Home Cultura Progetto per il riconoscimento del territorio matildico nel Patrimonio Unesco

Progetto per il riconoscimento del territorio matildico nel Patrimonio Unesco

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Il giorno 29 novembre prossimo, nel pomeriggio, nell’aula magna dell’università di Modena e Reggio (viale Allegri, 9), si terrà la prima di una serie di manifestazioni che fanno parte di un più vasto progetto finalizzato al riconoscimento del territorio matildico nella lista del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale dell’Unesco.

“Identità culturale e paesaggistica del territorio matildico: il sistema fortificato e il paesaggio culturale delle Terre di Matilde di Canossa”: questo è il titolo dell'appuntamento, che vedrà anche la proiezione del Dvd “Canossa e le Terre di Matilde”. Relatori gli architetti Walter Baricchi, Giuliano Cervi e Franca Manenti Valli. L’evento è stato promosso dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Comunità Montana dell’Appennino reggiano e dalla Società Matilde di Canossa, con la partecipazione dei comuni di Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Montecchio Emilia, Quattro Castella e San Polo d’Enza.

La presentazione e diffusione del progetto è sostenuta dai 13 Lions club della città e della provincia di Reggio Emilia al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in generale su questo tema di comune interesse per il futuro del territorio.

Il progetto è sviluppato dal Club Unesco di Reggio Emilia in collaborazione con Pro-Natura e con il contributo di Dar Voce-Centro Servizi per il volontariato di Reggio Emilia. Responsabile e coordinatore del progetto è l’architetto Walter Baricchi, presidente del Club Unesco di Reggio Emilia.

Fra gli interventi, vista l'importanza dell'iniziativa, è previsto quello di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, e la presenza di altre istituzioni cittadine.

Dicono i promotori: "E’ fondamentale creare un collegamento tra le persone e il patrimonio culturale storico e naturale del luogo in cui queste vivono, senza mai darlo per scontato. La singolarità e unicità della nostra storia e il contesto paesaggistico d’eccellenza assicurano un valore a questa iniziativa, che deve essere adeguatamente promossa e resa nota ad un più vasto pubblico".

"Andare a Canossa" non è più solo un modo di dire ma diventa una piacevole realtà che coinvolge tutto il territorio reggiano e i suoi abitanti.