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Minozzo, rievocazione storica

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Potrebbe essere l’antica Rocca di Minozzo ad aprire le porte della fama europea a quest’angolo d’Appennino. Accade, allora, che un paese intero si mobiliti attorno al suo monumento più celebre per consentire il proseguo degli scavi archeologici. Sabato 5 agosto, a partire dalle ore 19,00, sulla piazza Mons. Francesco Milani, va in scena la quinta “Rievocazione storica alla Rocca di Minozzo”, proprio ai piedi dei celebri resti in cui proseguono gli scavi archeologici ma per i quali sono in via di esaurimento i fondi.

Di qui l’idea della Pro Loco. “Anche attraverso questa manifestazione – spiega il presidente Gabriele Corsi – intendiamo sensibilizzare e raccogliere risorse per poter ultimare gli importanti studi che stanno rivelando grandi sorprese sulle origini e la storia di questo monumento del VI secolo dopo Cristo e che resta quale unico grande simbolo della dominazione estense. Crediamo che salvare questa Rocca e la sua memoria significhi preservare l’identità secolare della storia del crinale”.

Organizzato dalla Pro Loco di Minozzo, col patrocinio dell’Amministrazione comunale, ecco in campo, quindi, ben 80 comparse, su seicento abitanti censiti in paese, per rievocare l’originale investitura del primo podestà di Minozzo da parte di Niccolò III d’Este nel 1427. Un fatto realmente accaduto e ben documentato dal libro “Minozzo negli sviluppi storici della Pieve e podesteria” di monsignor Francesco Milani, da cui il direttore artistico Ubaldo Montruccoli ha liberamente tratto la sceneggiatura, con il concorso di Chiara Guidarini.

La formula autentica del giuramento sarà tradotta dal latino, ma ampie novità scenografiche attendono il pubblico, più che raddoppiato negli ultimi anni e che potrà apprezzare la manifestazione lungo le vie del paese. Si potrà cenare ai piedi della Rocca e apprezzare, come lo scorso anno, piatti tipici del luogo. Molta è l’attesa per la partecipazione dell’attrice e cantastorie Marina Coli, artista della montagna reggiana che sta dando prova di indiscutibili e particolari capacità interpretative e forte di un apprezzamento sempre crescente.

“L'Europa, a mio parere, aspetta anche la Rocca di Minozzo – spiega il direttore artistico Ubaldo Montruccoli, al suo terzo anno di regia dell’opera -. Così come in passato attraverso il Palio ideato a Sarzano, Casina è giunta a un proficuo gemellaggio con le terre tedesche di Fritzlar, penso che Minozzo possa giovarsi di questa rappresentazione, anche sul pianto turistico, per un forte elemento di richiamo di attenzione a livelli europei”.