Home Cronaca Un fan club davvero unico al mondo

Un fan club davvero unico al mondo

3
1

GARMISCH PARTENKIRCHEN (2 febbraio 2009) – Metti un giorno con il fan club di Razzo fan club. Due pullman di gente e tifosi qualunque che, nel cuore di una notte a cavallo tra febbraio e gennaio, partono dall’Appennino di Reggio Emilia con destinazione Garmisch. Sciatori, tifosi di calcio, Solognini, amici di amici, mamme con bambini: un centinaio di persone che si prende una domenica di festa. Per calcare la pista del Campionato del mondo di sci. Lì corre, coi colori della nazionale, un montanaro doc: il villaminozzese Giuliano Razzoli.

Lo speaker tedesco quando vede cento tifosi azzurri, rimane sbigottito. I fan di Giuliano sono più numerosi di quelli tedeschi, nonostante ad ogni spettatore sia consegnata una bandiera della Germania.
La crisi deve essere arrivata anche in Svizzera, se è vero che i supporter dei campioni della patria della Gruviera rinunciano a sedersi nella comoda tribuna, per starsene nel parterre.

In una freddissima tribuna di legno e acciaio, invece, il tripudio del tricolore italiano è assoluto. Ci giocano sopra le telecamere. Ci gioca lo speaker di cui non si capisce una parola se non “Razzola fans”. Ci scherza una coloratissima banda di svizzeri che, per Giuliano e la sua seconda manche da urlo, intona “Ti amo” con i supporter reggiani che rispondono con un coro da brivido e intonato.
“Ora tutti a dire che grazie al Parmigiano Reggiano Giuliano Razzoli va davvero come un razzo” chiosa felice Afro Rindaldi, assessore all’agricoltura della Comunità Montana, soddisfatto del progetto Latterie d’Appennino che, a Garmisch, in occasione della Coppa del Mondo di sci ha portato una forma di Parmigiano Reggiano. Promozione di classe.

Qui, anche, incontri un caparbio Peppino Razzoli, assessore a Viano e consigliere della Comunità Montana (a scanso di equivoci, salito a sue spese): “L’entusiasmo che ci ha avvolto dimostra che sull’estero il nostro formaggio non teme confronti”.
Accade, anche, qualcosa di davvero particolare: mentre nella prima manche dello slalom un paio di errorini fanno scivolare il campione Giuliano giù sino al 14 posto, ecco che i tifosi non si perdono d’animo. E si stringono tutti attorno ad Aldo Alberghi, casaro della Latteria di Minozzo, che assieme a Renato Giudici del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, taglia una forma di Parmigiano Reggiano posizionata (con incredibile coraggio, ma ben tollerata dai tedeschi curiosi) proprio accanto al traguardo. Nonostante il gelo (-4° C) il nostro formaggio conserva intatti aromi e qualità. Giuliano ne approfitta per prenderne qualche scaglia e la passa a Rocca. Il risultato?

Nella seconda manche Razzoli è primo assoluto (e mediando tra la prima e la seconda salirà dal 14^ posto da cui era partito all’ottavo finale) e Rocca (compagno di camera di Razzoli) secondo nella classifica finale: un bel successo per lo sciatore reduce da un lungo periodo di difficoltà.
L’entusiasmo è alle stelle. E i tifosi locali riescono a far commuovere anche il vincitore: l’altoatesino Manfred Moelgg. “Avete visto – urla Alessandro Incerti Parenti ai colleghi tifosi – ha mimato l’inno nazionale italiano!”.
Una giornata di festa che le telecamere Rai rilanciano con commenti divertiti sul taglio della forma. E, pian piano, i commenti dei tifosi si colorano di gioia quando trapela la notizia che il mister azzurro Claudio Ravetto avrebbe convocato proprio Razzoli tra i 13 in partenza per i mondiali della Val d’Isere. Lì vicino c’è il centro cittadino di un ricco paese che vive di montagna e di sportivi e signori di Germania. La povertà pare quasi una sconosciuta, se non fosse per l’unica ‘barbona’ che incontriamo a fine gara a rovistare tra carte e trombette abbandonate.

Intanto, attorno a ciò che resta della forma tedeschi, svizzeri, americani, sloveni… fanno la fila per degustare quelle scaglie appetitose che, qualcuno, pensa bene di proporre con una marmellata di fichi fatta in casa.
Quella di Razzoli è stata davvero “Una seconda manche davvero strepitosa” dirà il comunicato ufficiale della Fnsi.
Tra le tante persone, spicca il ruolo di Giordana Razzoli, umile ed entusiasta sorella del campione, brava nell’aiutare il marito Gaetano Lanzi (a letto con la febbre) nel mettere assieme una coreografia utile a tutta la squadra azzurra che, dopo 22 anni, riesce a rifare salire due atleti azzurri sul podio.

Non ultimo, il successo del progetto Latterie d’Appennino, voluto dalla Comunità Montana, coordinato dal Consorzio Conva e organizzato assieme al Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano (altresì sponsor che ha creduto nelle capacità di Giuliano) e sostenuto da altri enti, ha coinvolto sino ad oggi ben 17 latterie e che, nel 2009, si preparano a celebrare gli 850 anni del ‘formadio’. Una soddisfazione, infine, anche per la nostra agenzia che, nel suo piccolo, ne ha curato la comunicazione.

(Gabriele Arlotti)

Articolo precedenteFausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, presenta NEVENATURA
Articolo successivoSette giorni di chiusura per un bar di Castelnovo ne’ Monti che somministrò alcool a minori di 16 anni

1 commento

  1. Bellissimo!!!!!!!
    E’ stata veramente un bella giornata, ma vorrei sottolinare anch’io l’impegno della famiglia e degli amici nell’organizzare tutto questo,pranzo per tutti, cena per tutti, non fanno mancare nulla. Grazie Giordi, Marghe e anche Alle, che ormai conosce tutto il circo bianco.

    (Domenico Zanetti)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.