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I pensieri di Celina

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Nell'ambito delle manifestazioni "Sotto il segno del leone", organizzate dal Comune di Castelnovo ne' Monti, sabato 21 luglio, alle ore 18, si inaugura, presso lo spazio espositivo posto al piano terra di Palazzo Ducale di Castelnovo ne' Monti, la mostra personale di Celina Azzolini, artista locale, nata a Cola di Vetto, da anni residente nel capoluogo montano.

Diplomatasi nel dopoguerra presso l'istituto magistrale "S. Vincenzo de' Paoli" di Reggio Emilia, di cui ricorda in particolare gli insegnanti di filosofia e pedagogia A. Spaggiari e L. Orlich, che hanno avuto un'importanza fondamentale nella sua formazione umanistica e professionale, Celina è stata insegnante elementare in diversi paesi dell'Appennino reggiano, tra cui Castelnovo.

Da tempo, o meglio da sempre, Celina coltiva la passione per la pittura e la poesia, che l'accompagnano con la loro presenza tanto silenziosa quando importante, come due amiche alle quali confidare pensieri e con le quali scambiare le parole che nascono dal profondo del cuore; amiche alle quali raccontare l'anelito all'infinito che pervade l'animo, le emozioni di ogni giorno o le stagioni della vita: e i colori fermano i pensieri, in forme a volte nette e definite e altre volte sfumate, sempre composte.

Alcune sue poesie sono state pubblicate nelle raccolte "Poeti vettesi" del 1988, "In versi e in parole" del 2003, e "Un poco di noi - Antologia di poesia e prosa reggiana" del 2001, 2003, 2004 e 2006.

Come pittrice ha partecipato a diverse collettive locali: estemporanea "Associazione Amici di Cola", estemporanea "Castelnovo ne' Monti e dintorni", collettiva "Arte al femminile", concorso "Castelnovo ne' Monti in cornice", dove, nel 1993, ha vinto la medaglia d'argento.

Fondamentale e decisivo è stato l'incontro con il pittore e "maestro" Maurizio Romani, con cui ha sviluppato la tecnica metodologica classica della pittura a olio.

Celina Azzolini è partita dai colori ad olio per i primi forti, semplici paesaggi veristici, per poi scoprire la dolcezza dell'acquerello nelle composizioni floreali, nelle Pietre dalle tinte pastello, e ritornare poi all'olio, questa volta però plasmato in forme classiche di nature morte, esempio di equilibrio ed armoniosa compostezza, che trascendono l'osservato e lo inseriscono in un universo di ampio respiro, o in borghi antichi, in paesaggi, fermati in un attimo che pare immutabile ed infinito, l'essenza stessa dell'essere, nel quale il tempo nulla può. E poi ancora le rose, i fiori recisi, sempre presenti, leggiadri o gravi, in tutto il percorso, prima materici, poi classicamente composti, sospesi nell'infinito, a volte unico tocco di colore su uno sfumato monocromo e surreale.

In esposizione vedremo oltre quaranta opere ad olio, frutto del lavoro degli ultimi cinque anni: nature morte, fiori freschi e secchi e paesaggi per lo più innevati e silenziosi.

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La mostra sarà aperta da sabato 21 luglio a domenica 5 agosto, tutti i giorni dalle 16 alle 19 ed i venerdì di Frescaspesa dalle 21 alle 22,30.