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Busana, critiche e proposte delle opposizioni

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Ecomostro. In riferimento all’intervento di cui al punto 9 del prossimo Consiglio e contenuto nella proposta di bilancio di cui al punto 4, concordiamo sull’importanza ambientale della zona dello Sparavalle, ma crediamo che tutto il crinale abbia simile valenza. Occorre pertanto trovare soluzioni sul nuovo strumento urbanistico, attualmente in fase di “letargo”, volte ad incentivi per recuperi di vecchi immobili e regole chiare e semplici per le aree di espansione abitativa ed artigianale.
Vista la disponibilità dell’Amministrazione provinciale a contribuire in senso ambientale, non crediamo sia prioritario ed urgente l’intervento ipotizzato per la demolizione del fabbricato posto in località Sparavalle, un tempo ad uso officina ed esposizione auto, per le seguenti motivazioni: non crediamo sia corretto acquistare un terreno in “FRANA ATTIVA” dove nessuna possibilità edificatoria è prevista, ad un prezzo di euro 3 e oltre al mq per un totale di euro 35.500,00, che con spese tecniche e notarili, arriva a euro 42.000.00, quando i parametri di mercato della zona per terreni seminativi (non in frana ed incolti come il bene in oggetto) sono al di sotto di 1 euro / mq. Nella valutazione va inoltre considerato che dal prezzo di stima del terreno dovremmo detrarre il costo per l’abbattimento del fabbricato insistente sull’area dissestata ed il conseguente ripristino del terreno di sedime, ipotizzati dalla giunta in euro 30.000.00.
Considerato quanto sopra, la proposta della giunta risulta fuori da ogni canone commerciale e tecnico. Crediamo che un contributo per l’abbattimento sarebbe stato più che sufficiente.
Precisiamo inoltre che l’immobile è stato acquistato nel 1990 per un importo di lire 64.000.000 quando già dal 1986 gravava su di esso un’ordinanza sindacale di inagibilità.
Non è pertanto corretto spendere denaro pubblico per strapagare immobili a privati.
Nella proposta di bilancio sono previsti euro 90.000 da oneri di urbanizzazione per l’anno 2006. Se un terzo verrà speso per l’operazione “ecomostro”, cosa rimarrà per gli investimenti nelle zone centrali ed abitate?
Considerato inoltre che sul territorio comunale, anche in prossimità di abitati ed in zone panoramiche, esistono immobili (ex allevamenti avicoli) in condizioni fatiscenti con coperture contenenti amianto, non sarebbe più opportuno utilizzare i fondi (72.000,00 euro) previsti per l’acquisto e la demolizione dell’immobile dello Sparavalle non contenente amianto per creare un fondo incentivante a favore di chi sostituisce le vecchie coperture con soluzioni non inquinanti e non dannose alla salute delle persone?
Ricordiamo che altre amministrazioni comunali hanno già avviato procedure simili.
Pertanto proponiamo di stralciare i 30.000 ed i 40.000 euro e di costituire un fondo incentivante per l’eliminazione dell’amianto dal territorio comunale e di chiedere alla Provincia l’autorizzazione allo spostamento dei fondi di competenza.
Il totale di tale fondo crediamo possa essere anche inferiore. Gli uffici tecnici valuteranno tale entità a seguito di un’indagine territoriale (forse già predisposta dai tecnici redattori del nuovo Psc).

Pavimentazione strada in Marmoreto (zona lavatoi). Non crediamo sia prioritario l’intervento di ripavimentazione della strada in Marmoreto presso il lavatoio in quanto già dotata di asfalto e fuori del centro storico, quando nella frazione esistono strade comunali (in cartografia demaniale) del centro storico senza pavimentazione alcuna.
Si chiede pertanto di spostare l’intervento in dette strade sicuramente prioritarie in quanto prive di pavimentazione.
Chiediamo le motivazioni di tale scelta.

Ripristino viabilità in via Giulio Canedoli. Concordiamo nella proposta di intervento sulla stuccatura della pavimentazione, ma non è corretto intervenire senza risanare e sostituire le fognature sottostanti, vecchie, obsolete e con perdite.
Proponiamo pertanto di trovare ulteriori fondi anche in collaborazione con il gestore della rete fognaria per la sostituzione dei vecchi manufatti. Occorre inoltre prevedere la posa di polifera per interrare i cavi volanti dell’illuminazione pubblica.
Parte dei fondi mancanti potrebbero essere recuperati dagli oneri di urbanizzazione impegnati in altro fondo.

Retta mensa scolastica. Al fine di favorire lo sviluppo e la tenuta demografica del comune di Busana e del crinale, siamo certi che le famiglie con bambini debbano essere considerate in modo particolare. L’aumento della retta relativa ai pasti certamente non illumina il bilancio del 2006 e nemmeno creerà forti danni alle famiglie con figli in età scolare, ma contribuirà certamente a non aiutare le famiglie che con tanta fatica hanno deciso di stabilirsi nel territorio comunale.
Chiediamo pertanto di non applicare l’aumento previsto ai pasti ed alla retta mensile.

Accesso Nismozza. In mancanza della certezza di compartecipazione all’intervento da parte dell’Anas, non crediamo sia opportuno contrarre un mutuo di 100.000 euro per realizzare l’ampliamento dell’accesso all’abitato di Nismozza. Proponiamo di trovare soluzioni con la proprietà sottostante. La realizzazione di autorimesse interrate sottostante l’area di svolta, da mettere sul mercato, risolverebbe parte della reperibilità dei fondi necessari all’intervento a carico del Comune.

Fondo incentivante per famiglie con figli. Nella certezza che il futuro si basa sulla stabilità delle famiglie e del loro lavoro, proponiamo di istituire uno sgravio Ici per almeno tre anni per le famiglie di nuova costituzione con figli a carico e per le nuove attività lavorative commerciali ed artigianali che si stabiliranno sul territorio comunale.

Indennità di missione e rimborso spese al sindaco e consiglieri. Nell’ottica di concentrare risorse utili al rilancio della montagna e dei nostri luoghi non crediamo sia possibile trovare a bilancio 2006 euro 7.200,00 per indennità di carica amministratori (decurtati del 10% rispetto all’anno passato per effetto di legge) ed una indennità di missione e rimborsi spese per 9.500,00 euro. Quanto previsto sta a significare il raddoppio ed oltre dei compensi di carica.
Proponiamo di ridurre almeno dell'80% tale fondo a favore degli incentivi di cui ai precedenti punti.

(I capigruppo consiliari di minoranza Fabio Leoncelli e Marino Friggeri)