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La Pietra di Bismantova set cinematografico

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La Pietra di Bismantova set cinematografico. La notizia trapela da un’intervista che la nostra redazione ha realizzato con la milanese Emanuela Nava, nota scrittrice per ragazzi, vincitrice di premi e già autrice di programmi Rai. Se ne sta interessando il regista Andrea Mancini, che intende ricavare un film da un testo dell'autrice, Il serpegatto, demone dell’amore.

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Emanuela Nava, milanese, è una delle più grandi scrittrici italiane per ragazzi, oltre che autrice per il programma "L'albero azzurro" della Rai. Ha scritto moltissimi libri, dove con delicatezza e leggerezza affronta le cose che ama, i valori; e le sue storie parlano di diversità, di scoperte di altre culture, di integrazione, di ciò che vale veramente nella vita. Emanuela ha viaggiato molto, ha conosciuto mondi, culture, persone diverse, rimanendone incantata, come nel caso dell'Africa e dell'India, che ritroviamo in molti suoi libri. Nel 2007 con il libro "C'era una volta il nonno" (Sinnon) ha vinto il premio Grinzane Cavour Junior, una delle più importanti manifestazioni nazionali dedicate alla letteratura per i ragazzi. Votata da esperti ma soprattutto da una giuria di ragazzi. La passione per i viaggi l'ha portata anche nel nostro Appennino, alla Pietra. Quando l'ho incontrata, in biblioteca a Castelnovo ne' Monti, dove è venuta "in incognito", nelle sue parole e nei suoi occhi si leggeva il fascino che questi nostri luoghi hanno su di lei. Tanto da citare la Pietra di Bismantova nel suo ultimo libro, "Andrea e Lu e la zuppa di pesce stellare", uscito nei mesi scorsi. Nella storia c'è un ospedale dei bambini, ci sono due ragazzini, Andrea e Lu, ci sono un angelo e un diavolo che sono attori di strada. E siccome le storie curano ogni male, in Andrea e Lu tutto e possibile...
(c.f.)

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Nel nostro incontro mi ha parlato di come sia rimasta incantata dalla Pietra di Bismantova. Cosa L'ha colpita tanto da citarla nel suo ultimo libro?

Cara Cinzia, lei sa che le storie sono bugie belle e buone, e per questo molto più reali e potenti delle storie vere. Risponderò quindi a questa domanda dicendole la verità, ma non tutta. Trovi lei, se vuole, in ciò che non le dico, il senso pieno delle mie parole. La Pietra è stato per me un regalo potentissimo, giunto quando meno me lo aspettavo. L’ho nominata nel libro Andrea e Lu e la zuppa di pesce stellare, non solo per ciò che, mentre scrivevo, continuava felicemente ad evocarmi, ma anche per permettere a due dei miei protagonisti, un angelo e un diavolo, di nominare il Purgatorio di Dante.

Il nostro Appennino e la Pietra sono luoghi che suscitano emozioni, luoghi fantastici. Lei, che è una scrittrice per ragazzi, capace di guardare il mondo ancora con lo stupore dei bambini, dedichi un pensiero a questi posti belli ma a volte così difficili.

La cosa che più mi ha emozionato della Pietra, oltre alla meraviglia dei caprioli, così tanti che mi davano persino le vertigini, è stato il bosco cresciuto sulla sommità pianeggiante. Io adoro i boschi, le foreste: mentre salivo ho fatto fatica a seguire il sentiero tracciato. Mi piace perdermi tra gli alberi, mi piacciono i percorsi difficili. La prima volta che ho fatto il giro della Pietra, ho impiegato quattro o cinque ore. Continuavo a sdraiarmi sull’erba, a sedermi per godermi il panorama: a fermarmi a pensare.

Nel suo libro Serpegatto, demone dell'amore, racconta ai ragazzi le difficoltà dell'amore.

I giovani, i ragazzi hanno bisogno di sentir parlare d'amore. Un suo pensiero sui giovani. I ragazzi sono molto più coraggiosi e generosi degli adulti. Quando si innamorano sono capaci di grandissimi gesti di cura, attenzione e presenza. Dedicano il loro tempo, che è il primo regalo che si fa quando si ama. I bambini poi, fino ai dieci, undici anni, sono profetici. Conoscono molto bene il senso delle cose. Quando giocano e perdono, chiedono la rivincita o la bella, se è necessario. Non si perdono d’animo: riprovano senza eccessivi turbamenti. Vanno in crisi durante l’adolescenza, perché il nostro modello adulto, un po’ meschino e senza passioni, non gli piace troppo. Andrea Mancini girerà un film alla Pietra di Bismantova: il soggetto sarà tratto proprio dal libro Il serpegatto, demone dell’amore.