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“No all’Ici rurale”

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"Avevamo ragione noi". Così la "Lista civica per Castelnovo Monti" compendia una sentenza della prima sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia circa l'applicazione dell'Ici - come si legge in una nota della minoranza - "ad edifici privi dei requisiti di ruralità ed abitati da pensionati agricoli".

"Il nostro gruppo ha affrontato in diverse occasioni questo argomento. Sostenuti da autorevoli professionisti, abbiamo sempre ritenuto che le disposizioni di legge vigenti e le diverse interpretazioni che ne davano eminenti studiosi o sezioni del TAR esentassero tali fabbricati ed i loro proprietari dal pagamento dell’Ici.

In particolare il 22 maggio 2006 abbiamo organizzato un pubblico dibattito tra Amministrazione comunale, tecnici e cittadini e un anno dopo, il 31 maggio dello scorso anno, abbiamo presentato un’interpellanza al sindaco con la quale chiedevamo di rivedere le posizioni assunte dall’Amministrazione anche alla luce di nuove risoluzioni adottate dall’Agenzia delle Entrate".

Umberto Casoli, capogruppo, scrive: "Nell’occasione avevamo anche ricordato che altri comuni, ad esempio Casina, nel dubbio interpretativo di alcune norme avevano adottato criteri di maggiore cautela e meno punitivi verso i titolari di pensioni conseguite a seguito di attività svolta in agricoltura. Ma i nostri amministratori non hanno avuto orecchie per intendere ed hanno inviato 1.300 avvisi di pagamento con arretrati che arrivano al 1999".

"Ma ora è accaduto un fatto nuovo. La Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia in data 11 dicembre scorso ha emesso una sentenza (la n. 602.1.07, depositata il 7 febbraio, cioè pochi giorni fa) con la quale accoglie il ricorso di un nostro concittadino contro gli avvisi di accertamento Ici emessi dal comune di Castelnovo ne’ Monti e relativi ad un immobile adibito ad abitazione principale della propria famiglia e da sempre utilizzato per le proprie attività imprenditoriali agricole come coltivatore diretto (attualmente pensionato)".

La sentenza aggiunge, stando ai consiglieri di opposizione, che, nel caso in questione, sussistono anche le condizioni di esenzione previste dalle norme vigenti in quanto il ricorrente è titolare di trattamento pensionistico corrisposto in seguito ad attività svolta in agricoltura.

"Se ne deduce che i pensionati agricoli che abitano edifici funzionali all’attività agricola non sono soggetti al pagamento dell’ICI". "E dunque - è la conclusione politica - avevamo ragione noi. La legge finanziaria 2008 ha fatto definitiva chiarezza, prevedendo l’esenzione dei pensionati agricoli dal pagamento dell’Ici. Noi speriamo che l’Amministrazione non voglia ostinarsi con altri controricorsi e, ragionevolmente, si appresti a restituire il... maltolto. Sarebbe un gesto di doverosa correttezza ampiamente meritato da chi ha pagato ingiustamente".