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Brasile / Don Marco: tra elezioni, crisi economica e… nuovo sito della parrocchia

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Pubblichiamo di seguito, integrale, l'ultima lettera inviata da don Marco Ferrari, missionario in Brasile.

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Oi amigos, eccoci a inizio novembre, col giorno di Tutti i Santi che precede la visita ai cimiteri nel giorno dei morti. Anche da queste parti, secondo la tradizione cattolica, si celebra la Messa nel cimitero della città con benedizione alle tombe (se l’acqua non cade esattamente su ogni tomba i parenti ti rincorrono).

Il mese d’ottobre è stato il mese nel quale, tutti i comuni del Brasile, hanno scelto i loro sindaci e relativi consiglieri comunali. Ci si rende conto perché il Brasile, pur essendo uno dei paesi più ricchi del mondo in termini di materie prime, non riesce a crescere un po’ più rapidamente e la povertà e la miseria continuano. La corruzione e l’ingiustizia regnano. Nel nostro piccolo comune, piccolo rispetto alle grandi città, solo per fare un esempio, credo che tutti i 10 consiglieri comunali eletti abbiano comprato voti, chi più e chi meno. Si comprano voti dando materiali, altre volte direttamente soldi. Brutta pratica, orribile. E’ proibita dalla legge, ma chi riesce a controllare tutti e tutto? La notte che precede le elezioni è un via e vai di macchine in città e nelle campagne, dando soldi per comprare voti. Gli avversari cercano di impedire che questo avvenga. Insomma uno corre dietro l’altro! La cosa peggiore è che ancora una volta, si approfittano dei più poveri. Per pochi soldi vendono il loro voto. Coscientizzare ad un senso civico più profondo non è facile.

Le elezioni hanno costi esorbitanti. Alcuni per essere eletti hanno veramente speso cifre astronomiche che pagheranno nei 4 anni di mandato…. Vi lascio immaginare come. Per non parlare dei soldi che girano nelle scommesse. Nel nostro comune, essendo due gruppi che si contendono il potere, la gente scommette sul suo proprio gruppo e scommette a volte cifre piuttoste alte, rischiando quello che non hano. Una tristezza.

Sembra che tutto il mondo sia in preda ad una crisi piuttosto seria. Anche il Brasile non è esente. Lula (per chi non lo sapesse è il presidente della Repubblica) sta dicendo in questi giorni di non nascondere i soldi sotto il materasso, di avere fiducia, ecc., come del resto dicono tutti i capi di Stato. Diceva che le misure per contrastare la crisi sono positive e stanno dando risultati. Mi sembra che il Brasile sia un paese che riesce ad affrontare la crisi senza grandissime perdite; il problema sono sempre i prezzi per chi non ha lavoro o come si dice da queste parti chi “faz bico” cioè fa lavoretti saltuari. Non ci capisco molto in economia, ma stavo sentendo in questi giorni che il Banco Centrale ha preso misure per fare in modo che le maggiori banche possano aiutare le piccole banche a non entrare in crisi e misure per incentivare prestiti alla piccole imprese perché riprendano il cammino di crescita. Sarà vero? Chi ci capisce è bravo!

Proprio pochi minuti fa stava passando un servizio sulla maggiore rete nazionale, girato proprio a Reggio Emilia, di fronte alla MaxMara. Il servizio mostrava le grandi firme della moda italiana e si diceva che non c’è crisi nel settore dell’alta moda. Prezzi di vestiti incredibili, eppure vendono. Sarà vero? Chi sente e sentirà la crisi sono i piccoli commercianti e chi non ha soldi per comprare. Insomma, come sempre chi ci rimette sono i piccoli, chi ha un piccolo salario fisso, operai, chi ha un mutuo da pagare, ecc.

Beh, lasciamo perdere perché sono problematiche complesse.

Cari amici, mi sono dilungato un po’ troppo. Comunque tutto procede, io sto bene, sempre abbastanza di corsa e via. Se volete vedere quello che succede da queste parti a livello di parrocchia potete dare un’occhiata al sito: www.paroquiasenhorasantana.org. E’ tutto in portoghese ma si capisce... Così ho trovato qualcosa da fare anche alla notte. Grazie all’amico ing. Francesco De Mola per il supporto tecnico.
Um abraço a todos.

(Pe. Marco)