Ricordate le cartoline di non troppi anni fa del nostro Appennino? Qua e là era un ricorrersi di filari di vite, maritata ai gelsi. Ora, di quella costellazione di vite sui pendii, resta assai poco. Eppure, il vino e la sua produzione restano nel nostro Dna. A costo di comprare il vino in cantina e… imbottigliare ‘per conto nostro’.
Vi è, allora, un nuovo libro che gli attenti lettori non possono perdere. Si tratta di “Cronache di Lambrusco” di Claudio Corradi edito da Firmaeffe di Reggio Emilia. Un volume che raccoglie una selezione di articoli apparsi nell’ultimo ventennio, sulla Gazzetta di Reggio e che vertono appunto attorno al mondo vitivinicolo reggiano. Un piccolo patrimonio, un libro per tutti, perché come giustamente scrive nella presentazione Andrea Mastrangelo, capo redattore della Gazzetta, “il rapporto fra la provincia di Reggio Emilia e il vino è sempre stato strettissimo: non c’è famiglia nostrana che non abbia ricordi legati alla vendemmia, al percorso con il carro verso la cantina e all’attesa perché il vino imbottigliato fosse pronto”.
Un trattato quindi non solo per gli addetti ai lavori, ma dedicato a tutti coloro che sono curiosi di comprendere le trasformazioni della vitivinicoltura reggiana, segni evidenti del mutamento culturale della società in senso più ampio. Singolare è la curva che denota con quale cadenza alcune tematiche ciclicamente tornino alla ribalta. Lo scrittore Claudio Corradi è lo stesso autore che ha firmato i 151 articoli e scattato le 150 foto che compongono il volume. Corradi nella vita si occupa arboricoltura ed irrigazione in particolare di frutticoltura e viticoltura, progettazione e realizzazione impianti. Si è specializzato in irrigazione di frutteti e vigneti da un lato e del verde ornamentale, parchi e giardini, dall'altro, mai tralasciando il vecchio hobby del giornalismo, che continua ad appassionarlo tanto da collaborare con le riviste “Terra e Vita” e “Vignevini” de Il sole 24 ore, ma anche con la Gazzetta di Reggio.
Quello che si trova descritto nel volume sono i momenti di crisi e i momenti di grande euforia, di corsa alle estirpazioni e di guerra ai diritti di impianto, momenti che hanno caratterizzato le cronache dell’ambiente vitivinicolo reggiano. Il volume ci porta a ricordare con facilità il crollo dei prezzi, i prezzi alle stelle e di nuovo la crisi dei mercati, la trasformazione degli impianti, la crescita qualitativa delle produzione, le anomalie climatiche, i vincoli delle quote e la meccanizzazione. Ogni articolo redatto da Claudio Corradi è infine accompagnato da brevi frasi di presentazione che suggeriscono una lettura attuale di accadimenti passati.
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