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Fusione Enìa-Iride / Riflessioni post-Consiglio comunale

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Riceviamo e pubblichiamo.

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“Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione”, si diceva in un vecchio film.

Ammetto la mia incostanza, la mia mancata partecipazione a qualsiasi Consiglio comunale, prima di quello di ieri, che trattava la votazione sulla fusione Iride-Enìa. Essendomi infatti interessato alla politica avrei dovuto parteciparvi spesso. Tuttavia dopo questo primo incontro ho dei dubbi su cosa avrei dovuto realmente fare... Sono rimasto sconvolto.

Eviterò giri inutili di parole questa volta. Andrò diritto al sodo. Almeno ci proverò. Le mie riflessioni sul Consiglio cui ho assistito si accavallano. Ne farò selezione.

...Trovo che l’incoerenza manifestata dalle votazioni della giunta comunale sia quasi incredibile, per me, un cittadino dotato di idee proprie, quasi alla pari di uno show non credevo a ciò che udivo... Ho potuto vedere votazioni a favore di unanimità ad una risoluzione e votarla a sfavore pochi minuti dopo (sono favorevole al bianco, sono contrario al bianco!?). Forse solo perché presentata dall’opposizione (...?)

Tra le cose votate, infatti, vi è stato l’argomento delle firme cittadine, raccolte contro la fusione Iride-Enìa, e per la gestione totalmente pubblica dell’intero ciclo dell’acqua; è stato infatti messo ai voti l’assumersi, da parte della giunta comunale, l’impegno a rispettare la volontà degli oltre 500 firmatari. Tuttavia, dopo pochi minuti, in una votazione si sono di fatto opposti alla votazione precedente (rendo in ogni caso merito all'assessore Maioli che ha anche votato contro la fusione), ovvero hanno votato sfavore della richiesta dell’opposizione di formalizzare la richiesta, del comune di Castelnovo ne’ Monti, di avere parte sempre superiore al 50,1% della quota di gestione nella futura multiutility, in modo da garantire sempre al pubblico la quota maggioritaria.

Ho visto la giunta votare contraria alla richiesta di introdurre la richiesta contro il lavoro precario nella futura società, che verrà costituita dalla fusione. E da precario quale sono potete ben immaginare quali reazioni ho dovuto tenere a bada...

Ho visto la giunta votare contraria alla richiesta di non fare inceneritori rispetto sviluppare solo altre energie alternative...

Potrei proseguire, ma mi bastano questi punti per trovarmi in grossa difficoltà ad accettare qualsivoglia giustificazione di queste posizioni.

Laddove loro stessi votano il favore dei 500 firmatari che chiedono la non fusione e la ripubblicizzazione della gestione totale dell’acqua, BENE PRIMARIO, i rappresentanti della giunta votano per la fusione e si esprimono contrari all’inserimento nello statuto della soglia minima GARANTITA del 50,1% (al posto della dubbia definizione di “quota rilevante del pubblico”). Parlano dei piani di Obama negli USA e virano in senso opposto (il governo vigente insegna bene, deduco... ). Laddove promuovono un loro documento in cui chiedono il rispetto della maggioranza del pubblico, con parole interpretabili sino alla nullità rifiutano di votare le garanzie numeriche da mettersi per iscritte.

Sconvolto e deluso dalla Mia amministrazione, mi indigno, come dicono molti ultimamente (ed io scrivevo un anno e mezzo fa... ), esco dall’aula consiliare e resto perplesso per lo spettacolo cui ho assistito.

(Agostino Giovannini – Italia dei Valori zona montana – [email protected])

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3 COMMENTS

  1. Segue…
    Italia dei Valori che a Reggio, come in altri comuni, ha votato a favore della fusione… Poi si dirà che è stato un diktat di Delrio, ma se davvero siete contrari e sottostate ai diktat per non uscire dalle maggioranze siete poltronari come gli altri…

    (Commento firmato)

  2. A “Segue”
    Rammento che l’Idv è esterno alle forme monarchiche, ovvero possiamo permetterci di avere idee differenti su una cosa come questa senza che io ne venga penalizzato (so bene che in altri partiti ciò non accade!). Inoltre se questo è l’unico commento di “Commento firmato” sulla mia riflessione… beh… lo invito a leggerla (non a rileggerla: a leggerla).
    Cordialmente.

    (Agostino Giovannini, Italia dei Valori montagna reggiana)


  3. Lasciando stare la politica, credo che debba essere la nostra coscienza a dettare ciò che è giusto o sbagliato. Non devono esistere privatizzazioni di beni primari che sono sempre appartenuti a tutti i cittadini, penalizzandoli ulteriormente con altri aumenti di spese. Sono, anche, fortemente a favore nel puntare sull’energia alternativa. I più grandi economisti sono certi che il nostro futuro dipenda dalle energie alternative quali solare, eolico, fotovoltaico, compostaggio rifiuti. Ascoltiamo la nostra coscienza e rispettiamo le firme dei cittadini, per noi ma soprattutto per i nostri figli.
    Grazie Agostino, ci aspettiamo che @CRedacon#C continui a tenerci informati.
    A presto.

    (Emanuele Corbelli)