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Esponenti del mondo agricolo nel Parco

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Agronomi reggiani nei consigli del Parco nazionale e del Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA). “Sono nomine che riconoscono il valore del mondo rurale all’interno di enti prestigiosi ed apprezzate società e che con la loro qualificata attività rendono onore ad un’intera categoria composta da qualificati professionisti capillarmente diffusi sul territorio”, dice Alberto Bergianti, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Reggio Emilia nel commentare la designazione da parte del ministro dell’Ambiente di Gioacchino Pedrazzoli nel consiglio del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e, questa settimana, di Aroldo Meglioli (vicepresidente dell’Ordine di Reggio Emilia) a consigliere del Centro Ricerche Produzioni Animali, dove affiancherà altri illustri agronomi quali Leo Bertozzi – Direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano confermato consigliere, ed Adelfo Magnavacchi, direttore dell’Ente.

“Nel congratularmi per queste nomine – spiega Bergianti a nome del Consiglio dell’Ordine – lancio un appello per proseguire insieme nella valorizzazione della nostra identità rurale quale elemento di eccellenza di un territorio spesso minacciato da abbandono o speculazioni”.

“Un grazie particolare al CRPA, un ente a cui tutti i dottori Agronomi e Forestali reggiani si sentono legati e debitori per l’apprezzato contributo di novità, scienze e competenza che in 35 anni di vita ha saputo apportare a livello nazionale ed internazionale accrescendo il ‘saper’ fare impresa in agricoltura”.

Gabriele Arlotti e Davide Triglia, segretario e consigliere dell’Ordine, residenti in montagna, nell’esprimere ulteriore soddisfazione per la contestuale nomina nel Consiglio del Parco di Rosanna Scipioni – preside della facoltà di Agraria dell’università di Modena e Reggio – ritengono che “l’Università possa portare nell’ente Parco le sue doti di ricerca e cultura dando il segnale di un uomo presente ma discreto. Si può vincere la sfida dell’abbandono se il Parco sarà anche volano di economia e sapere”.

Nel ricambiare i saluti del consiglio, Pedrazzoli esprime la volontà di “promuovere all'interno del Parco la massima attenzione alle opportunità che potranno essere offerte alla componente agricola in un quadro di sviluppo armonico della montagna reggiana, confermando la disponibilità a futuri momenti di pianificazione istituzionale per individuare e raggiungere comuni obiettivi”.