Home Cronaca Frana sulla statale 63 / Marino Rivoli si rivolge a Ugo Caccialupi

Frana sulla statale 63 / Marino Rivoli si rivolge a Ugo Caccialupi

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Pubblichiamo di seguito due note inviate dal consigliere di minoranza del gruppo "Per la libertà" Marino Rivoli al sindaco di Collagna Ugo Caccialupi.

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Con la presente il sottoscritto Rivoli Marino in qualità di capogruppo del gruppo “Per la libertà” interroga la S.V. in merito alle decisioni prese in merito ai primi interventi fatti dopo la situazione di calamità che ha interessato il nostro Comune nella giornata di venerdì 05/12/2008. Con questa missiva è nostra intenzione verificare eventuali ritardi nelle prime fasi degli interventi di ripristino della viabilità, non tanto rivolte alla tempestività dei primi interventi lo stesso 05/12/2008 ma sull’utilizzo dei mezzi più idonei per farlo. Considerato che in Collagna, al centro dei più rilevanti movimenti franosi avvenuti il 05/12/2008, dovuti sicuramente a condizioni eccezionali di pioggia che ha fatto sciogliere molta neve, vi è una cava che dispone di grossi mezzi meccanici che in caso di calamità possono benissimo essere sollecitati all’intervento;
visto e considerato altresì che sicuramente il loro utilizzo avrebbe accelerato le operazioni di ripristino parziale della viabilità;
considerando che solo in un caso si è utilizzato uno di questi massicci mezzi meccanici pare sollecitati da terzi

CHIEDO

1. quali mezzi meccanici sono stati utilizzati per lo sgombero di frane sulla strada statale 63 e quale autorità ha deciso per tale utilizzo;
2. quali autocarri sono stati utilizzati per lo sgombero delle frane che hanno occupato la SS 63 e quale autorità ha deciso per tale utilizzo;
3. quali mezzi meccanici sono stati utilizzati rispettivamente per lo sgombero di frane sulle strade comunali che collegano le frazioni di Vallisnera e di Valbona;
4. quali autocarri sono stati utilizzati per lo sgombero delle frane che hanno occupato le strade che collegano le frazioni di Vallisnera e di Valbona;
5. se nelle ditte intervenute nelle varie emergenze vi erano quelle incaricate allo sgombero della neve ed alla rispettiva salatura delle strade;
6. se corrisponde al vero che queste ditte preposte per gli interventi sopracitati nelle strade comunali in alcuni casi non abbiano adempito a regola d’arte all’incarico assolto ed in particolare una di queste ditte non abbia provveduto all'idonea salatura della strada per Valbona e così facendo abbia messo a repentaglio l’incolumità e la sicurezza dei cittadini di Valbona;
7. se corrisponde al vero che l’utilizzo tempestivo fin da domenica mattina dei grossi mezzi meccanici fermi alla Cava di Riva Rossa, sita a circa un chilometro di distanza dal cantiere, per poi lasciare lavorare gli altri mezzi per le rifiniture finali, poteva accelerare la riapertura del tratto di strada ex SS 63; così facendo a mio avviso si potevano collegare le frazioni di Cerreto Alpi e Cerreto Laghi rimaste drammaticamente isolate, vista e considerata la gravità delle problematiche con l’apertura del collegamento d’emergenza con largo anticipo;
8. se nel far intervenire le ditte del posto si è tenuto conto di tutte le realtà all’interno del Comune che avevano i requisiti per svolgere i lavori di messa in sicurezza oppure si è utilizzato solamente le ditte vicine all’Amministrazione ed in particolare agli assessori;
9. se gli smottamenti franosi ed i pozzetti intasati nelle strade comunali sono dovuti alla gravità degli eventi calamitosi accaduti nel nostro territorio oppure sono dovuti a mancanza di previa manutenzione di pozzetti e cunette stradali;
10. se corrisponde al vero che il movimento franoso avvenuto nelle vicinanze del Castellonchio, nella strada comunale di Valbona, è dovuto ad un muro più corto di quello dovuto, in quanto a suo tempo erano mancati i finanziamenti, e benché indispensabile non si era più provveduto al suo completamento.

Malgrado alcuni chiarimenti d’obbligo per il nostro gruppo ci complimentiamo con Lei per l’impegno profuso e la costanza dimostrata in particolare per le responsabilità di terzi che si è accollato per cercare di collegare nuovamente le frazioni di Cerreto Alpi e Cerreto Laghi. Certo di un Suo riscontro in merito, colgo l’occasione per porgerLe cordiali e distinti saluti.

(Marino Rivoli, capogruppo “Per la libertà”)

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Di seguito il secondo documento dello stesso consigliere

Con la presente il sottoscritto Rivoli Marino in qualità di capogruppo del gruppo “Per la libertà” chiede alla S.V. quanto segue in merito all’interruzione della SS63 in località Piagneto di Collagna.
Innanzitutto premetto che vorrei essere informato se corrisponde al vero che in passato gli amministratori che ci hanno preceduto avevano sollecitato Anas ad eseguire lavori di consolidazione nel tratto di SS63 franato invece di provvedere solamente ad un'ulteriore asfaltatura per riportare a livello la carreggiata “appesantendo” la stessa.
Visto e considerato la certa perdita di afflusso di turisti nella nostra frazione di Cerreto Laghi, rinomata per le piste da sci, provenienti dalla nostra provincia per la chiusura del traffico agli stessi ed i grossi disagi provocati alla frazione di Cerreto Alpi e borgate annesse;
visto e considerato altresì che l’intervento di riapertura del tratto di ex SS63, chiusa a suo tempo con decreto prefettizio, per la sua messa in sicurezza e la possibilità di riapertura alla circolazione a senso unico alternato prevede ancora giorni di assidui lavori senza parlare del ripristino della viabilità a due corsie;

CHIEDO

se non vi siano le opportunità di interessare un legale di nostra fiducia per verificare le responsabilità di una precaria per non dire pressoché nulla manutenzione ordinaria del tratto di strada franato da parte di Anas e citare la stessa per i danni provocati alla nostra economia comunale, in particolare per i mancati introiti del capoluogo turistico del Cerreto Laghi; diamo sin da ora la disponibilità ad avvallare una decisione in riguardo.
Certo di un Suo riscontro in merito, colgo l’occasione per porgerLe cordiali e distinti saluti.

(Marino Rivoli, capogruppo “Per la libertà”)