Home Cronaca Risparmiare in Comunità Montana? Tagliando la minoranza e non gli assessori

Risparmiare in Comunità Montana? Tagliando la minoranza e non gli assessori

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“Sorpresa e delusione”. I consiglieri capigruppo d’opposizione in Comunità Montana non usano mezzi termini. Riccardo Bigoi, Paolo Bolognesi, Marino Friggeri, Giuseppe Moncignoli, Davide Morani scrivono un’interpellanza alla presidente della Comunità Montana e lamentano, nella convocazione del Consiglio comunitario di lunedì 26 novembre, la mancanza di un punto sulle nuove misure previste dalla legge finanziaria 2008 circa le comunità montane.

“Se - come si è profilato dalla stampa - il numero dei consiglieri dovesse scendere ad uno per comune, invece degli attuali tre, ci troveremmo a veder rappresentate le sole forze di maggioranza, e verrebbe di fatto a perdersi l’azione di indirizzo e di controllo politico/amministrativo oggi affidata al Consiglio, e alla pluralità della sua composizione, e a quel punto la Conferenza dei Sindaci potrebbe sostituire la Giunta della Comunità montana”.

“Sempre nella Finanziaria verrebbe parimenti meno la necessità di conservare la Comunità montana, intesa come ente provvisto di sede e di apparato proprio, perché le sue funzioni potrebbero essere esercitate attraverso i comuni. Se la maggioranza volesse ottenere il risparmio diminuendo il numero dei consiglieri anziché quello degli assessori, c’è modo di andare anche oltre, fino al superamento dell’ente montano, con un risparmio economico molto più consistente”.

“La nostra opinione – proseguono i consiglieri - ci sembra abbastanza chiara, ma avremmo voluto nondimeno conoscere quella della maggioranza, dai banchi del Consiglio comunitario, in modo da poterle mettere a confronto”.

E a chi vi chiede se la questione non è superata, visto che sarà proprio la Finanziaria 2008 a stabilire le nuove regole?
“Replicheremmo che un Consiglio comunitario non può sottrarsi al diritto/dovere di avere idee proprie sul suo futuro, e sulle opzioni legislative che lo riguardano”.

Cosa imputate alla maggioranza in questo percorso?
“Le motivazioni addotte dagli esponenti di maggioranza a sostegno della attuale configurazione del nostro ente montano, contro l’ipotesi di perdere i territori di Baiso-Canossa-Viano. Nulla, ad esempio, hanno detto circa i modi per andare fin da subito al contenimento della spesa (un obiettivo divenuto ormai imprescindibile ai vari livelli della pubblica amministrazione). Sono restati piuttosto in attesa delle decisioni ‘superiori’, senza avanzare nessuna proposta al legislatore sul come poter calcolare la ‘montanità’ di un comprensorio”.

Voi cosa avevate proposto?
“Ci eravamo pronunciati per la riduzione degli assessori: una misura adottabile già da ora, visto che sono passati a sette dai quattro che erano”.