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Bruciasse la città

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Credo Montesquieu - dico credo perchè dopo aver mezzo mollato l'università faccio fatica a dire "so" - comunque qualcuno aveva detto che la democrazia non può funzionare sopra un certo numero di persone. Qualcun altro ha poi creduto che si potessero fare sovkhoz da milioni di persone e le ha costrette alla povertà. Vedete! Bastava che si documentasse. Per quanto concerne l'utopia, le comuni sono al massimo di cinquecento persone, e non so quanto ce ne manca alla democrazia. Ho vissuto per la prima volta in città in questi mesi e devo dire che quella marea di gente in lotta borghese l'uno sull'altro come in una catena alimentare, quella gente che sorride e non ti sa ascoltare, quella gente che sta come te, ma non lo dice, quei ricchi depressi, quei barboni depressi, quei migranti depressi... non è riuscita a farmi diventare diverso da loro. Cioè non depresso.

Io credo sia l'ammassarsi di gente che rende impossibile qualsiasi idea politica, portando tutti dentro il qualunquismo. Credo sia il fatto che rubano l'immigrato e il manager a rendere impossibile ai cittadini di coltivare speranze. Poi scopri che si accoppiano come mosche, che i buchi non hanno problemi a dichiararsi, i black-metallari esistono e i no-tutto sono sempre in piazza. Figuriamoci se non lo sapeva anche prima, direte, prima di andarci in città, via dal suo paese. Sì, lo sapevo - rispondo - ma non l'avevo provato sulla pelle - Bruciasse la città e crollasse il grattacielo. Se abbiamo sostituito qualcosa alla lotta della selezione naturale è l'uomo contro l'uomo. Homo homini lupus. E se non ti porti la tua dimensione spirituale appresso proprio finisci per vedere solo mancanza di ragione. Sapete, il sonno della ragione genera mostri.

Mi sono chiesto tante volte dove erano i matti? Cioè in paese ce li abbiamo quelli un po' tocchi. In città non li ho visti. Forse le famiglie li avevano chiusi, a chiave, in casa o forse erano proprio quelli che chiedevano le elemosina. Quando mi capitò di piangere sul pullman e nessuno mi si sedette di fianco a parte un nero, capii che c'erano leggi in quella marea di gente, leggi di buon gusto, ma comunque nessuna compassione, a parte i preti, in particolare i salesiani del collegio San Benedetto e il buon Don Teo, che faceva tutto il possibile.

Per finire, volevo chiedere ai membri del Consiglio comunale, che ho ascoltato anche ieri l'altra sera, di pensare sempre a non trasformare le nostre zone in un'Urbe se hanno a buon cuore i cittadini, di mantenere la montagna un paese slow pure cercando di dare più lavoro possibile, perchè la gente non sia costretta ad andarsene. Ancora una volta, siate, siamo fieri di essere montanari!

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