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Il Parco nazionale fa marketing coi prodotti di eccellenza col sostegno del GAL

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Considerato molto interessante dal punto di vista naturalistico, con i suoi prodotti d’eccellenza il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano riesce a giocare un’altra carta vincente nell’attrazione di visitatori e turisti e, al tempo stesso, si configura come una vera e propria “marca” che agevola l’incremento delle vendite di questi stessi prodotti.

La conferma viene dal piano di eventi-promozioni che tra settembre e ottobre il Parco Nazionale e il Gal Antico Frignano e Appennino reggiano hanno messo in atto in sei punti di vendita (catene distributive Pam e Conad) delle province di Reggio Emilia, Parma, Lucca e Massa Carrara.
In quindici giorni di presenze alternate di stand espositivi esclusivamente dedicati al Parco Nazionale dell’Appennino tosco-wmiliano (con l’animazione da parte di hostess, la presenza di un esperto del Parco che ha fornito informazioni dirette e ha consegnato altro materiale dedicato al Parco e la degustazione di prodotti tipici delle aree del Parco stesso, con un focus particolare su Parmigiano-Reggiano,farro della Garfagnana e prosciutto di Parma) ben 36.800 persone hanno visto e riconosciuto la marca Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano (con punte di 4.150 persone al giorno nelle quattro giornate dedicate al Conad Le Querce di Reggio Emilia), e uno dei dati più interessanti è relativo all’incremento delle vendite registrato dai punti di vendita nelle giornate di promozione dell’immagine del Parco.

“Pur mancando i dati di alcuni punti di vendita, nonostante non siano state effettuate vendite dirette nello stesso stand e pur non essendo la nostra azione principalmente orientata a sostenere le vendite – sottolinea Federico Canuti, responsabile dell’azione condotta dalla Società reggiana Pop Colsulting, già protagonista di grandi campagne di lancio per i prodotti del Trentino e dell’area del Garda – il valore delle vendite di Parmigiano-Reggiano e prosciutto di Parma è salito rispettivamente del 13 e del 21% nei giorni di presenza dello stand del Parco”.

“È evidente che per il momento sono ancora le eccellenze agroalimentari di questo territorio ad essere più conosciute rispetto al Parco ma questi dati - sottolinea il presidente del Parco, Fausto Giovanelli – dimostrano che i consumatori hanno riconosciuto il valore aggiunto che ai prodotti (non solo agroalimentari) comporta l’essere espressione della qualità ambientale e dell'identità storico-culturale del territorio incluso nel Parco”.

Il progetto di marketing territoriale realizzato dal parco nazionale e dal GAL (con il presidente Luciano Correggi che ha parlato di “un’esperienza riuscita”, ma anche di “un laboratorio sul come si potrà lavorare anche in futuro sul piano economico, sociale e istituzionale, con una forte concertazione delle azioni dei diversi enti pubblici”) ha investito tre differenti target: gli abitanti del Parco, per rinnovare in loro il senso di appartenenza e riaffermare le unicità peculiari dell’Appennino, i visitatori e i potenziali visitatori del Parco, comunicando ad essi la distintività dell’offerta territoriale, e infine gli stakeholder-opinion leader che, in virtù del loro ruolo istituzionale, fungono da “cassa di risonanza” per i valori del territorio.

Un’azione che, insieme alla forza del binomio prodotto-territorio (confermata dal fatto che il 58% degli intervistati di è dichiarato a conoscenza del legame tra i prodotti in degustazione e il territorio del Parco) i dati dicono anche altro, e in primo luogo confermano il grande potenziale della “marca” Parco nazionale Appennino Tosco Emilianio a livello di turismo di prossimità: “anche se non sempre si tratta di una conoscenza approfondita – spiega Giovanelli - ben il 65% degli intervistati ha infatti affermato di conoscere il territorio del Parco, fornendo al tempo stesso indicazioni molto utili per il futuro lavoro da sviluppare per accrescere il numero delle visite e dei soggiorni nel nostro territorio”.

“Da questo punto di vista – prosegue Giovanelli - il dato più significativo è legato al fatto che il 94% degli intervistati ha dimostrato un forte interesse nei confronti del Parco nazionale e ha espressamente chiesto di ricevere maggiori informazioni sulle iniziative che l’Ente organizza nel corso dell’anno. Su questo versante stiamo lavorando alacremente, la recente pubblicazione della Guida Verde del Touring Club e del sito internet www.parcoappennino.it ne sono testimonianza, ma ci aspetta ancora un grande lavoro per soddisfare un’elevata attesa ed accrescere la quota di coloro (oggi sono il 20% del campione) che hanno una conoscenza dei progetti, delle iniziative e degli eventi promossi dal Parco o che comunque si realizzano entro il suo territorio”.

Nel corso delle 15 giornate di eventi e promozioni nei punti di vendita, quasi il 60% delle 36.800 persone che hanno visto e riconosciuto il Parco nazionale hanno ricevuto materiale informativo su attività, progetti ed eventi promossi dal Parco.