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I trekkers appenninici hanno raggiunto la vetta dell’Island Peak (6189 mt.). AGGIORNAMENTO ALL’11 MAGGIO

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Sono partiti domenica da Malpensa per Katmandu i trekkers dell'Appennino reggiano che saranno impegnati in un itinerario classico nella valle del Khumbu verso il campo base dell'Everest. Nelle intenzioni c'è anche un tentativo di salita all'Island Peak di 6189 mt.

Il gruppo anticipa la spedizione alpinistica al Cho Oyu che la situazione politica in Tibet ha costretto a rinviare all'autunno. Sul sito www.chooyu2008.com si possono leggere le corrispondenze di viaggio del trekking trasmesse da Lorenzo.

Ieri, 23 aprile, erano a Lukla, una cittadina a quasi 3000 metri con un aeroporto che funziona solo se c'è bel tempo.

AGGIORNAMENTO AL 27 APRILE

Con un breve messaggio, interrotto per problemi di comunicazione, in data 27 aprile i trekkers in Nepal aggiornano sulla posizione. Sono diretti al passo del Nangpa La (5716 metri) al confine col Tibet.
Il passo è stato teatro di una triste vicenda ai primi di ottobre del 2006 (quindi molto prima degli eventi "olimpici")quando alpinisti accampati al campo base del Cho Oyu hanno testimoniato di aver visto soldati cinesi sparare e uccidere su un gruppo di tibetani.
Secondo i sopravvissuti, che avevano trovato rifugio nelle tende degli aplinisti, sarebbero stati almeno sette i loro compagni uccisi.
Dal sito www.montagna.tv questa descrizione e la foto del passo di Nangpa La:
Ampio, ghiacciato, il passo del Nangpa La si trova a pochi chilometri dal Cho Oyu, gigante tibetano di 8.201 metri. Da secoli è la via commerciale che collega il Tibet e la Valle del Khumbu, ma dall'invasione cinese del Tibet, è diventato anche la via di fuga di molti profughi tibetani, che si nascondono nelle carovane di yak per uscire dal paese e scappare in Nepal o in India.

Secondo il Canada Tibet Committee, si tratta di circa 2.500 profughi all'anno, di cui molti sarebbero giovani che scappano per studiare la lingua e la cultura tibetana, proibita sotto il governo cinese, e molti monaci e religiose in cerca di libertà di culto.

Il passo è stato usato anche da alpinisti "fuorilegge" che volevano salire il Cho Oyu entrando dal Nepal, senza comprare il permesso di salita dal governo Tibetano

AGGIORNAMENTO AL 2 MAGGIO

Dai messaggi di Lorenzo sul sito www.chooyu2008.com apprendiamo che i trekkers appenninici hanno superato il 30 aprile il Chola Pass a 5330 mt. entrando nel Khumbu.
Nella sosta per la notte vengono informati di un incidente sull'Island Peak, la montagna che i nostri intendono scalare, in cui sono morti due clienti e lo sherpa.
Il 2 maggio scrivono da Chukhung, ultima tappa prima del campo base dell'Island Peak (6189 mt) comunicando che Nicola e Robbi sono andati avanti per effettuare il tentativo di scalata già nella notte tra il 2 e il 3 maggio.

AGGIORNAMENTO AL 4 MAGGIO

Ieri mattina, 3 maggio, alle 5,46 ora italiana (poco prima di mezzogiorno ora locale), i nostri trekkers hanno raggiunto la cima dell'Island Peak a 6189 metri!!! BRAVISSIMI, COMPLIMENTI!!

AGGIORNAMENTO AL 5 MAGGIO

Nicola e Roberto sono felicemente scesi dalla vetta dell'Island Peak a 6189 mt. ed ora si sono ricongiunti col gruppo a Namche Bazar per continuare verso Lukla. Nel racconto di Nicola la salita e la discesa dall'Island Peak e nella in copertina la foto di vetta col gagliardetto del CAI di Castelnovo ne' Monti.

La deviazione per l'Imja Tse e' stata repentina, la recente visita alla piramide del CNR nei pressi di Lobuche ci costringe, su informazione di Gian Pietro (Peter), a rivedere i programmi, il meteo infatti volge al brutto a partire da sabato 3 nel pomeriggio: male per i cinesi che vogliono tentare la vetta dell'Everest con la fiaccola, male per noi che non abbiamo il tempo di terminare i 3 passi previsti prima del tentativo alla vetta dell'Island Peak; il maltempo durerà diversi giorni; ci separiamo!

Io e Roberto con Ngima e Lapka dirottiamo al volo su Periche, quindi il giorno dopo, con una "tirata" di oltre 1000 metri di dislivello, raggiungeremo il campo base e la notte stessa tenteremo la vetta (altri 1100 m.), da manuale!!!! Alle 1,30, ora nepalese, lasciamo il campo base sotto una nevicata che ha già coperto con 3 cm di candida neve gelata tutte le rocce sino al ghiacciaio (800 m. più su); per primi giungiamo sotto il tiepido sole dell'alba alla cresta terminale precedendo una cordata tedesca nella salita alla vetta. Poco più tardi io e Roberto con Ngima e Lapka, mentre il resto del gruppo ha portato a termine il valico del terzo passo sopra ai 5500 metri e si gode il meritato riposo a Chhukhung, raggiungiamo la vetta. Baci e abbracci e foto con gagliardetto CAI... Poi ci preoccupiamo subito appena vediamo spuntare dalla parete del Lhotse e sopra al Nuptse nuvole minacciose che pochi minuti dopo l'effimera gloria cominciano a scaricare una nevicata sempre più copiosa e fitta come preannunciato dai vaticini. Cominciamo a scendere cercando di evitare con manovre poco "teoriche" gli inevitabili ingorghi sui punti di accesso alla cresta ormai intasati dai teutonici; con buona pace di tutti ci portiamo sul ghiacciaio e lo attraversiamo sulla traccia ancora visibile sino alle rocce coperte di neve che ci hanno fatto tribolare la notte trascorsa nell'ascesa. Alle 14,00 siamo al campo base e ci trasciniamo in tenda (ormai coperta dalla fitta nevicata). Ci sveglia una tazza di fumante zuppa di orzo che Roberto rifiuta assonnato; io no!

AGGIORNAMENTO ALL'8 MAGGIO

Sulla via del ritorno cominciano già i racconti, i ricordi e il conto dei chilometri di dislivello superati. Sul sito www.chooyu2008.com Lorenzo ci racconta quel che ha fatto il gruppo mentre Nicola e Roberto "volavano" sull'Island Peak.

Nella foto il gruppo dei trekkers al completo

IL RITORNO A CASA

Nel pomeriggio di oggi domenica 11 maggio i trekkers rientrano a casa in ottima salute. Ora aspettiamo di sentire i loro racconti e di vedere le loro fotografie. L'appuntamento all'autunno con la spedizione al Cho Oyu. Un BRAVO a tutti e tutte, ma in particolare ai due che sono saliti all'Island Peak. Complimenti!