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Affollata platea alla celebrazione dei cinquant’anni della CEAG

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Platea delle grandi occasioni al Parco Matilde di Carpineti per celebrare i cinquant’anni della CEAG di Gatta discutendo delle possibilità e dei modi per fare impresa sul nostro Appennino.

Dopo la presentazione del volume fotografico e di memoria dei 50 anni CEAG che raccoglie belle foto d’ambiente di James Bragazzi, accanto a foto d’epoca e attuali della impresa di escavazioni curata da Paolo Bargiacchi, Gabriele Franzini, di Telereggio, ha aperto il dibattito sul tema della giornata con tre imprenditori: Sauro Marazzi nel ruolo di padrone di casa quale amministratore di CEAG, Piero Ferrari di COESA e Vainer Cavandoli di Profil Stamp.

I tre non hanno risparmiato critiche alle amministrazioni che governano il territorio lamentando limiti e carenze sui temi della viabilità, delle comunicazioni, degli aiuti alle imprese in termini di servizi e di sostegno agli investimenti, oltre che i limiti del sistema formativo che non è in grado di dare risposte alle esigenze delle imprese per quanto attiene alle risorse umane.

Guido Tamelli, direttore di Banca di Cavola e Sassuolo, ha posto l’accento sul ruolo della sua banca nel locale, una banca che nel 2008 ha aumentato gli impieghi del 33% dimostrando grande sensibilità per il sistema delle imprese della montagna.

E’ toccato a Sonia Masini controdedurre alle critiche degli imprenditori evidenziando quanto la Provincia ha fatto e sta progettando per la montagna non soltanto in termini di infrastrutture, ma anche per i servizi alla persona e per la formazione.

Fabio Filippi, consigliere regionale, ha affermato che la Regione non tiene in nessuna considerazione le esigenze del territorio montano portando esemplificazioni derivate dalla sua esperienza di amministratore di opposizione.

Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale, ha insistito sul fatto che l’ente parco non rappresenta in nessun modo un ostacolo per lo sviluppo e non è in conflitto con il lavoro delle imprese; il Parco è una agenzia per lo sviluppo del territorio, ma non può essere visto come la “cassa” a cui battere per avere risorse visto che il suo bilancio è di soli 1,5 milioni di euro l’anno.

Le conclusioni sono state affidate a Enrico Morando, senatore PD, e a Emerenzio Barbieri, onorevole PdL. Il senatore ha in qualche modo ripetuto le cose che aveva affermato in mattinata nell’incontro al Teatro Bismantova, l’onorevole ha insistito sulla necessità di una assunzione di responsabilità da parte dei politici e dei pubblici amministratori per eliminare i privilegi di cui continuano a godere ed ha fatto qualche concessione al collega parlamentare per quanto attiene ai correttivi da apportare alla manovra anticrisi del governo.