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Lettera aperta a Enrico Bini

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Sono concorde con te sul fatto che ognuno di noi dovrebbe firmarsi dando modo al lettore di sapere chi scrive, ma purtroppo sono anche solidale con chi si firma "Commento firmato". Purtroppo vivo tutti i giorni sulle mie spalle di imprenditore il clima poco sereno che si respira in questo nostro "territorio". Chi scrive fuori dal coro viene a volte additato come "il solito contestatore" molto spesso sbagliando, perchè ritengo che in DEMOCRAZIA sia il libero pensiero la vera FORZA DELLA STESSA.

Il TUO riferimento "deve essere l'elettore a far cambiare le cose" è corretto, ma anche qua si discosta dalla realtà delle cose; vediamo tutti giorni, anche nel nostro piccolo, la POLITICA chiusa su se STESSA. In campagna elettorale veniamo tutti sommersi da promesse che poi si rivelano "DOLCETTI PER I PICCOLI". Sentiamo frasi tipo: saremo l'amministrazione della gente!!! saremo sempre disponibili ad ascoltare!!! Ma, caro Enrico, ascoltare è facile, ma appena hanno ascoltato fanno quello che vogliono!!!

Ed allora ti chiedi: ma e mai possibile che tu non hai mai un'idea buona? Ma è mai possibile che abbiano solo ragione loro? E così ti prendono per sfinimento!!!

Ed ora arriviamo al gettone di presenza. E' molto brutto visto dalla parte del cittadino, di quel cittadino che stenta ad arrivare a fine mese. Tu sei presidente della CNA e sai benissimo che un artigiano ha la sua paga e con quella deve vivere, non ha GETTONI DI PRESENZA, non guadagna 1000 e se è presente tutti i giorni arriva a guadagnare 2000. E' l'esatto contrario: se non è presente guadagna 0 se è presente guadagna 1000. Ma perchè, invece del gettone di presenza, per rispetto della gente nessuno propone IL GETTONE DI NON PRESENZA? E cioè: paga base 2000 € più x per ogni presenza.

Guarda, Enrico, non ti scervellare, non lo farà mai nessun partito, perchè gira che ti rigira lo scrannone non lo molla nessuno!!! Altra nota dolorosa per il cittadino MORTALE!!! Ti chiedo: ma è mai possibile che ci siano sempre le stesse persone? Si parla di PD, ma se vai a vedere chi sono gli eletti!!! Sempre gli stessi, sempre gli stessi girano gli scranni delle nostre amministrazioni, dei nostri enti. Vero, è il cittadino che decide, ma la dignità dove la metti, queste persone non potrebbero farsi da parte?

Ho un sogno, caro Enrico, vedere facce nuove, gente nuova, nuove idee, sentire il profumo di fresco, troppi politici che ci governano sono inquisiti, alcuni condannati, ma sono sempre lì.

Adesso Silvio non c'è più, ma neache Romano ha fatto meglio, mi sarei aspettato UNA PULIZIA GENERALE, ma anche questo è un sogno. Ma che sciocco, dimenticavo, 15.000,00 € al mese puliscono tutto.

Come sempre grazie.

(Roberto Malvolti, [email protected])

2 COMMENTS

  1. Mi hai anticipato in parte
    Sono in totale accordo con Roberto, di cui leggevo mentre componevo pure io una lettera analoga, di cui riporto qui alcune parti: @CL’antipolitica, giusta o sbagliata, non prospera nel nulla, ma in un clima di difficoltà di un popolo che non si sente rappresentato da chi ha eletto alla propria guida. Come diceva Veltroni (del quale non ho stima) “quando i partiti si fanno casta di professionisti, la principale campagna antipartitica viene dai partiti stessi”.#C
    I problemi sono infiniti – vd. @L http://redacon.radionova.it/index2.php?/leggi_news.php?id=5569&origin=F&ogg=notizie@=Lettera ai padroni del vapore#L, personalmente inviata a random a metà delle camere, naturalmente senza risposta – e non è corretto colpevolizzare il cittadino che “dovrebbe avvicinarsi alla politica”, quando in concreto non gli viene permesso; i movimenti per interagire sono costanti, ma ognuno è vanificato, talvolta con ragione ma altre no. Ma di fatto il cittadino si avvicina alla politica soltanto se è influenzabile, se ha opinioni divergenti è bloccato!
    Il V-Day ha mostrato come abbiano ancora volontà di avvicinarsi alla politica. La pretendono “resettata”, ma come biasimare? In piazza vi erano italiani con bisogni, di ogni genere, che la politica non espleta e dei quali pare disinteressarsi dopo ogni campagna elettorale. La Casta ha smosso qualche animo, ma ha solamente mostrato soltanto la superficie di situazioni inaccettabili per qualunque altro stato democratico. Ma qui siamo già in oligarchia da molto! Sono costanti le notizie che fanno domandare al lettore “ma il conflitto di interessi non andava risolto?”. All’ordine del giorno vediamo cittadini scendere in piazza per dialogare con istituzioni che chiudono la porta in faccia (si veda lo @Lhttp://redacon.radionova.it/index2.php?/leggi_news.php?id=5682&origin=N&ogg=notizie&categoria=11&pag_prox=1@=sciopero dei Tir#L), per chiedere diritti (che mancano a moltissimi lavoratori autonomi resi fasulli da leggi assurde – vd. @Lhttp://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_a_progetto@=co.co.pro.#L) e adeguamenti dei salari, contratti fermi da anni, mentre all’opposto vediamo una categoria che si alza regolarmente il già altissimo compenso e gli innumerevoli benefici. (@Lhttp://www.luino-online.it/Notizie/stipendi.html@=Notizie/stipendi#L e @Lhttp://www.skylife.it/html/skylife/tg24/articolo/Agosto%202007/070817-inchiesta-espresso-stipendi-dipendenti-camera-senato.html@= inchiesta-espresso-stipendi-dipendenti-camera-senato#L). La colpa è sempre altrui, è una pallina da ping pong che non si ferma; e di fatto così facendo non si fa nulla di concreto. All’opposto si vedono anche incontri promossi dai gruppi politici, sì, ma appaiono sempre di carattere propagandistico; anche se escono cose importanti tutto resta sempre immutato. Il cittadino chiede e non ottiene, il cittadino si smuove e non ottiene. Non è certo un clima propositivo per dire “avvicinatevi alla politica se volete migliorare le cose”…
    “Alle prossime elezioni chi voto? Tiro la monetina tanto sono tutti uguali… ”. Una seria Politica dovrebbe accogliere la collettiva sfiducia, comprenderla e operare per cambiare e rimediare agli errori e agire risposte concrete e non utopiche o palliative (quando non peggiorative) sui problemi. Come si ci avvicina, o come si ci sente rappresentati da signori e signore che sono, oggi, i più pagati d’Europa? Al cittadino italiano non sta per nulla bene, ma loro che ne dicono? Sarebbe bello chiedere e sentire loro risposta: cosa ne direbbero di proporre nel brevissimo tempo, un dimezzo del loro compenso? Revisionerebbero gli enormi benefici, col cittadino che non ha i soldi per la benzina? Nell’attuale legislatura e nell’anno corrente, bene inteso, non in ipocrite manovre a ping pong. Vorremmo vedere chi prende la politica come un lavoro ben pagato, e chi lo prende come un rappresentare i cittadini, cercando di migliorarne lo stato del singolo e collettivo: una Mission!

    (Agostino, [email protected])

  2. E le liste precompilate nelle sedi di partito?
    Facce nuove?… Aria fresca e pulita?… Ma se ci hanno tolto pure la libertà di indicare, alle politiche, la preferenza! Forse servirebbe a poco, ma mi piace l’idea di poter votare per Mario Rossi, scegliendolo da una lista di candidature! Invece? La lista è già decisa e precompilata dalle segreterie di partito, che ci hanno tolto anche questa, se volete ILLUSIONE, di cambiare QUELLE facce! Io posso SOLO votare quel partito, il quale ha già deciso LE FACCE sulla base di chissà quali criteri… Anche perchè se NON mi viene dato di poter scrivere Mario Rossi sulla scheda, come farò a chiedere conto a quel signore del suo operato!
    Come TROPPE volte accade, caro Malvolti, anche da versanti politici diametralmente opposti mi trovo d’accordo con te!

    (Umberto G., presidente Circolo della Libertà di Castelnovo ne’ Monti)