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Protocollo d’intesa per l’anticipazione sociale della Cassa integrazione guadagni straordinaria

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E' stato firmato questa mattina a Palazzo Allende, primo in Emilia-Romagna, il Protocollo d'intesa per l'anticipazione sociale della Cassa integrazione guadagni straordinaria, frutto del lavoro dell'Unità anticrisi presieduta dalla Provincia.

Grazie all'accordo, i lavoratori durante i sei-sette mesi che solitamente impiega l'Inps a corrispondere le indennità di Cigs si vedranno anticipare dalla banca (qualora l'azienda non sia in grado di provvedere) fino a un massimo di 750 euro mensili - senza alcun tasso di interesse o spesa, con la sola eccezione dei bolli di legge - in modo da poter continuare a garantire una entrata alla famiglia. Non solo, il Protocollo prevede anche che il lavoratore in cassa integrazione - qualora manifesti difficoltà nel pagamento delle rate di un mutuo prima casa acceso con una delle banche firmatarie - possa chiedere la sospensione del pagamento, fatte salve le migliori condizioni di legge. Una volta che vi sia l’accoglimento della richiesta da parte della banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della cassa integrazione guadagni straordinaria senza oneri e spese aggiuntive per il richiedente e le rate sospese saranno semplicemente messe in coda al piano d’ammortamento originario.

Il Protocollo è stato firmato da Banca Reggiana, Cassa Padana e Banca di Cavola e Sassuolo, "ma nei prossimi giorni l'adesione sarà formalizzata anche da Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, Credem ed Unicredit", ha annunciato la presidente della Provincia Sonia Masini, illustrando una intesa "che rappresenta il primo, importante risultato del lavoro svolto dall'Unità anticrisi presieduta dalla Provincia e ci permette di guardare con maggiore ottimismo al futuro, aprendo di fatto una nuova stagione grazie a questa nuova concertazione di cui - oltre a sindacati, associazioni imprenditoriali, Camera di commercio ed enti locali - anche gli istituti di credito sono protagonisti".

"Attualmente i lavoratori reggiani in cassa integrazione o che beneficiano di ammortizzatori sociali in deroga sono circa duemila, ma il numero è purtroppo destinato a salire", ha detto l'assessore provinciale al Lavoro, Gianluca Ferrari, mentre il vicepresidente con delega all'Economia, Pierluigi Saccardi, ha sottolineato "l'importanza dell'essere riusciti a ottenere, grazie alla sensibilità delle banche, che nessuna spesa o tasso di interesse gravi sui lavoratori".

Commenti positivi all'accordo anche da parte di Matteo Alberini della Cgil, "in particolare per la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui per la prima casa", e del direttore della Direzione provinciale del lavoro, Giulio Bertone, che ha parlato di "un sostegno reale all'economia che conferma la sensibilità della Provincia reggiana a questi temi".

Il Protocollo, oltre che dallo stesso Bertone, è stato quindi firmato dalla presidente della Provincia Sonia Masini, dal rappresentanti delle prime tre banche firmatarie (Giuseppe Alai per Banca Reggiana, Claudia Portanti per Cassa Padana e Guido Tamelli per Banca di Cavola e Sassuolo), nonché dai rappresentanti di Camera di commercio, associazioni imprenditoriali e sindacati.
"Il lavoro dell'Unità anticrisi ora proseguirà su altri fronti, sempre per sostenere in questo difficile momento imprese, lavoratori e famiglie", ha concluso la presidente Masini per la quale "sarà necessario individuare strumenti in grado di aiutare ad esempio anche tutti quei lavoratori che non possono utilizzare ammortizzatori sociali".