Home Cronaca “A Villa Minozzo c’è bisogno di aria nuova”

“A Villa Minozzo c’è bisogno di aria nuova”

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Sono da poco terminate le elezioni amministrative per il Comune di Villa Minozzo. A questo proposito mi viene spontaneo trarre alcune conclusioni, soprattutto inerenti il partito de La Margherita, di cui io ero membro.

Sono stati eletti solo tre consiglieri, tre persone che avrebbero dovuto raggiungere ottimi risultati, tenendo conto del loro peso politico e del fatto che non sono nuovi sulla scena pubblica. Così non è stato pienamente.

Un discreto risultato, ma non paragonabile ad alcuni loro compagni Ds, che deve far riflettere seriamente su una situazione di crisi profonda (non ultimo campanello le dimissioni dalla Comunità montana del Sindaco uscente Magnani).

Sei mesi fa circa esprimevo considerazioni su alcuni quotidiani denunciando un generale malcontento nei confronti di meccanismi e metodi di far politica che non tenevano conto della libertà dell’individuo (ad esempio le primarie mai effettuate), ma che unicamente tendono a “facili e prevedibili accordi”. Sottolineavo come la politica fosse fatta di “fantomatici giochini e compromessi” con “persone che salgono al potere e tentano di conservarlo per sempre”.

Mi sono esposto pubblicamente con delle perplessità che, visti i risultati elettorali, sono state pienamente confermate. Una situazione di crisi da me più volte espressa, un panorama che già si andava delineando come veritiero e che potrà solo peggiorare in futuro perché alla base sono i cittadini stessi ad essere stanchi di queste persone e a non rinnovare loro la fiducia.

La Margherita ha perso pesantemente queste elezioni.
Personalmente sento di aver dato voce ad una piccola vittoria per aver espresso, con un certo anticipo, un quadro reale di una situazione interna al partito con conseguenze che tutti abbiamo potuto constatare di persona.
Ancora sono qui a richiedere un cambiamento, a richiedere un cambio di guardia, a richiedere “aria” nuova, a richiedere presenze genuine e senza peli sulla lingua nella politica villaminozzese, per dare nuovamente voce ed energia ad un partito, quello appunto de La Margherita, nel quale, nonostante l’accaduto, credo ancora fortemente.

(Alberto Corsi, Villa Minozzo)