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Un odg della maggioranza consiliare sulla situazione a Gaza per il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti

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Il gruppo consiliare "Castelnovo insieme", che rappresenta la maggioranza nel Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti, ha presentato, a firma del capogruppo Walter Davoli, un ordine del giorno sulla guerra nella striscia di Gaza perchè sia discusso nel primo Consiglio utile. Lo si trascrive qui di seguito.

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PACE IN MEDIO ORIENTE CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO

Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti nell’esaminare la situazione in Medio Oriente

ESPRIME

Grande preoccupazione per la gravissima situazione a Gaza; la decisione del Governo Israeliano di attuare l’attacco di terra, dopo oltre una settimana di bombardamenti, con centinaia di morti anche tra la popolazione civile, quale rappresaglia contro l’irresponsabile lancio di razzi Kassam da parte di Hamas, sta determinando una vera e propria catastrofe umanitaria.

Il Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti

CHIEDE

All’Europa e all’ONU di intervenire per favorire la ripresa del dialogo e del reciproco riconoscimento fra i due popoli, non si può annullare tutto ciò che in tal senso si è fatto negli ultimi anni.
Così come deve essere contrastato quel terrorismo che impedisce la soluzione condivisa del conflitto Medio Orientale.

CHIEDE inoltre

Al Governo Italiano di agire immediatamente e con determinazione confermando il ruolo di primo piano che l’Italia ha avuto da sempre, non ultimo in Libano.

Occorre promuovere iniziative di sensibilizzazione e di sostegno ad una soluzione rapida di cessate il fuoco da ambo le parti in causa, per ridare la parola all’iniziativa politica e diplomatica per la soluzione ad un conflitto che porta con se gravissimi rischi di destabilizzazione e di violenza per l’intera area, e per la Comunità Internazionale.

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Correlati:
- Castelnovo / "L'Amministrazione comunale batta un colpo sulla guerra in medioriente" (6 gennaio 2009)

1 COMMENT

  1. I conflitti dimenticati: perchè non ricordarli tutti?
    Il mondo in guerra: i conflitti dimenticati

    La Caritas italiana e Pax Christi Italia hanno promosso l’anno scorso un sito internet (@Lhttp://www.conflittidimenticati.it@=www.conflittidimenticati.it#L), dedicato ai conflitti dimenticati, per offrire uno strumento di educazione alla pace, in risposta ad un appello dei vescovi italiani. L’obiettivo è quello di offrire “informazioni storiche sulle varie guerre in corso, approfondimenti sul tema del conflitto e del diritto internazionale, strumenti per la formazione e l’animazione pastorale, nonché un contributo per una più attenta e ordinaria educazione alla pace mediante un impegno più deciso a costruire itinerari pedagogici in grado di sviluppare sempre più mentalità e testimonianze di pace”.
    Altre informazioni si possono trarre da @Lhttp://it.peacereporter.net@=it.peacereporter.net#L, quotidiano online ed agenzia di stampa, nato da una idea di Misna (Missionary Service News Agency) e della organizzazione umanitaria Emergency.

    Una sintesi dei conflitti attualmente in corso può essere la seguente:

    Medio Oriente
    1. Iraq: 125.000 morti dal 2003
    2. Israele-Palestina: 6.000 morti dal 2000
    3. Turchia (Kurdistan): 40.600 morti dal 1984

    Asia
    4. Afghanistan: 32.000 morti dal 2001
    5. Pakistan (Waziristan): 6.300 dal 2004
    6. Pakistan (Balucistan): 1.000 morti dal 2004
    7. Sri Lanka: 72.000 morti dal 1983
    8. India (Kashmir): 65.000 morti dal 1989
    9. India (Naxaliti): 6.600 morti dal 1980
    10. India (Nordest): 51.000 morti dal 1979
    11. Birmania (Karen): 30.000 morti dal 1948
    12. Thailandia: 2.800 morti dal 2004
    13. Filippine (Mindanao): 70.200 morti dal 1984
    14. Filippine (Npa): 40.200 morti dal 1969

    Africa
    15. Algeria: 150.300 morti dal 1992
    16. Sudan (Darfur): 300.000 morti dal 2003
    17. Ciad: 2.000 morti dal 2005
    18. Rep. Centrafricana: 2.000 morti dal 2003
    19. Nigeria: 14.300 morti dal 1994
    20. R.D. Congo (Kivu): 3.000 morti dal 2004
    21. Uganda: 100.000 morti dal 1987
    22. Kenya: 1.000 morti dal 2007
    23. Somalia: 6.000 morti dal 2006
    24. Etiopia (Ogaden): 4.000 morti dal 1994

    Europa
    25. Russia (Cecenia): 240 mila morti dal 1994
    26. Georgia-Abkhazia: 25 mila morti
    27. Ossezia del Sud: 3 mila morti
    28. Arzebaigian (Armenia): oltre 30mila morti e circa un milione di profughi

    America Latina
    29. Colombia: 300.000 morti dal 1964
    30. Perù: 69.280 in vent’anni di conflitto tra morti e desaparecidos

    PERCHÈ’ NON RICORDARLI TUTTI?

    (Commento firmato)