglia di essere protagonisti merita di essere citato il contributo privo di interessi politici che un libero professionista della montagna reggiana ha fornito al dibattito. Il geom. Daniele Canedoli di Busana ha dimostrato che è possibile dare vita ad un percorso naturalistico all’interno del Parco nazionale e che con un piano di intervento di cinque anni è possibile collegare il Ventasso con il Casarola, poi la Nuda, poi il Cavalbianco e poi il Cusna.

Ad ognuno di noi è data la possibilità di approfondire di più e meglio il progetto perché creerà, se realizzato, occupazione, ricettività turistica, crescita del reddito e favorirà la tutela ambientale. E’ un segnale, che sta a significare che si può vincere la rassegnazione ed essere appunto protagonisti.
A tutti i partiti, sia di centrodestra che di centrosinistra, rivolgo un invito ad assumere i temi della nostra montagna come una priorità assoluta all’interno della ormai prossima campagna elettorale.
Ai montanari - ed io tra questi - il compito di guardare con attenzione a chi avrà più a cuore, per le cose dette e quelle fatte, i temi veri di tutto il territorio montano.

(Marino Friggeri, capogruppo Udc in Comunità Montana)