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Soldi all’Appennino emiliano-romagnolo: 3,6 mln. alla montagna reggiana

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Quasi 22 milioni di euro per lo sviluppo della montagna emiliano-romagnola - 3,6 dei quali per l'Appennino reggiano - per combattere spopolamento e isolamento, promuovere la valorizzazione delle risorse naturali e dei prodotti tipici, dare nuove opportunità di lavoro ai giovani e migliorare la qualità dei servizi.

Tali finanziamenti stanziati nel 2005 permetteranno l'avvio di 17 accordi quadro triennali - per Reggio Emilia e altri territori - sottoscritti da Regione, Comunità montane, Comuni, Province e altri soggetti pubblici e privati e approvati oggi dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, a Borgotaro di Parma in una seduta (la prima fuori dal capoluogo bolognese) svoltasi in occasione della Conferenza regionale della Montagna alla quale ha partecipato anche il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi.

Complessivamente sono 186 i soggetti sottoscrittori di cui 8 amministrazioni provinciali, 104 Comuni, 18 Comunità montane, 38 soggetti privati, 17 altri Enti di diversa natura. Per quanto riguarda l'Appennino reggiano, ammontano a 3 milioni 600 mila euro le risorse che consentiranno l'avvio di 17 diversi interventi già cantierabili, grazie ad un "pool" di sottoscrittori pubblici e privati particolarmente ricco: tra gli altri, oltre alla Regione, la Provincia e la Comunità montana, tutti i Comuni montani dell'area, l'Università di Modena e Reggio Emilia, Enìa, la Camera di commercio, il Gal Antico Frignano e Appennino reggiano, Sofiser e ancora Legacoop, Unioncoop, dieci istituti scolastici, caseifici, Società Altocrinale srl.

L'obiettivo di fondo è la promozione, in un'ottica integrata, delle risorse culturali, naturali, agricole, produttive e turistiche dell'intero comprensorio, nel rispetto dell'identità territoriale e delle vocazioni dell'area oltre che degli equilibri ambientali. Tra i progetti in partenza anche la riqualificazione dell'area produttiva di Fora di Cavola, nuove forme di commercializzazione del Parmigiano-Reggiano, il completamento del teatro di Bismantova, la riqualificazione delle stazioni sciistiche, il sostegno al servizio postale in montagna.

"Si tratta di una iniziativa importantissima per lo sviluppo della nostra montagna - commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio, Pierluigi Saccardi - in quanto per la prima volta tanti Enti pubblici, ma anche moltissimi soggetti privati, sottoscrivono e finanziano una serie di interventi infrastrutturali, e non solo, di lungo periodo. Nonostante il periodo di ristrettezze economiche e di tagli agli enti locali da parte del Governo, lo sforzo finanziario è davvero significativo e può innescare, proprio grazie a questa sinergia tra tanti soggetti pubblici e privati, un ciclo virtuoso in grado sicuramente di rilanciare la nostra montagna. Inoltre, non si tratta di finanziamenti che piovono dall'alto, ma è stato lo stesso territorio, attraverso il confronto e l'impegno tra i vari enti, a individuare gli interventi che insieme verranno realizzati".

"Siamo di fronte a uno sforzo fondamentale di tutto il sistema regionale, pubblico e privato, per dare un nuovo ruolo alla montagna – ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani – uno sforzo destinato a continuare. Infatti anche nel 2006 ci sarà un incremento delle risorse regionali destinate ai territori montani, pur in una situazione di restrizione delle risorse a livello nazionale". L'assessore regionale alla programmazione, sviluppo territoriale e cooperazione con il sistema delle autonomie Luigi Gilli ha sottolineato che "per dare un futuro alle Comunità montane occorre ripensarne ruolo e funzioni. Alle Comunità montane oggi sono attribuite solo alcune funzioni marginali. Non è possibile continuare così. Occorre pensare a un nuovo sistema istituzionale attraverso una riorganizzazione delle funzioni e di chi le deve svolgere sul territorio. Dobbiamo insieme ridefinire chi fa che cosa".

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Mica male come programma! Tanta carne al fuoco. Forse troppa?