Riceviamo e pubblichiamo.
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Il ministro Gelmini ha deciso di far slittare al 2010-11 le innovazioni sulla scuola superiore. È una decisione saggia, in quanto tempi ristretti non avrebbero potuto consentire scelte di iscrizione adeguate da parte dei ragazzi e delle famiglie e confronti di merito con docenti e dirigenti, che devono dare attuazione alle nuove norme.
Si tratta di un’altra marcia indietro da parte del governo che, partito in quarta, si blocca clamorosamente su tantissimi aspetti della riforma. Ed è un’altra vittoria per chi, in questi mesi, non si è rassegnato ad accettare che si smettesse di investire sul futuro e si è battuto per una scuola di qualità.
Ora ci sono i tempi per approfondire e discutere scelte così importanti. Nei prossimi mesi saremo particolarmente impegnati per garantire innovazioni alte per l’istruzione tecnica e per l’istruzione professionale, che devono rimanere entrambe all’interno dell’unitario ordinamento dell’istruzione superiore.
Rimane, ora, un grande tema grande da risolvere: il governo è stato costretto a cambiare le norme, ma i tagli della Finanziaria sulla scuola non sono cambiati. Occorre ora ridurli coerentemente affinché non siano scaricati in maniera indiscriminata su tutto il sistema dell'istruzione, dal Ministero alle singole scuole. In un periodo di difficoltà economica l'unico vero rimedio, per chi guarda al futuro, è infatti quello di investire in maniera massiccia sulla formazione.
(Gianluca Chierici, assessore provinciale all'istruzione)
