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Fisica / Un vuoto di un miliardo di anni luce

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Dieci miliardi di anni fa, ovvero a dieci miliardi di anni luce da noi, esisteva, ovvero esiste uno spazio di dimensioni incommensurabili privo di qualsiasi forma di materia. Gli studi compiuti sulla radiazione di fondo, infatti, hanno evidenziato un vuoto di energia interposto tra noi e la costellazione di Eridano.

A questa conclusione è giunta ad Agosto l'equipe del professor Lawrence Rudnick dell'Università del Minnesota osservando la radiazione di fondo, formatasi nel momento del Big Bang. Radiazione che permea, pure se con discontinuità tutto lo spazio conosciuto. Eppure esiste una zona di dimensioni immense che ne è priva. "Eravamo sicuri che esistessero delle zone vuote nello spazio, ma non credevamo in nulla di quella estensione", affermano gli scienziati statunitensi a capo dell'eccezionale scoperta che rivoluzionerà il mondo dell'astrofisica.

Le dimensioni sono stimate attorno a una sfera di diametro pari a un miliardo di anni luce. La cosa straordinaria è che la zona è perfettamente vuota. Nemmeno la materia oscura (che da pochi anni gli scienziati sono in grado di individuare sfruttando le distordioni del campo gravitazionale inserite da Albert Einstein nella Relatività Generale)permea la zona. Nessuna particella di energia o onda elettromagnetica che dir si voglia, giunge da quella regione.

Si tratta dell'esatto opposto di un buco nero, zona in cui la distorsione spazio-temporale ovvero la concentrazione di materia è massima. E' un enorme spazio vuoto.

L'insolita formazione pare risalire alle origini del nostro universo vista anche l'enorme distanza da cui proviene. L'unica teorica che si è azzardata a spegare il fenomeno è Laura Mersini-Houghton, mettendo in pratica quell'enorme artifizio matematico che risponde al nome di Teoria delle Stringhe. Secondo questa teoria non esiste un solo Universo, bensì 10 alla 500 universi (si immagini un numero composta da 1 seguito da 500 zero) ognuno con proprie leggi fisiche.

Spiega Mersini-Houghton: "Quando il nostro Universo si formò doveva interagire con gli altri Universi vicini. E quel buco è proprio il risultato di quell'interazione avvenuta subito dopo la nascita del nostro Universo che da allora, per le caratteristiche che esso possiede, continuò ad espandersi. Purtroppo non ci è possibile osservare ciò che ci arriva dai confini dell'Universo e quindi non possiamo vedere ciò che c'è oltre il buco".

Che il buco si formò agli inizi dell'Universo è d'accordo anche Rudnick, il quale dice: "Le teorie correnti suggeriscono che tutte le strutture che oggi vediamo nell'Universo presero forma all'inizio del tempo e dello spazio. La struttura vera e propria fatta di vuoti e agglomerati di materia, poi, è cresciuta nel tempo guidata dalle forze gravitazionali". L'anno prossimo con il lancio del satellite Planck da parte dell'ESA avremo ulteriori sviluppi. Gli stringhisti, infatti a corollario della loro tesi supportano l'idea che dalla parte opposta dell'universo sia presente una formazione analoga. Ipotesi che darebbe un senso alla stessa teoria, che pur essendo in voga da più di vent'anni non ha mai condotto a nessun risultato pratico.