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Alcune considerazioni in merito all’articolo: “Frana sulla SS63, l’on. Alessandri alzi il sedere e venga a vedere”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Che coraggio, da quale pulpito arriva la predica! Sì, proprio così, ci vuole un bel coraggio a dire queste cose, in quanto il presidente Alessandri aveva più volte dato disponibilità a sentire le problematiche dei montanari; in passato lo ha fatto tante volte, tante serate passate in montagna in compagnia di montanari. Quando è stato nominato presidente della Commissione ambiente della Camera aveva dato disponibilità di recarsi in montagna quando ve ne era bisogno, ma il sindaco Caccialupi non lo ha mai invitato. Quelli che a mio avviso non riescono a percepire le problematiche dei montanari sono proprio gli esponenti che lo chiamano in montagna; il presidente Alessandri la conosce bene la strada per venire in montagna, ha ottime immagini dello stato della frana e della SS63 in genere, una parte visibile da tutti su internet, e molto meglio conosce le problematiche dei montanari. Siamo certi che dopo i primi due anni di governo saprà assieme al resto del governo dare molto di più di quello fatto dal precedente esecutivo.

Però la prossima volta che viene in montagna gli dovete spiegare il metodo che avete di gestire l’ambiente in montagna, a pieno vantaggio di coloro che vi danno il voto con leggi e leggine applicate ad hoc; forse forti del fatto che godete di una sorte di impunibilità e di rassegnazione dei montanari.

Dovete altresì spiegare il vostro metodo nel gestire gli enti pubblici: da un lato si fa un Parco che porta lavoro in montagna, ma ancora adesso ci si chiede con quale metodo sono stati assunti quel pugno di persone che lavorano allo stesso e quali requisiti hanno i prescelti; ci si vanta di abbattere ecomostri con danaro pubblico che di fatto potevano essere recuperati e a poche decine di chilometri il vostro ex ministro dell’ambiente ne censiva un altro in costruzione che voi avete autorizzato; l’autorizzare lavori abusivi all’interno delle zone SIC e spesso dimenticarsi dei vincoli della Sopraintendenza; senza dimenticare le diverse volte che il lago cerretano è stato interessato da temporaneo inquinamento e lo scarico di acque reflue, a lato di una strada provinciale, in un canale di particolare tutela, ma prima dell’intervento dei Noe nessuno di coloro preposti se n’era accorto; la figuraccia rimediata la scorsa estate al lago Pranda di Cerreto Laghi, dove un valido esponente della vicina Regione ha duramente bacchettato il vostro metodo di gestire i nostri splendidi territori e, di conseguenza, il turismo.

Poi potrei fare un elenco lunghissimo di cose da riferire al presidente Alessandri; ho richiesto tanta documentazione e sono a conoscenza di tante vicende, ma credo che il presidente sia più informato di quanto credete. Senza parlare del progetto della variante Schiocchi, là dove si chiede di ricavare del sasso nella parte interna della zona interessata e creare una variante diritta a questo tratto di strada pieno di insidie, a monte della frana, pratica apparentemente dormiente in Provincia.

Avrei piacere che qualcuno mi facesse vedere gli atti concreti e formali con i quali si è informata l’Anas di questa palese precarietà di manutenzione ordinaria, in parte già oggetto di una mia interrogazione, che in molti casi a mio avviso è stata causa di smottamenti franosi. In questi giorni abbiamo assistito ad una continua processione di diversi politici regionali e provinciali, citati dal sindaco Caccialupi, a “piangere” al capezzale della SS 63 oramai in agonia da anni, con auto blu, elicotteri e quant’altro, da anni in carica nei governi locali ma per quanto riguarda la strada non si è visto più di tanto. Anche il quel tratto di strada i campanelli di allarme di primi leggeri e continui cedimenti erano già agli occhi di tutti come pure il precario convogliamento delle acque piovane. Quel tratto di strada era stato preferito ad uno che di fatto in trent'anni pare proprio non si sia mosso! Con tutti i viaggi che si sono fatti al Cerreto, con tutto quello che si è stanziato in quei luoghi al transitare nella SS63, non se n’era accorto nessuno, dal presidente del Parco a quello della Provincia al sindaco Caccialupi.

Proprio alcuni mesi or sono, in occasione di un mio esposto in merito allo sfalcio dell’erba, degli arbusti a lato strada e della pulizia delle cunette qualcuno al bar aveva detto che il nostro gruppo non perdeva mai l’occasione per andare sul giornale. Diversi anni or sono avevo fatto un esposto alla Polizia stradale in merito a muretti che cadevano a pezzi sulla carreggiata; qualcuno mi aveva risposto che il problema era maggiore di quello segnalato dal sottoscritto e si stava provvedendo ad assegnare gli appalti; ad ora quei lavori, forse quegli appalti e nemmeno chi era stato messo a conoscenza hanno provveduto ad intervenire là dove vi sono gravi problemi di sicurezza ed incolumità dei cittadini. La viabilità è spesso stata oggetto di nostri interventi in Consiglio comunale!

Per il bene del paese il consiglio che mi sento di dare al sindaco Caccialupi, pur apprezzando l’impegno dimostrato, è quello di circondarsi di persone più vicine alle problematiche del territorio che ai loro interessi personali e a coloro che lo appoggiano a livello provinciale di verificare personalmente quanto accade in questi territori, come vengono amministrati e come viene trattata la minoranza consigliare che anche in occasione di tutte queste giornate concitate non è mai stata interpellata o invitata a qualche riunione in merito.

In ultimo chiedo al sindaco Caccialupi di ricordarsi di raccomandare al presidente Alessandri di prevedere tanti piccoli appalti adatti alle forze delle ditte a lui care, come sovente succede, visto che in prima istanza i mezzi che veramente facevano la differenza sono stati lasciati un attimo da parte in sosta alla cava di Riva Rossa.

Invito il sindaco Caccialupi a fare un elenco di priorità per il nostro territorio da consegnare al presidente Alessandri e, se mi garantisce che in futuro le regole saranno uguali per tutti, saremo pronti a sottoscriverle. Come capogruppo del gruppo “Per la libertà” ringrazio il presidente Alessandri in quanto è uno dei pochi esponenti del governo centrale che anche questa volta si è interessato rapidamente di un problema della montagna, a differenza di coloro che, designati in Provincia ed in Regione, che la politica la vivono in modo professionistico, per rappresentarci e contattati telefonicamente al momento sembrano disinteressati delle svariate problematiche della nostra montagna.

(Marino Rivoli)