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Castelnovo è un paese per vecchi (e giovani pericoli al volante)

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Mi trovavo ieri sera, sabato, a Guastalla, in occasione della Notte Bianca. Ci sono arrivato tardi, tra le due e le tre, ho camminato oltre i banchetti ormai in fase di smantellamento e sono arrivato alla piazza centro storico: ho trovato musica da discoteca, una piattaforma spaziosa sopra cui centinaia di giovani ballavano divertiti, una gelateria aperta e due piccoli chiostri. All’imbocco della piazza, alcuni carabinieri a vigilare che tutto procedesse per il vero giusto. Le gente si divertiva, in modo genuino, spontaneo, oserei dire sano. Ascoltata un po’ di musica e mangiato il mio gelato, ho percorso le vie del centro, ancora pullulanti di giovani di ogni età, teenagers e trentenni, dirigendomi verso la macchina. Messomi al volante, ho oltrepassato due posti di blocco, con forze dell’ordine intente a fermare potenziali pericoli motorizzati.

Tutto questo mi è sembrato una modalità intelligente di offrire divertimento e attaccamento al proprio paese ai giovani che vi abitano, per di più attirandone altri dai centri più o meno circostanti, mantenendo sempre massima la sicurezza, e quindi, l’agio, per tutti.

Penso all’estate castelnovina, penso a un venerdì sera qualunque. C’è la Frescaspesa, ma i ragazzi e le ragazze non passeggiano più per via Roma come una volta succedeva, non trovano più stimolante il rilassato succedersi delle vasche lungo la strada pedonalizzata, ma preferiscono stabilirsi davanti a un bar, e lì consumare la prima parte della serata, come segregati in quanto generazione che non chiede altri spazi. Una volta non era così.

Penso a un sabato sera qualunque. Anni fa era normale incontrare intere compagnie di ragazzi spostarsi a piedi da una piazza all’altra, e poi giù fino al direzionale, e poi di nuovo su, e poi a sinistra verso via Enzo Bagnoli, e poi i giardini pubblici, le pinete, le scalinate sotto il cinema, l’oratorio di Don Gianni, in centro, con ping pong e videogiochi. Oggi, invece, non si incontrano ragazzi camminare lungo i marciapiedi nei sabati sera di libera uscita. Il direzionale, i parchi, gli spazi pubblici del paese sono rovine di erba e cemento abbandonate al solitario silenzio, di certo meno chiassose, ma sostanzialmente inutili. I ragazzi e le ragazze si accalcano davanti a pochi bar, nemmeno pensano a spostarsi per qualche minuto, a fare una vasca altrove; quando si muovono, utilizzano la macchina, vogliono solo arrivare, hanno perso il piacere di vivere ogni angolo del proprio paese.

I giovani castelnovini non vivono più il proprio paese, non ne sono interessati, non ne sentono l’esigenza, nessuno li ha educati a ciò.

Scoccata la mezzanotte, si mettono al volante, imbroccano la statale 63 alla ricerca di locali aperti fino a tardi, spesso spingendosi fino a Reggio Emilia, o anche oltre. Alcuni di loro hanno bevuto, alcuni hanno assunto stupefacenti, trasformandosi in pericoli motorizzati per se stessi e gli altri.

Perché a Castelnovo, dopo un certo orario, non c’è niente.
La gente scappa cercando divertimento altrove.

Una volta c’era l’Edel Weiss, il che significava andarci a piedi, rimanere in paese, uscire a piedi lasciando la macchina in garage: i gestori hanno legittimamente scelto di chiuderla, ma per il Comune assumerne la gestione, utilizzarne gli spazi per offrire divertimento sensato e intelligente ai propri giovani, sarebbe stata un’ottima opportunità.

Torniamo alla Frescaspesa, al venerdì. Scoccata la mezzanotte, comincia l’esodo verso le discoteche a minimo mezz’ora di macchina da Castelnovo, con annessi rischi, disagi e pericoli.

E se, come a Guastalla, ci fosse una divertente e spartana discoteca estiva allestita con tendoni negli spazi del paese (nelle piazze, oppure in luoghi più appartati, penso al parcheggio del centro CONI), promossa e sostenuta dagli amministratori, magari con il coinvolgimento delle altre istituzioni e delle associazioni di volontariato, delle realtà locali (ad esempio, Radio Nova per dee jay gratis) e di quelle sportive, forse i ragazzi del paese e dei centri circostanti, non preferirebbero fermarsi lì?
Significherebbe più macchine nei garage, meno pericoli nelle strade, maggiore attaccamento e gratificazione per il paese in cui si vive. E chissà che i ragazzi non riprenderebbero a passeggiare per marciapiedi, parchi e pinete.

Perché a Guastalla sì e a Castelnovo no?
Perché quelle penate delle Feste Country sì e cose più sensate no?

Perché lasciare la gestione di momenti importanti nella vita di un giovane, come può essere il sabato sera, nelle mani avide di imprenditori privati (legali come i gestori dei locali, e illegali come gli spacciatori) che monopolizzano la movida castelnovese imponendo stili e mode dettate solo dal lucro personale. Perché gettare via questa importante opportunità educativa?

Al di là dei tanti discorsi sentiti in questi anni, al di là della retorica e delle responsabilità rimpallate senza che nessuno abbia il coraggio e la coscienza di assumersele, storpiando il titolo di un film dei Coen: Castelnovo è un paese per vecchi!

P.S. Un ultimo appunto. Presso i nostri gemelli di Illingen, per tutto l’anno, vige un servizio di taxi notturni economici rivolti in particolare ai giovani, i quali escono, fanno serata e rientrano in taxi (spendendo mediamente 3-4 euro). Mi sembra un’iniziativa di civiltà. Mi sembrano cose dal pianeta Marte, se penso a qui.

6 COMMENTS

  1. Vero
    Hai ragione Federico, quanta tristezza nel passare davanti al direzionale alla sera, ridotto allo stato di cattedrale nel deserto! Se non fosse per la gelateria, non ci sarebbe mai anima viva dopo le 20 (possibile che in tutti questi anni nessuno abbia mai pensato ad aprirvi, boh, una pizzeria?!). E che dire di viale Enzo Bagnoli, desolato come la Route 66?? Due settimane fa il bar Magnani era chiuso per ferie… e con lui anche Castelnovo. Nessuno era in giro, il centro era morto. Ho però notato alcuni miglioramenti nella Frescaspesa e in generale nelle serate estive. Per una volta si è potuto fare qualcosa anche senza necessariamente entrare in un bar!

    (Francesca)

  2. Come mai?!
    Credo non ci sia bisogno di aprire chissà quale altro locale, Castelnovo conta quasi più bar che persone! Iil problema sta proprio qui: quanto offre Castelnovo per i giovani?! Ci preoccupiamo di far fare del volontariato, che è importantissimo, ma alla sera questi giovani che fine fanno?! Ve lo dico io: a 15 anni la prima balla a 16 la prima canna e poi tutto il resto! Perchè ora tutto lo sballo è accessibile! I bar offrono l’alcol e i genitori finanziano, riempiendo di bigliettoni i portafogli dei figli! Allora forse bisognerebbe educare ad un divertimento piu genuino offrendo musica magari e uno spazio dove esprimersi. C’è da dire che i tempi sono cambiati, io a 15 anni massimo andavo a prendere un gelato al Denis poi alle 23 coprifuoco; adesso che ho 21 anni mi sento una nonna al Magnani pieno di ragazzini di soli 14-15 anni!!!

    (Commento firmato)

    P.S. – Una piccola nota sulla Frescaspesa: è un mortorio!

  3. Vorrei porre all’attenzione alcune considerazioni
    Vorrei porre all’attenzione del dibattito alcune considerazioni. L’estate castelnovese, come ricorda Francesca, è andata bene; ha visto il coinvolgimento dei commercianti, delle associazioni di volontariato, dei giovani e dei numerosi cittadini che hanno partecipato alle diverse manifestazioni tra cui vorrei ricordare “Piazza parole” con Paola Gassman, il comico Vito, le splendide chitarre classiche e la poesia dei poeti spagnoli (Garcia Lorca, ecc), le serate di Frescaspesa con diverse tematiche di animazione sempre molto “partecipate”, il concerto alla Pietra di Bismantova di Gino Paoli e molte altre iniziative.
    Ritengo davvero sbagliato criticare manifestazioni come la festa country molto partecipata ed organizzata dalle nostre associazioni di volontariato(Agire, alpini, oratorio, Archeomontagna, ecc).
    Il comune di Castelnovo ne’ Monti ha contribuito insieme a quelli di Casina e Carpineti ad abbattere i costi dell’autobus che questa estate ha portato e riportato i nostri giovani alla discoteca di Baiso.
    Il comune di Castelnovo ne’ Monti sta acquistando il cinema di Felina, all’interno della cui ristrutturazione prevede di realizzare con la collaborazione delle associazioni di Felina e Castelnovo uno spazio di 500-600 metri per le attività ed il divertimento dei nostri giovani (musica, concerti, discoteca, animazione, spettacoli culturali e formativi, ecc).
    Il comune di Castelnovo ne’ Monti sostiene le attività culturali del Teatro Bismantova, del Merulo, della biblioteca comprensoriale che offrono molte opportunità di studio, formazione, cultura e divertimento ai nostri giovani. Nei prossimi anni anni sono previste le nuove sedi della biblioteca e del Merulo.
    Il comune di Castelnovo ne’ Monti, insieme alle altre istituzioni, alla scuola, alla parrocchia, alle forze dell’ordine, alle associazioni di volontariato sportive, culturali, socio-assistenziali, ha sottoscritto un Patto per una Comunità educante a favore soprattutto dei nostri giovani, organizzando numerose iniziative di vario genere.
    Il comune di Castelnovo ne’ Monti valuterà le proposte di un gruppo di giovani del luogo che, sostenuti da un organizzatore di eventi della nostra provincia, vogliono proporre manifestazioni (musica, concerti, discoteca, spettacoli formativi e di divertimento) nel nostro territorio.
    L’assessorato ai giovani del Comune ha realizzato una sala-laboratorio incisione per le band musicali giovanili; sta istituendo la carta giovani.
    Il nostro territorio è dotato di numerosi impianti sportivi ed il prossimo anno inaugureremo le nuove piscine coperte e scoperta, la nuova palestra per il fitness ed il centro benessere. Queste strutture sono certamente un’opportunità per lo svago, il tempo libero ed il divertimento dei nostri giovani.
    Siamo comunque sempre disponibili a suggerimenti, proposte dei nostri giovani e non solo per… i nostri giovani e quindi grazie a Federico e Francesca.

    (Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)


  4. Ringrazio il sindaco per il proprio intervento, soprattutto per le gradite notizie dei progetti sull’ex-cinema di Felina e sulla speriamo vicina apertura del centro benessere. Festa country a parte (non me ne vogliano le persone coinvolte nell’organizzazione, ma mi sembra un’iniziativa piuttosto cafona e fuori luogo… mica siamo nè mai in passato siamo stati nel far-west!… e nemmeno il tema mi sembra sia da mitizzare più di tanto… ho sempre preferito gli indiani ai cow boy), non voglio apparire disfattista, e concordo sulla bontà di alcune iniziative primaverili-estive come i salotti letterari o la giornata dello sport, così come sull’importanza delle proposte del teatro Bismantova e l’attualità della realtà dei gemellaggi, che mi auguro si sviluppino con sempre più iniziative; allo stesso modo, applaudo il contributo per la navetta notturna estiva verso Baiso (anche se sono convinto che le esperienze dei taxi economici, come altrove, siano più efficaci, anche se logisticamente più difficoltose da allestire). Però credo che la questione sia importante e credo sia necessario non stancarsi di intervenire nei punti di debolezza che inevitabilmente si aprono, che nel caso castelnovese individuerei in:
    1) la poca frequentazione da parte dei giovani, la sera ma anche al pomeriggio, degli spazi pubblici, pure presenti e ben tenuti (marciapiedi, pinete, parchi, ecc.), controbilanciata dal monopolio di pochi bar; dal momento che i baristi devono guadagnare, il tempo libero diventa merce e non più libera espressione delle tante energie che pure i nostri giovani posseggono;
    2) troppi giovani al volante, soprattutto nella fascia oraria che va da mezzanotte alle tre/quattro, per la quale i centri di Castelnovo e Felina non hanno proposte alternative ai bar (a tal proposito, quella relativa all’ex-Ariston è una bella notizia).
    Credo siano due punti fondamentali sui quali occorra riflettere e lavorare a fondo. Partendo da quello che già c’è e che, per onestà va detto, non sempre viene partecipato a dovere. Per questo motivo invito tutti i giovani della montagna, non solo quelli coinvolti in gruppi o associazioni, a trovare il modo di rendere pubbliche le proprie proposte e le proprie esigenze (il portale di Redacon mi sembra un ottimo strumento, poi ce ne sono anche altri), e gli amministratori a mantenersi sempre in ascolto e a investire sempre più risorse, anche economiche, nonostante i tempi di magra e un clima politico-culturale che a livello nazionale sta virando decisamente in senso opposto, perchè i giovani sono importanti non come consumatori ma come cittadini con il futuro davanti e un presente da vivere, qui, in modo attivo.

    (Federico Zannoni)

  5. Cosa vuole oggi un ragazzo di vent’anni?
    Federico, i nostri tempi erano sicuramente tempi diversi. Come hai scritto ricordo le innumerevoli vasche a piedi per il paese. Dal Denis al Magnani, poi al Meeting e nuovamente su al Magnani, poi al Caffè Italia, ai Ritti e, quando era una cert’ora, si andava all’Edel. Probabilmente noi ci accontentavamo anche. Si dicevano due stupidate, si cantava e si beveva un qualche bicchiere. Sinceramente non chiedevamo niente di più. Ma oggi? I ragazzi che vanno dai 16 ai 22 anni cosa chiedono? Cosa vogliono? Sinceramente faccio fatica a capirlo anche se non ho molti anni in più di loro.
    Quest’anno ho visto delle belle iniziative da parte del Comune. Dalla Frescaspesa alle serate in piazzetta alla festa country (io sono indiano ma comunque è riuscita ad aggregare molte persone). Quel che mi ha deluso, soprattutto per le serate in piazzetta, è stato il poco coinvolgimento dei giovani.
    Il Comune ha collaborato al pullman che portava a Baiso e i nostri giovani andavano in Duna degli Orsi (il paese dei balocchi).
    Sull’acquisizione del cinema di Felina un elogio al nostro Comune, anche se si dovrebbe già mettere in conto una sorta di servizio bus navetta, altrimenti potrebbe risultare un buco nell’acqua o un pericolo da gestire.

    (Alessandro Torri Giorgi)

  6. Che noia!!!!
    Proprio vero, io ormai, e ho 18 anni, Castelnovo non lo sopporto +! La sera o vai al Magnani o resti in casa! Ci vorrebbe un qualcos’altro, anche perchè io ho preso ad uscire intorno ai 16 anni, ma tutti quei ragazzini che hanno 14 anni e si vedono già in giro, questo ragionamento lo faranno intorno ai 16 anni, e poi? Come faranno che non avranno neanche le macchine?!? Se si facesse qualcosa in più, per dire, una discoteca, ma di quelle grandi, spaziose come poteva essere l’Edel (anche se è una cosa molto difficile!), Castelnovo diventerebbe il centro della montagna anche dal punto di vista della “vita notturna”, dato che d’estate la montagna è praticamente “scoperta” e d’inverno rimane solo l’alternativa di Cavola, che cmq non può ospitare più tot di persone! Mi ricordo che quando era aperto l’Edel (ed io ero solo un bambino), se la sera tornavo a casa “tardi” (era poi mezzanotte quando proprio era tardi tardi) tutto il viale era occupato di macchine, ora invece è veramente come la Route 66! Ormai Castelnovo è davvero un paese morto… o poco ci manca… Ah, x quanto riguarda la Frescaspesa, beh, sì, bellina, ma di certo non uno svago da dire “uh, che bella serata che ho passato!”… Ormai si cercano altre cose, una vasca x il centro la si fa tutti i giorni!

    (Commento firmato)