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Il senatore Enrico Morando:”Il governo dovrà cambiare la manovra economica: da restrittiva ad espansiva!”

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I senatori del PD Enrico Morando e Leana Pignedoli hanno incontrato questa mattina la stampa, gli imprenditori e le associazioni economiche e sindacali per discutere sulla difficile questione della crisi economica.

Nel gremito foyer del Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti il senatore Morando, che fa parte della Commissione Bilancio del Senato, ha fornito un chiaro quadro della crisi mondiale che l’economia sta attraversando: "Per uscire dalla recessione bisogna avere chiaro da dove ha avuto origine. Un’analisi della situazione italiana deve partire dalla crisi dell’economia globale e dai fattori che ne hanno generato uno squilibro. In primo luogo occorre una manovra espansiva di un punto di prodotto interno lordo, pari a 15/16 miliardi di euro, in contemporanea con l’approvazione immediata di quelle scelte sulla spesa pubblica primaria delle pubbliche amministrazioni, che sono in grado di dare risultati rapidi a partire già dal 2009.

Con le risorse ottenibili da questa manovra bisogna affrontare diverse priorità che la politica italiana non può rimandare e che il PD propone fortemente: garantire ai lavoratori tutti, un ammortizzatore sociale a sostegno del reddito, pensare alla crisi anche come un’occasione di cambiamento per realizzare un sistema universale di ammortizzatori sociali superando l’attuale sistema divenuto ormai inefficace. Occorre inoltre ridurre la pressione fiscale in modo permanente sui redditi da lavoro in particolare sui redditi medio bassi.

Dobbiamo poi essere consapevoli – continua Morando - di quanto siano bassi gli stipendi in Italia rispetto al panorama europeo: proporre un modello contrattuale che affianchi quello collettivo nazionale e che consenta ai lavoratori di ricevere una parte del surplus d’impresa di cui il lavoratore stesso è autore, è la strada giusta.
Infine, si parla di grandi investimenti nazionali nelle opere pubbliche, certamente da incoraggiare, ma se si pensa a misure anticicliche cioè che abbiano un risultato in tempi brevi, bisogna favorire le piccole opere pubbliche immediate di cui i Comuni possono essere protagonisti e fautori e fornire loro le risorse per dare inizio a questi interventi".

Il senatore ha posto l’attenzione su alcune delle azioni contenute nella manovra anticrisi proposta dal governo Berlusconi. "Una su tutte la retromarcia sulla riduzione fiscale del 55% sul risparmio energetico: spiega Morando – dal 2009, e se il decreto non avrà la modifica promessa da Tremonti, anche retroattivamente al 2008, dovrà essere presentata una domanda per ottenere lo sgravio fiscale, e spetterà all’agenzia delle entrate decidere se avvalorarla o no, anzi - aggiunge il senatore – se l’agenzia non risponderà entro un mese la domanda si intenderà rifiutata. Questa norma contenuta in un decreto che si chiama “contro la crisi per lo sviluppo” metterà nei guai molte famiglie e molte imprese che intendevano utilizzare lo sconto fiscale sulle spese per la ricerca."

Il senatore ha poi risposto ad alcune domande poste dal pubblico e dai rappresentanti della stampa presenti insistendo sul fatto che il governo dovrà fare retromarcia sulla impostazione restrittiva della manovra finanziaria trovando le risorse per una politica espansiva.

La senatrice Leana Pignedoli, esprimendo soddisfazione per la partecipazione, ha ringraziato il senatore di cui ha evidenziato la chiarezza nel fare un quadro preciso della situazione italiana di fondamentale interesse sia per la realtà reggiana che per quella della montagna.