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Luigi Cagni sulla discussione di bilancio

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Ospitiamo un intervento di Luigi Cagni, consigliere del gruppo di minoranza "Lista civica per Castelnovo Monti", in merito alla discussione di bilancio dell'ultima seduta di Consiglio.

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In merito a quanto apparso su Redacon circa il mio intervento in sede della discussione sul bilancio di previsione per l’esercizio 2008 del Comune di Castelnovo ne’ Monti, sollecitato, mi ritengo in dovere di intervenire.

Mi complimento intanto con Umberto Gianferrari per l’attenzione che ha dimostrato alla discussione su atti che sono pure sempre tra i più importanti dell’Amministrazione comunale e per la sua osservazione certamente azzeccata sulla reale partecipazione pressoché nulla dei nostri cittadini alla seduta del Consiglio. Vuole dire che la gente giudica che i nutriti e voluminosi documentati presentati alla fine finiscono per rappresentare la solita procedura che non cambia più di tanto il procedere della cosa pubblica e del tran-tran del nostro Comune.

Mi dispiace però che il mio intervento abbia contenuto “dei tecnicismi”; d’altronde come anche avevo precisato ho dovuto citare per dovere di precisione diversi atti che si riferivano al problema che ho voluto presentare, che sono contenuti nelle tabelle della relazione previsionale e programmatica della Giunta.

Infatti in essa risulta tra l’altro che la Giunta ha utilizzato l’avanzo di amministrazione per l’esercizio 2005 di euro 49.365,00 per far fronte a spese.

Come si sa, l’avanzo e il disavanzo sono il risultato algebrico, matematico, delle voci positive (entrate) e le voci negative (uscite) per la gestione di un esercizio.

Con delibera di Consiglio comunale n. 48 del 2007 – allegato C si dà atto però “dell’errato accertamento“ (è l’espressione letterale contenuta nel documento) per euro 61.818,00 di entrate (residui attivi) che avevano concorso a determinare l’avanzo dell’esercizio 2005 di euro 49.365,00.

Ne risulta per somma algebrica che l’avanzo in realtà non esisteva perché falsato da entrate inesistenti per euro 61.818,00 dovute ad errati accertamenti. Anzi se ne ricava di conseguenza la presenza effettiva di un disavanzo di Euro – 19.452,00.

Quindi le spese che la Giunta ha sostenuto applicando il fantomatico avanzo non avevano copertura. Per non dare l’impressione di abusare di tecnicismi per addetti ai lavori, lascio definire ai profani a loro piacimento detto operazione di bilancio.

E’ certo però che si sono violate regole fondamentali dell’ordinamento contabile degli enti locali. Gli atti ci sono e visibili.

Io ho riportato le cifre che loro hanno presentato. Il sindaco Gianluca Marconi dice su Redacon che la ragioniera del Comune ha chiarito tecnicamente. Io dico di no. Del resto non avrebbe potuto farlo dato che la matematica non è un opinione.

Il sindaco mi ha anche offerto gentilmente di chiedere ancora chiarimenti, ma ho risposto che non era il caso, essendo tutto ormai limpido; basta infatti fare le somme incrociando i dati dei loro documenti (consuntivo 2005, e allegato C consuntivo 2006).

Non giustificabile però è l’operato del collegio dei tre Revisori dei conti che, nella loro relazione sul conto consuntivo 2005, nel giugno del 2006 attestano “l’accertabilità delle previsioni di entrata”, ma con quale titolo giuridico che costituisca il Comune creditore delle relative entrate, visto che l’anno successivo, giugno 2007 hanno avallato documenti dove per le medesime identiche voci di bilancio si dà atto dell’errato ”accertamento”. Sorprende anche il loro comportamento, poiché anziché svolgere attività di collaborazione con il Consiglio comunale e di vigilanza sulla regolarità contabile, come prevista dal D.U.E.L, si sono trincerati nel silenzio, preferendo evidentemente badare a mantenere i loro incarichi e i relativi compensi nonostante il consigliere capogruppo Casoli abbia detto loro esplicitamente, riferendosi agli errori sui bilanci che hanno ripetutamente avallato: "Ma voi sieti ancora qui?".

(Luigi Cagni)

5 COMMENTS

  1. Atti gravi. Ma non sanzionabili?
    Ho ascoltato con attenzione l’intervento del consigliere Luigi Cagni durante l’ultimo Consiglio comunale. Ora mi chiedo se errori di quella portata, ammessi peraltro dai revisori e dai responsabili dell’ufficio contabilità dell’Amministrazione, non siano sanzionabili in alcun modo, sia a livello penale sia a livello politico, con le dimissione forzate dei responsabili. E mi chiedo anche se l’opera di denuncia debba rimanere “nascosta” nei verbali del consiglio e non invece, correttamente, portata a conoscenza della magistratura ordinaria o contabile (Corte dei Conti). Dai consiglieri della “Lista civica” mi aspetterei conportamenti più coerenti e severi verso un’Amministrazione che si è dimostrata sciatta, incompetente ed arrogante.

    (Alessandro Davoli)

  2. Libertà di opinioni
    Ovviamente il Signor Alessandro Davoli è libero di giudicare come meglio crede l’operato dell’Amministrazione comunale. Respingo, altrettanto ovviamente, “i gratuiti complimenti” e ricordo che al consigliere Cagni è stato risposto in modo corretto sia tecnicamente sia politicamente in Consiglio comunale. Il bilancio di previsione è già stato inviato, come avviene d’ufficio, alla Corte dei Conti, la quale, se ci saranno “errori”, lo segnalerà sicuramente.

    (Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  3. Bravi!
    Complimenti a Cagni e Gatti, sempre lucidi, precisi, comprensibili, chiari, pacati nei loro interventi. Così come complimenti a coloro che li hanno eletti a “numi tutelari” dell’opposizione all’attuale maggioranza. Continuate così, arriverete lontano…

    (Commento firmato)

  4. Bravo
    Sono rimasta molto colpita dall’intervento del consigliere Luigi Cagni, che ancora una volta ha saputo cogliere quelli che sono i problemi essenziali del buon amministrare. Gli faccio i migliori auguri e lo invito a continuare così!!!!

    (Commento firmato)


  5. Per correttezza istituzionale, anche se sono passati diversi giorni dall’intervento, l’Amministrazione comunale di Castelnovo desidera rispondere al consigliere Luigi Cagni con alcune controdeduzioni in merito alle osservazioni sull’avanzo di amministrazione 2005 applicato al bilancio 2006. I quesiti posti erano di contenuto molto tecnico, e quindi le risposte in merito non possono che esserlo altrettanto.
    In sede di discussione consiliare del bilancio di previsione 2008/2010 è emerso da parte di Cagni che questa Amministrazione non solo avrebbe applicato al bilancio 2006 un avanzo derivante dal conto consuntivo 2005 di € 49.365,00 “inesistente”, ma alla luce di quanto accaduto nell’anno successivo (2006) avrebbe dovuto ripianare un disavanzo di € 19.452,00.
    Detta affermazione trova fondamento dall’analisi parziale dei documenti (all. C alla delibera di C.C. 48/2007) relativi all’approvazione del conto consuntivo dell’esercizio successivo (2006) e non risponde al vero per le seguenti motivazioni:
    • il risultato di amministrazione è dato dalla somma algebrica degli impegni (spese) e degli accertamenti (entrate) riferiti alla competenza dell’anno e ai residui dell’anno precedente, l’anno 2006 si chiude con un avanzo complessivo di € 27.568,60, come risulta dal quadro riassuntivo della gestione finanziaria, ed è pertanto falsa l’affermazione dell’esistenza di un disavanzo di €. 19.452,00;
    • il risultato del 2006 è la chiara dimostrazione della veridicità di quanto dichiarato nel 2005 e del buon operato dell’Amministrazione che ha agito in modo oculato chiudendo con un bilancio realmente in pareggio, anzi in lieve avanzo;
    • non può essere valutato un solo aspetto, l’eliminazione dei cosiddetti ”residui attivi” (entrate di anni precedenti), prescindendo totalmente dai residui passivi (spese di anni precedenti), da cui emerge chiaramente che l’Amministrazione ha eliminato spese di anni vecchi in esubero rispetto alle entrate di anni precedenti rispettando pienamente le norme in materia contabile;
    • il consuntivo dell’anno 2006 è stato spedito per via telematica alla Corte dei Conti entro il mese di settembre 2007 e la stessa non ha formulato rilievi in merito.
    L’ordinamento contabile prevede che nella gestione debbano essere salvaguardati gli equilibri di bilancio, con riferimento all’anno in corso ma anche agli anni precedenti, e vengano adottati entro il 30 settembre di ogni anno; in caso di squilibrio le misure necessarie a ripristinare il pareggio.
    Premettendo che il responsabile del settore bilancio ed i revisori dei conti confermano la veridicità e la legalità di quanto fino ad ora dichiarato, sorge spontaneo chiedersi: quali misure doveva adottare un ente come il nostro che ha chiuso con un modesto avanzo ( 2006) che “prudenzialmente” non ha utilizzato e che, dall’esame della situazione finanziaria, non ha riscontrato situazioni che possano far presumere uno squilibrio nella gestione?

    (L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti)