Cinquanta minuti che azzerano oltre sessantenni di oblio, nemmeno un’ora per dare a queste donne sessanta secondi di applausi che sono un ringraziamento creduto ormai dimenticato.
“In un paese che non trova modelli io li ho trovati in queste donne straordinarie”, le partigiane che quasi mai si racconta e finiscono sconosciute ancor prima di essere raccontate.
Tullia Fontanili, Ilde Zafferri, Giovanna e Laura Quadreri, presenti durante lo spettacolo che a loro, come ad altre donne dell’Appennino Reggiano e di Parma, si ispira. Una scelta “bizzarra” per un autore di fumetti che preferisce la trincea del suo tavolo da disegno e l’assedio dei suoi due figli al confronto diretto col pubblico per una storia che quasi nessuno s’è assunto il rischio di raccontare. E il rischio è quello di non suscitare interesse, soprattutto nei giovani, coloro che devono garantirci la più lunga aspettativa di vita della memoria. L’idea è buona, il progetto funziona, il racconto per immagini, voce e musica è un crescendo che squarcia il velo dell’oblio su una memoria altrimenti destinata all’indifferenza. Due anni prima, l'associazione culturale “Ladridiidee” propone a Fogliazza un progetto sulla memoria. Al Parco Tegge di Felina, il 25 aprile 2008, si chiude un cerchio e si realizza un sogno per l’autore dello spettacolo: portare la promessa di raccontare alcune donne partigiane della zona a “casa loro” e mantenerla in tempo, prima che il tempo ci porti via le ultime protagoniste di una storia da proteggere oggi più di sempre.
