Home Economia “Il vino più buono? Tappiamolo qui”

“Il vino più buono? Tappiamolo qui”

9
0

Il sughero, per l’Appennino reggiano, è un prodotto fonte di economia ma anche di particolare tradizione. Poco noto ai più, ma alla base di significative di attività economiche e quindi di opportunità occupazionali, è ora al centro di interventi di valorizzazione col bando attivato dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano dal titolo “Incentivi per la qualificazione e lo sviluppo delle imprese di lavorazione del sughero nell’Appennino reggiano”.
“Attraverso i 70.000 euro che mettiamo in campo – motiva il presidente Emiro Endrighi – intendiamo incentivare l’attività tipica ed originale della lavorazione del sughero esercitata dalle ditte della montagna. Lo faremo andando a sostenere un’attività molto antica che trae origine dall’antico fenomeno… della transumanza. In Appennino, infatti, alla primavera i pastori di ritorno dai pascoli delle Maremme, portavano con loro la corteccia delle querce da sughero. Qui, con le loro famiglie, nei mesi estivi procedevano alla lavorazione, producendo, in particolare, tappi che, venduti, generavano una particolare integrazione del loro reddito”.
Come Gal, avete già operato per il rilancio del Pecorino dell’Appennino Reggiano. E ora…
“Ora interagiamo – attenti alle tradizioni dell’Appennino - per la valorizzazione di un prodotto, curiosamente, connesso al pecorino e che, grazie alla storia comune, è divenuto oggetto tipico del territorio, come dimostrano gli insediamenti produttivi di Cervarezza o Castelnovo Monti. La progressiva specializzazione di queste aziende ha portato alla realizzazione di prodotti di qualità, ben richiesti dal settore enologico nazionale di alto livello. In più oggi sono in essere contatti commerciali non solo coi migliori produttori di vino in Italia, ma anche con l’estero come la Spagna e il Portogallo, dove oggigiorno avviene l’approvvigionamento delle materie prime”.
“L’intervento che proponiamo – gli fa eco il direttore Gualtiero Lutti – è stato costruito e condiviso con le aziende e le associazioni dell’artigianato e va nella direzione di favorire la qualificazione e quindi la competitività delle aziende artigiane, con particolare riguardo alla certificazione di sistema e soprattutto di prodotto e per un miglior posizionamento tra i fornitori di tappi per vini di qualità. Il bando, per il quale sono impegnati complessivamente 70.000 euro, prevede, infatti, che possano essere finanziati, con un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammesse, i progetti (per un importo di contributo a ciascuna impresa non superiore a 20.000 euro) che prevedono: l’ideazione di un piano di marketing aziendale – realizzato da esperti del settore -, finalizzato alla ricerca di nuovi sbocchi di mercato (comprese specifiche indagini di mercato, ricerca di intermediari specializzati, ricerca di contatti); la partecipazione a fiere e mostre specializzate, fuori dal territorio provinciale; l’acquisizione di servizi e consulenze per la realizzazione o l’aggiornamento di siti web aziendali finalizzati alla introduzione dell’E-commerce; l’acquisizione di servizi e consulenze per la adozione di norme di certificazione di qualità dei prodotti e/o di qualità dei processi aziendali e/o di compatibilità ambientale EMAS; l’acquisto di attrezzature di laboratorio, hardware, software e strumentazione di controllo finalizzate all’attivazione dei sistemi di qualità di processo e di prodotto”.
Possono fare domanda le imprese artigianali che realizzano gli interventi nell’area della Comunità Montana”.
La domanda di contributo, redatta utilizzando l’apposito modello e in duplice copia, deve essere presentata direttamente o inviata per posta, tramite raccomandata a/r, al Gal “Antico Frignano e Appennino Reggiano”, via Emilia Ovest 101, 41100 Modena, entro il 10 gennaio 2006, corredata di tutti i documenti richiesti. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.galmodenareggio.it, e al tel. 059/821149.