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La crisi al Comune di Villa Minozzo

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Il Partito Democratico di Villa Minozzo ha approvato un documento, che si trascrive di seguito nella sua interezza, sulla crisi di fiducia nei confronti del sindaco Luigi Fiocchi. Il documento è firmato dal segretario del partito Claudia Lazzari Monti.

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Il direttivo, l’esecutivo e la delegazione della Giunta comunale di Villa Minozzo all’unanimità prendono atto di una frattura ormai insanabile tra l’operato del sindaco Luigi Fiocchi ed il partito che ha dato il più importante contributo alla sua elezione nel 2006. La frattura è motivata da un costante muoversi in aperto contrasto con gli obiettivi programmatici della lista “Bene Comune”, di un reiterato metodo autocratico che sistematicamente ha evitato il confronto con la propria Giunta ed il proprio gruppo in Consiglio comunale. Risulta poi evidente che il più volte proclamato “lavorare per la gente” del sindaco si sta producendo in risultati scarsi o negativi, quali lo stallo del Psc, il non riuscire a programmare alcunché per Villa ai tavoli provinciali e regionali, i mancati investimenti sulla casa protetta, il conflitto con il Parco, la mancata gestione della crisi di Febbio e il disinteresse per le sorti della stazione… ecc. Invece di lavorare e portare avanti tutto quello che sarebbe stato importante per i cittadini di Villa Minozzo ci si è fermati sul creare un clima invivibile, un clima dai toni che non ci appartengono, che non fanno parte assolutamente della dialettica politica. Anche per questi motivi i dirigenti del Partito Democratico hanno ritenuto di non invitarlo alla riunione, nella preoccupazione che il modo di intendere la politica da parte del sindaco potesse rendere ancor più difficile una discussione che si vuole priva di personalismi.

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UN COMMENTO

La sostanza e il tono del documento del PD sembrano non lasciare spazio a mediazioni ed sembrano avviare il Comune ad una crisi, con naturale sbocco prima ad un xommissario e poi alle elezioni anticipate, che potrebbero forse già svolgersi la prossima primavera in uno con quelle previste per gli altri enti locali. Venerdì prossimo, 10 ottobre, è previsto un Consiglio comunale che deve recuperare quello andato deserto a fine settembre per l'assenza annunciata dei consiglieri PD. La questione della sfiducia e/o fiducia al sindaco non è all'ordine del giorno e, a meno di colpi di scena quali potrebbero essere le dimissioni in Consiglio del sindaco, non se ne dovrebbe parlare.

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