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La Provincia si butta sulle energie rinnovabili

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"Alle troppe e frettolose dichiarazioni di questi giorni in materia di energia rinnovabili, la Provincia risponde in modo chiaro e con i fatti, attraverso il proprio Piano territoriale di coordinamento (Ptcp) che incentiva fortemente la diffusione di impianti di produzione energetica. Le norme, depositate ieri mattina, e che verranno proposte alla adozione del Consiglio provinciale giovedì 6 novembre, contengono la possibilità di realizzare impianti per la produzione di energia alternativa (biomasse, biogas, fotovoltaico ecc.) senza alcun limite dimensionale o condizionamento all'interno di tutto il territorio urbanizzato della provincia, privilegiando le aree già edificate e le superifici produttive dismesse o in attività". Sono parole di Alfredo Gennari, assessore provinciale all'ambiente.

"Per ciò che riguarda parte del territorio agricolo, confinante con le aree produttive sovracomunali, il Ptcp prevede che tutti gli operatori - agricoltori compresi - possano installare parchi fotovoltaici senza alcun limite di estensione. Impianti fino ad un megawatt sono ammessi, poi, lungo la viabilità principale, qualora conformi al Codice stradale, e vicino ad impianti tecnologici (depuratori, discariche, cave dismesse eccetera)".

Sempre Gennari: "Per la restante parte del territorio agricolo si è prevista una estensione massima degli impianti di 8.000 metri quadrati, per ogni azienda agricola, da destinarsi alla produzione di energia da fotovoltaico. Le decisioni prese sono il frutto del confronto sviluppato dalla giunta e dalla maggioranza con tutti gli interlocutori istituzionali ed economici e della volontà di creare le migliori condizioni in grado di sviluppare il più possibile gli impianti di energia rinnovabile, evitando al contempo eventuali danni alle produzioni agricole e all'ambiente. La priorità è sicuramente quella di posizionare tali impianti sui tetti di tutti i fabbricati esistenti, residenziali, produttivi e agricoli (stalle, fienili, depositi... )".

"Per quanto riguarda gli impianti a biogas e biomassa - prosegue l'assessore - potranno essere collocati in territorio agricolo, favorendo così gli operatori che potranno utilizzare il verde e gli sfalci derivanti dalla produzione, nonché le deiezioni animali, per produrre energia elettrica. Coniugare produzione energetica e tutela del paesaggio agrario attraverso una dimensione massima degli impianti fotovoltaici (ben 8.000 metri quadrati, più o meno le dimensioni di un campo da calcio!) è tuttavia necessario per evitare una eccessiva sottrazione di territorio agricolo, rischio evidenziato negli ultimi anni dalle stesse organizzazioni agricole. Riteniamo pertanto che le norme contenute nel Ptcp siano non solo molto avanzate, ma anche di buon senso e in grado di cogliere tutte le opportunità - economiche, produttive ed energetiche - evidenziate in questi mesi sia dalle associazioni agricole sia da aziende e privati interessati ad operare in questo settore. La Provincia rimane, come sempre, disponibile al confronto, che potrà avvenire in sede di osservazioni al Piano e in occasione delle scelte programmatiche future".