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Et voilà… “Parchi nel mondo”!

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Un atlante anagrafico dell’emigrazione dal territorio del Parco, eventi nazionali con testimonial d’eccezione par dare il via ad attività di contatto con gli emigrati, “feste del ritorno” nei borghi del crinale, borse di studio per laureati, realizzazione di strumenti di comunicazione multilingue e multimediali (brochure, siti internet, newsletter telematiche), ed in futuro anche una tv satellitare per promuovere il Parco e dar voce alle comunità di emigranti all’estero.

Prende il via in questi giorni “Parco nel Mondo”, il progetto triennale promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, le Province di Lucca, Massa Carrara, Parma, e Reggio Emilia e tutti i Comuni del Parco, per una “cittadinanza affettiva” degli emigrati dell’Appennino e per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Il progetto mira a recuperare e rafforzare i legami tra le migliaia di abitanti e nativi del crinale che vivono nel mondo (si stimano tra i 70 e i 100mila emigrati) e il loro luoghi di origine che oggi fanno parte del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.

“Parco nel Mondo vuole trasformare l’emigrazione da privazione e diminuzione delle potenzialità del territorio a ricchezza, risorsa aggiuntiva, apertura al mondo, recuperando parte del valore socio-culturale perduto – sottolinea Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano – Per chi è emigrato la qualificazione di Parco nazionale, dei territori di origine abbandonati nel passato perché poveri o marginali, può rafforzare senso e sentimenti di appartenenza e rinnovare l’interesse per i borghi appenninici ove migliaia di persone conservano ancora oggi le loro radici personali o familiari.

Questo può favorire lo sviluppo di forme di turismo di “ritorno alle radici”, che potrà interessare anche i figli e i nipoti di chi è andato via, i quali diventeranno “ambasciatori” del Parco, promuovendone le tradizioni, la cultura, i prodotti tipici e le emergenze naturalistiche”.

Il progetto, la cui gestione è affidata alla Comunità Montana della Garfagnana, prevede dapprima una mappatura dell’emigrazione, quindi lo sviluppo di azioni per attivare o rafforzare i contatti con gli emigrati, e infine l’organizzazione di vere e proprie cerimonie di “cittadinanza affettiva” e la predisposizione di collegamenti anche via internet e tv satellitare con queste comunità emigrate.

Nei prossimi giorni - informa la nota stampa - il progetto verrà presentato, confrontato, discusso nei consigli comunali, nelle comunità montane, nelle province del territorio del Parco nazionale. Subito dopo verrà effettuata una ricognizione delle attività rivolte alle comunità di emigrati, svolte negli ultimi anni dai comuni e dagli altri soggetti pubblici, soprattutto in Toscana.

L’atlante anagrafico dell’emigrazione, servirà per costruire una mappatura della diffusione e della presenza di cittadini residenti altrove, dettagliata a livello comunale, al fine di attribuire la cittadinanza affettiva.

Realizzato l’atlante, saranno organizzati eventi di lancio del progetto che verranno realizzati con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, il ministero degli Affari esteri, del viceministro per gli italiani nel mondo in collaborazione con tutti i soggetti promotori. Tutti gli emigrati censiti nell’atlante saranno contattati dai responsabili del progetto ed informati sulle modalità e le finalità del progetto. Quando le risposte saranno sufficientemente significative, verranno organizzate delle vere e proprie “Feste del ritorno” oltre una serie di momenti di incontro, conoscenza reciproca e scambio tra residenti ed emigrati. In questa fase verranno realizzate trasmissioni televisive che andranno in onda via satellite. I programmi avranno contenuti naturalistici e culturali e promuoveranno la realtà del Parco nazionale nel mondo, dando spazio anche ai contributi provenienti dalle comunità di emigrati all’estero.

L’evento finale di presentazione dei risultati del progetto sarà di carattere internazionale e lancerà l’esperienza di “Parco nel Mondo” come buona pratica da replicare in altri territori nazionali interessati dal fenomeno dell’emigrazione.

Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ha istituito quattro borse di studio da 10mila euro ciascuna per laureati in materie letterarie, giuridiche ed economiche che siano disponibili a lavorare al progetto.

Gli interessati devono essere residenti in uno dei comuni facenti parte delle comunità montane “Garfagnana”, “Lunigiana”, “Parma est” e “Appennino reggiano”. Le domande dovranno essere inoltrate entro le ore 12 di lunedì 19 novembre 2007. L’indirizzo cui far pervenire la domanda è il seguente: Comunità Montana della Garfagnana, Ente delegato per la gestione del progetto “Parco nel Mondo”, via V. Emanuele, 9, 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU).

Info: 0583 644926.