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Castelnovo / Raccolta firme per mantenere l’acqua di proprietà pubblica

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Riceviamo e pubblichiamo.

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A seguito dell’assemblea tenuta dal Comune di Castelnovo ne’ Monti il 13 gennaio scorso sulla fusione Iride-Enìa riteniamo importante operare per una soluzione che garantisca la gestione pubblica dell’acqua.

Chiediamo, quindi, di sviluppare un controllo ed una gestione del ciclo idrico interamente pubblica, con reinvestimento in posti di lavoro e sicurezza e trasparenza. Di dissociarsi, quindi, dalla gestione dei servizi idrici (e rifiuti) da parte di multiutilities che non possono offrire garanzie di controllo pubblico nel lungo periodo.

Chiediamo di mantenere e potenziare la rete esistente degli acquedotti rurali, gestiti direttamente dai cittadini. Di investire in risorse per favorire politiche di risparmio energetico, di abbattimento della produzione dei rifiuti, incentivando la raccolta porta a porta, evitando la costruzione di NUOVI INCENERITORI e privilegiando l’opzione “rifiuti zero”.

Per fare questo intendiamo servirci di una raccolta firme, che ci permetterà di conoscere quanti cittadini sono contrari a questa fusione e quanti invece propensi ad impegnarsi in un percorso che MANTENGA PUBBLICA LA TITOLARITA’ DELL’ACQUA.

Da un paio di giorni sono disponibili in esercizi commerciali di Castelnovo ne' Monti e frazioni i moduli per la raccolta delle firme. L’intento è quello di arrivare a raccoglierne il più possibile con lo scopo di sensibilizzare il prossimo Consiglio comunale con la speranza che la decisione sia a sfavore della fusione nel nostro Comune e che si tenga conto dei cittadini contrari a questo progetto. Questa raccolta firme è dissociata da schieramenti di partito ed è rivolta esclusivamente alla tutela degli interessi dei cittadini.

E’ necessario raccogliere più firme possibili in breve tempo. Una volta fatto sarà possibile contattarci all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Ringraziamo anticipatamente tutte le persone che parteciperanno a questa raccolta e che vorranno tutelare il futuro della “NOSTRA” acqua. L’acqua è un bene collettivo e deve rimanere in percentuale maggioritaria ai cittadini, anche tra 100 anni!

(Mattia Rontevroli)

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14 COMMENTS

  1. Per chi suona la campana?
    Sul tema molti i pubblici amministratori perplessi quella sera (Bezzi, Govi, Gatti, Bizzarri, Cagni, ecc… ); non solo i cittadini. Ho proposto a Mattia di organizzare un incontro pubblico e invitare non solo i dirigenti di Enìa ma anche esperti di economia, di finanza, amministratori locali, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, ecc… Perchè ascoltare una sola “campana”, come avvenne la sera del 13 gennaio, non è mai stato il sistema migliore per formarsi una corretta opinione.
    Ricordo ancora che la fusione riguarderebbe un gruppo con un bacino di circa 6 milioni di cittadini serviti e 5 miliardi di euro di capitalizzazione; non sono bruscolini (fonte LA STAMPA.it Economia)! Stando alla stessa fonte, dal momento della sottoscrizione dell’accordo di massima Enìa sarebbe arrivata a perdere circa il 25% del suo valore in Borsa; ciò la porrebbe in situazione svantaggiosa, a livello di concambi azionari. Risulta pertanto di tutta evidenza che il problema NON riguarda solo gli investitori privati che hanno comprato quelle azioni! Quella sera invece gli esperti (di Enìa) hanno parlato solo di utili, SENZA citare le perdite (facile da verificarsi dalle tante videocamere in azione… )! E il cittadino che ha chiesto cosa si pensasse delle vicende giudiziarie riguardanti in presidente di Enìa si è sentito rispondere che questi è una brava persona: ha lavorato molti anni in Barilla! Di certo, fino a prova contraria, il sig. Allodi sarà una brava persona, ma devo ritenere sia altrettanto onesto quel procuratore vapo della Repubblica che, nei confronti del primo, ha aperto un fascicolo(vedi pag. 5 Giornale di Reggio di ieri). Ma alcune perplessità giungono pure dalla sponda nord-ovest… I sindaci di Torino e Genova (soci di riferimento di Iride, nata dalla fusione di Aem Torino e Amga Genova), vorrebbero che il gruppo nascente dalla fusione avesse struttura azionaria NON blindata, con gli azionisti pubblici al di sotto del 50% del capitale. Perchè?
    Aspetto la risposta dagli esperti; non solo quelli che hanno come slogan: “STIAMO LAVORANDO PER VOI!”.

    (Umberto Gianferrari)

  2. Correggetemi se sbaglio
    Se ho ben capito i nostri dipendenti al comune stavano accettando la cessione della nostra acqua e per di più fra 5 anni tutto sarebbe andato sotto il totale controllo del privato??? Ma mi chiedo… ma c’è bisogno di una raccolta firme per fargli capire l’importanza della cosa?? Ma stiamo scherzando… Anche loro avrebbero svenduto l’acqua dei loro figli??
    Che schifo!!!

    (Commento firmato)

  3. Al di là della demagogia…
    Vorrei solo far notare poche cose: la discussione sulla fusione Enìa-Iride non riguarda solo il Comune di Castelnovo ma tutti i comuni della Provincia, che in molti casi hanno già approvato la fusione e in altri si apprestano ad approvarla nei prossimi giorni (Busana il 27 gennaio). Credete davvero che tutti gli amministratori di tutta la provincia siano d’accordo sul fare un attentato ai cittadini (per inciso, hanno votato a favore anche comuni non retti dal centrosinistra ed altri nelle cui giunte c’è anche Rifondazione)? Perchè si sostiene sempre che l’acqua è di tutti come se fosse un diritto avere l’acqua corrente gratis in casa? Se si va a prendere alla sorgente è effettivamente gratis…. Allora perchè non è di tutti l’elettricità che si fa con l’acqua o il gas metano che si estrae dal sottosuolo? L’unico comune della provincia che non aderisce ad Enìa è quello di Toano, che ha un acquedotto comunale; ma per fare investimenti sulla rete acquedottistica deve mantenere molto alte tutte le tasse comunali (chiedete a chi ci vive per conferma).

    (Commento firmato)

  4. Per commento firmato
    Certo che è stata approvata in tutta la provincia! Pensa che a Reggio Delrio ha espressamente detto che chi votava a sfavore della fusione era fuori dalla maggioranza (potere della democrazia)… Qui però c’è un dato di fatto che nessuno può contestare, nemmeno il presidente di Enìa: a breve termine (3-4 anni) l’acqua rimarrà del 51% pubblica, dopo potrà essere privatizzata 51% privata e 49% pubblica. Così facendo Enìa, che ha il monopolio dell’acqua e dei rifiuti, avrà l’assoluto controllo del prezzo di acqua e rifiuti, ci riusciamo a capire? Stiamo parlando di acqua!! In Francia l’acqua era stata privatizzata nello stesso modo; a novembre 2008 i cittadini francesi hanno (tramite referendum) chiesto e ottenuto che l’acqua tornasse ad essere un bene pubblico… Secondo te come mai?? In Italia dall’anno scorso inceneritori e discariche sono coperti da segreto di Stato; questo vuol dire che se decidono di farti una discarica sotto casa non puoi dire NIENTE (chi gestisce inceneritori e discariche?… indovina)! Questo significa che se i comuni della nostra montagna non si danno una mossa nel mettere paletti che vietino queste cose, Enìa col suo 51% POTRA’ FARE IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO. Già i buoi ci sono scappati, non vorrei che fossero rimasti solo i somari e i demagoghi…

    (Mattia Rontevroli)

    P.S. – Ti ricordo che tu devi pagare il SERVIZIO dell’acqua in casa, non l’acqua; stiamo scherzando? Vuoi vedere che tra qualche anno nel tuo terreno c’è una sorgente e ti faranno pagare una tassa?? Lo sai che in altri paesi con la quota acqua maggioritaria delle Spa hanno privatizzato anche le falde acquifere?

  5. Forse è meglio informarsi…
    Mi risulta che se prelevi acqua da un pozzo saresti tenuto comunque a denunciarne l’uso e a pagarci sopra ad es. la tassa per la depurazione. Non è vero che Enìa puo decidere la tariffa dell’acqua, la tariffa la decide l’ATO e in futuro la Provincia. La decisione di mettere le discariche sotto segreto di Stato è una decisione del governo e non delle aziende, frutto dell’incapacità della Campania di risolvere il problema rifiuti in modo un po’ “democratico”, come invece è successo in Emilia. Ciò che nessuno sottolinea è la qualità del servizio, ovvero (come diceva correttamente Gianferrari in altro commento) i privati porteranno acqua e gas anche alle casupole? I tempi e il tipo di risposta saranno tali da far invocare il Gabibbo? Se Enìa fosse al 95% pubblica ma i comuni chiedessero solo soldi per coprire i mancati trasferimenti dello Stato, cosa cambierebbe? Per ultimo avreste tenuto volentieri l’Alitalia fra le aziende pubbliche?

    (mc)

  6. Io non so cosa ormai si possa fare…
    Io non so cosa ormai si possa fare… Sono anni che si cerca di fare informazione (anzi, controinformazione) su questo tema, ma l’impressione è che la gente pensi che a noi i problemi non toccheranno mai, che riguarderanno soltanto i popoli lontani… e chi se ne frega! E’ successo anche con la globalizzazione selvaggia dei mercati: ci accorgiamo ora, solo ora che chiudono fabbriche qui, che è stato un errore e che avevano ragione coloro che, come padre Zanotelli, allora gridavano contro. Prendendosi spesso, ovviamente, accuse di demagogia e, peggio, di terrorismo. Così si è votato in agosto questa legge tremenda e se n’è accorto, di nuovo, solo padre Alex Zanotelli, che subito l’ha denunciato. Sono andata, a settembre, alla marcia della giustizia di Quarrata, dove si è parlato anche di questi temi e dove padre Alex, soprattutto, col professor Riccardo Petrella, hanno ben chiarito come stanno le cose. Peccato che alle amministrazioni locali (tutte del Pd) la marcia, quest’anno, abbia talmente infastidito che non hanno nemmeno dato le sedie in piazza per ascoltare i relatori con più comodità. Qui sotto il link per la legge e quello di un’intervista a padre Alex.

    (Normanna Albertini)

    @Lhttp://www.camera.it/parlam/leggi/08133L.htm@=www.camera.it#L

    @Lhttp://it.youtube.com/watch?v=KriYfE0xmSY&eurl=http://magazine.liquida.it/2008/11/09/la-privatizzazione-dellacqua/@=it.youtube.com#L

  7. A titolo informativo…
    Io a Ligonchio voterò no alla fusione tra Enìa e d Iride, e non solo a causa della “privatizzazione” dell’acqua che di fatto è già in vigore. In quanto al commento di mc non mi sorprende, in quanto mc è un dipendente di Enìa, per chi non lo sapesse…

    (Riccardo Bigoi, Ligonchio)

  8. Per commento firmato e mc
    Commento firmato. Forse non ci siamo capiti, o forse mi sono spiegato male. C’è già una tassa; il problema è che questa fusione non porterà vantaggi per i cittadini ma solamente aumenti, probabilmente smisurati, anche per pozzi, servizi, ecc…
    Per mc. Io non voglio nemmeno parlare delle decisioni del governo, ed è meglio così… Qui c’è in atto un problema che sarà per gli anni a venire. Per quanto riguarda Alitalia: anche io sono capace di risolvere i problemi in questo modo, mi va male l’azienda? Bene, faccio una @Cbad#C e una @Cgood#C company, l’attivo me lo tengo io (che sfiga..) e i debiti li faccio pagare ai cittadini. Ma vi sembra normale? Per quanto riguarda l’acqua: chi si prende la responsabilità degli aumenti che ci saranno in futuro? Con la quota maggioritaria di queste Spa nessuno di noi avrà voce in capitolo. Volete questo? Bene, stiamo facendo una raccolta firme per vedere quanta gente è contraria alla fusione, se le firme raccolte saranno ingenti (ricordo che il Consiglio comunale che deciderà per la fusione sarà giovedì prossimo alle 20,30 nella sala consiliare) chiediamo solamente che la giunta ne prenda atto. Allora perchè non facciamo in modo che chi voterà a favore si prenderà a carico gli aumenti smisurati che ci saranno? Così i cittadini che sono propensi alla fusione si pagheranno gli aumenti senza fiatare. Vi conviene?
    Continuate pure a regalare le nostre risorse, continuate a fare in modo che altre persone prendano le decisioni per noi, stando zitti, per poi lamentarvi quando ormai è troppo tardi (come al solito). In queste decisioni si dovrebbero fare dei referendum, mettendo a disposizione dei cittadini le informazioni per fargli sapere cosa sta succedendo, poi si prendono le decisioni!! E’ possibile che di questa fusione non ne sappia niente nessuno??

    (Mattia Rontevroli)

  9. Si fermeranno solo all’acqua???
    Poco che andremo avanti ci faranno la tassa sull’ossigeno… Sei alto 1,80? Pesi 90 kg? Allora dai nostri conti consumi tot ossigeno!!! Sono 600 euro annui… Sarà una tassa statale, comunale o privata??? 50/50 51/49 o 49/51??? Perchè questi consigli comunali vengono fatti alle 18,30 quando quelli che saranno i futuri pagatori non possono materialmente esserci, dato che è orario o di lavoro o di rietro dal lavoro? Perchè i nostri governanti non fanno opera d’informazione su questi accordi?? Sicuramente quando ci saranno le votazioni ci saranno flotte di ditte appaltatrici che sistemeranno buche, marciapiedi ed illuminazioni spente da anni; avremo sorrisi e parole gentili da persone quasi mai viste… Si parla di trasparenza??? Sono riusciti a toglierla anche all’ACQUA!!! Facciamo delle belle boccate d’aria. Perchè prima o dopo…

    (Maurizio Peretti)

  10. Mi spiace…
    Mi spiace tornare una ultima volta (giuro) sull’argomento, ma a parte le opinioni personali (sacre) non si può dire che della fusione non ne sappia niente nessuno quando da mesi (se non anni) se ne parla tutti i giorni sui media locali… Se poi la gente non si informa non credo sia il caso di dare colpe a destra e manca…

    (Commento firmato)