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A Pieve Modolena le mani della Madonna sui fedeli

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La parrocchia è quella di Pieve Modolena, dove parrocco è il "nostro" don Gianni Manfredini. E forte è stata la commozione al momento dell’arrivo di una delle Veggenti di Medjugorje Marija Pavlovic.

Più di mille persone si sono ritrovate domenica a Pieve, (in un campo allestito per l’occasione dietro la Chiesa) a un bellissimo incontro di preghiera e per ascoltare la testimonianza della veggente Marija Pavlovic, Tanti anche gli ammalati presenti in prima fila.

Marija stava pregando il Santo Rosario inginocchiata, a un certo punto si è sentito un assoluto silenzio, in questo momento la veggente ha avuto l’apparizione. Ci ha poi detto che la Madonna gli è apparsa, gli ha raccomandato tutte le nostre intenzioni e la Madonna ha steso le mani sui presenti.

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Era il lontano 24 giugno 1981, festa di S. Giovanni Battista, accade un fatto straordinario che ha sconvolto la vita del villaggio di Medjugorje: alcuni adolescenti vedono una figura femminile luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo (una collina sassosa vicino al paese). La Signora ha un bambino fra le braccia. Il 25 giugno ritorna e si presenta: “Sono la Beata Vergine Maria”. Il gruppo è di 6 ragazzi:: Marija Pavlovic, Vicka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo.

La Madonna, ritornerà ogni giorno, dando ai ragazzi messaggi per loro stessi, per la Parrocchia e per il mondo intero: messaggi di pace, di conversione, d’amore, per riportare al Cuore di Dio l’umanità che cammina lontano da Lui.

Padre Jozo, il Parroco di Medjugorje di quel periodo, crede alle apparizioni della Madonna, nel momento in cui anche lui stesso vede la Madonna un giorno in Chiesa.

Dal 25 giugno 1981 milioni di pellegrini si sono recati a Medjugorje, facendo di questo luogo uno dei Santuari più visitati del mondo.

Alcuni Veggenti hanno ancora l’apparizione della Madonna, e hanno dei messaggi da comunicare:

Messaggio a Marija del 25 agosto:

"Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione personale. Siate voi a convertirvi e, con la vostra vita, a testimoniare, amare, perdonare e portare la gioia del Risorto in questo mondo in cui mio Figlio è morto e in cui gli uomini non sentono il bisogno di cercarLo e di scoprirLo nella propria vita. AdorateLo e che la vostra speranza sia speranza per quei cuori che non hanno Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Messaggio a Mirjana del 2 settembre::

" Cari figli ! Oggi radunati attorno a me, con il mio cuore materno, vi invito all'amore verso il prossimo. Fermatevi, figli miei. Guardate negli occhi del vostro fratello e vedete Gesù mio Figlio. Se vedete la gioia, gioite insieme a lui; se negli occhi del tuo fratello è il dolore, allontanatelo da lui con la vostra mitezza e bontà, perchè senza l'amore siete persi. Solo l'amore è efficace, fa miracoli. L'amore vi darà l'unione nel mio Figlio e la vittoria del mio cuore. Perciò figli miei, amate. "

4 COMMENTS

  1. Grazie don
    Il rimpianto per la mancata presenza di Don Gianni Manfredini, trasferito in altra località, ricordando i tempi in cui io ero giovane mamma, è grandissimo ed aumenta col passare degli anni perchè per i miei nipotini vorrei rivivere oggi come allora i meravigliosi attivi ed intensi periodi che il Don dedicava ai giovani, instaurando con loro rapporti davvero unici ed irripetibili. Grazie, grazie ed ancora grazie, Don Gianni.

    (Commento firmato)

  2. Ricordando proprio il campeggio a Medjugorje nel lontano 1990
    Concordo col precedente messaggio, ricordando con affetto Don Gianni, e più precisamente quel campeggio fatto proprio a Medjugorje. Ma quanti rosari e quante messe in tutte le lingue abbiamo ascoltato nella piazza adiacente la chiesa di Medjugorje. Don Gianni sempre pronto a qualsiasi ora ad ascoltarci, sempre una parola al momento giusto… E adesso ci ritroviamo a serbare nel nostro cuore quei bellissimi ricordi e tutto ciò che quell’esperienza ci ha lasciato. Grazie ancora.

    (Alessia Bizzocchi)

  3. Ridateci don Gianni!
    Sperando di non essere eccessivamente fuori tema rispetto alla notizia, concordo con i sentimenti di nostalgia per don Gianni Manfredini. Sono ormai, però, passati ben 8 anni dal suo trasferimento in pianura. E la domanda è: dopo le cose prodigiose e nobili operate a Pieve, monsignor Manfredini potrebbe porre la sua esperienza di nuovo in Appennino, al fianco dei bravi – ma pochi – sacerdoti ancora presenti. Il Convegno ecclesiale della montagna non vogliamo che sia finito e abbiamo per questo bisogno delle ‘nostre’ migliori menti. Spero che don Daniele, affezionato lettore di Redacon, possa intercedere presso sua Eccellenza Vescovo Adriano Caprioli.

    (E. I.)