Home Cronaca Mai così tanta neve. E il Parco porta le scuole a Febbio

Mai così tanta neve. E il Parco porta le scuole a Febbio

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CERVAREZZA (Busana, 30 gennaio 2009) – “Non abbiamo mai visto negli ultimi anni tanta neve come in questa stagione. Siamo così in grado di portare da lunedì due classi dell’Itis Nobili a Febbio proprio sotto il segno della neve”. Sono le parole di Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, nel presentare il terzo anno del progetto Neve Natura Scuola. Per le scuole, quaranta giorni di sport, scoperta del territorio, eventi culturali (aperti al pubblico) tra Emilia e Toscana.

“Le classi che si alterneranno avranno per aule le montagne del nostro Appennino – continua Giovanelli -. Per questo lezioni sul posto e con temi che spaziano dalla meteorologia, alla biologia applicata, allo studio di bilancio ambientale, ma trattano anche della cultura prodotta dalle genti delle nostre montagne. Alcune lezioni saranno curate nientemeno che da Walter Nones, l’alpinista che nel 2004 giunse in vetta al K2”.

Obiettivo?
“Un diverso approccio ai metodi di insegnamento proposti, portare gli studenti a vivere il Parco con i cinque sensi, rendere i medesimi appuntamenti aperti al pubblico”.
Dove sono le aule di Neve Natura 2009?
“Per l’edizione 2009 di Neve Natura porteremo le scuole a Febbio, Succiso (Reggio Emilia) e Lagdei (Parma). Sono luoghi calati negli scenari del Parco e atti ad accogliere gli studenti di medie e superiori, anche con un occhio di riguardo ai ragazzi diversamente abili.

Chi partecipa? Scorrendo l’elenco degli istituti che già hanno aderito all’iniziativa promossa dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano spiccano alunni di ogni ordine e grado: la Scuola per operatori turistici della Filippo Re, gli allievi del Liceo classico Ariosto-Spallanzani di Reggio, l’Itis Nobili (che al progetto ha aderito fin dalla prima stagione), il Liceo Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo Monti… Le presenze sono sull’ordine delle centinaia di studenti e le iscrizioni sono ancora aperte.

“Ad ogni studente – puntualizzano al Parco – è richiesto comunque una compartecipazione alle spese del progetto per renderli partecipi e consapevoli”.
Cosa fa il Parco Nazionale per sostenere questa iniziativa?
“Abbiamo redatto la progettazione vera e propria - puntualizza Natascia Zambonini, responsabile del settore educazione ambientale del Parco – assieme ai docenti coordiniamo il programma formativo. Quindi mettiamo a disposizione le guide ambientali escursionistiche, gli istruttori di nordic walking e maestri di sci, e i mezzi ‘idonei’ a raggiungere le ‘speciali aule’: kit completi per lo sci di fondo, i bastoncini per il nordic walking, le ciaspole”.

Punti di forza del progetto?
“Il ragionare al di fuori degli schemi- sottolinea Fausto Giovanelli –. Gli studenti vivono la neve in modo completo, con discipline diverse dal consolidato scii da discesa. Ma soprattutto ogni classe farà cinque giorni in Appennino come soggetto attivo. La loro presenza stimola i professionisti della nostra montagna ad elaborare attività per destagionalizzare il turismo in montagna e arricchire il panorama delle proposte, valorizzando le nostre risorse”.

(Gabriele Arlotti)