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Il dopo amianto

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Sono oltre 370 gli iscritti, provenienti da tutta Italia, che parteciperanno al convegno nazionale “Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione, danni per la salute e misure di prevenzione. Risultati di uno studio nazionale”, che si terrà a Reggio Emilia, all’Hotel Classic, giovedì 19 aprile p.v., dalle 9 alle 17,30.

Da quando l’impiego dell’amianto è stato bandito dagli ambienti di vita e di lavoro a causa della sua cancerogenicità, si è delineato il problema di reperire materiali che potessero adeguatamente sostituirlo. Le fibre artificiali vetrose (MMVF) costituiscono spesso il materiale “alternativo” individuato per ottenere quell’azione di resistenza, isolamento e coibenza termica, oltre che acustica, già assicurata dai prodotti a base di amianto.

L’uso sempre maggiore di questi materiali “alternativi”, tutt’altro che omogenei nelle loro caratteristiche fisico-chimiche, richiede una adeguata attenzione per far sì che il loro impiego non determini ricadute negative, a breve e a lungo termine, sulle condizioni di salute dei lavoratori esposti professionalmente (oggi stimabili, a livello nazionale, in diverse centinaia di migliaia di soggetti).

Approfondimenti e analisi dei dati disponibili, indagini sui livelli pregressi e attuali di esposizione, indicazioni per la sorveglianza sanitaria, proposte di linee guida di prevenzione, ricerca, sperimentazione, confronti tra metodi di campionamento ed analisi: questi e altri argomenti sono stati oggetto di approfondimenti che un consistente numero di operatori appartenenti a diverse istituzioni pubbliche che si occupano di prevenzione e tutela della salute, riuniti nel gruppo interregionale fibre e su mandato del coordinamento tecnico interregionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, hanno condotto nell’arco di circa tre anni.

Apriranno i lavori Mariella Martini, direttore generale Azienda USL di Reggio Emilia e Giuseppe Monterastelli, dirigente dell’assessorato regionale ppolitiche per la salute.