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Laggiù dove i programmi tv non arrivano

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La tv non si riceve, in quella zona. Non è una novità. Ma il disservizio persiste. E allora si rileva un ennesimo pronunciamento, proveniente questa volta dal consigliere Luigi Cagni, rivolto all’Amministrazione comunale, perché si possa finalmente giungere a capo della questione.

La zona di cui si parla è la “buca” di via Grieco e via Monzani, nel tratto iniziale della comunale che conduce alla borgata di Mozzola. Da diversi anni il problema è conosciuto e presente. Ora arriva un’interpellanza del consigliere capogruppo del “Misto”.

“L’inconveniente si trascina da tempo – scrive infatti l’esponente d’opposizione – e investe una problematica sociale molto avvertita dalla popolazione. Forse la vetustà degli impianti Rai non permette più una ricezione buona, come i tempi attuali richiedono”.

Dato questo, l’intervento del consigliere è teso a investire l’Amministrazione di Castelnovo chiedendo “cosa s’intende fare a breve perché gli inconvenienti tecnici vengano eliminati”.

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  1. L’Amministrazione comunale ha già inviato nei giorni scorsi i tecnici competenti a verificare il funzionamento del ripetitore di riferimento in viale Bismantova. Purtroppo i ricambi necessari possono essere forniti solo dalla Rai, per cui la richiesta per tali ricambi è stata inviata agli uffici competenti della stessa.

    (L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti)

  2. Non solo Castelnovo e non solo tv
    Non è in onore del “mal comune mezzo gaudio” che credo occorrerebbe “mettere in chiaro” (per usare un termine televisivo) che la tv non è solo in via Grieco di Castelnovo che non si vede. A Civago, ad esempio, non si è mai vista e solo grazie ad un ripetitore autofinanziato dai cittadini che ora capta il satellite che si riesce a vedere qualcosa. Risulta che, qua e là per la montagna, ci siano tanti altri casi. Continuando su Civago, ma è solo un esempio, la radio RAI in FM non si prende (si riceve male anche Radionova, comunque). Per non parlare poi dei cellulari, niente TIM o Wind, solo un inutilizzabile segnale Vodafone che per ora è solo nei progetti di potenziare. La questione telefonia cellulare è drammatica in molte aree della montagna, in particolare laddove sarebbe più utile per la rete di sicurezza alle persone residenti o turisti. Da ultimo la banda larga. “Ovvio” che a Civago non c’è, così come ancora circa nella metà del nostro territorio montano, mentre già da tempo nei prospicienti paesi del modenese Piandelagotti e Fontanaluccia viaggiano a velocità più che accettabile sia con il “mini ADSL” della Telecom-Alice che con il Wi-Fi. Propongo un’inchiesta sullo stato delle telecomunicazioni in montagna, che Redacon e Radionova, come mezzi di comunicazione, potrebbero avviare.

    (Sergio Fiorini)

  3. Cosa si intende fare a breve?
    Cosa si intende fare a breve per coprire i buchi? La domanda si potrebbe fare anche sul digitale terrestre, la nostra zona non è servita per niente e questo problema vale per tutto il comune e quasi tutta la montagna; a quando la soluzione? Questa è una domanda insistente che fanno molti miei clienti alla quale non so dare risposta. Sulla diffusione di questo nuovo sistema nelle nostre zone e sui tempi di messa in funzione ci sono poche informazioni; da anni doveva essere a breve esordio, addirittura erano stati messi molti cartelli lungo la strada, ma sono trascorse inutilmente le stagioni. A quando una svolta? Speriamo che il buco di cui si parla da tempo per la zona interessata in questo articolo venga risolta velocemente con questo nuovo sistema. Penso sia una spesa inutile mettere nuove apparecchiature funzionanti con il vecchio sistema analogico quando poi verranno inesorabilmente spente con arrivo del nuovo sistema. Ma ancora, così in generale, sarà questo il sistema del futuro o sarà la parabola? Questa è una domanda alla quale non mi sono dato ancora una risposta precisa, ma considerando la morfologia del nostro territorio le spese enormi per montare e mantenere i ponti necessari a servire i posti più sperduti, le difficoltà di intervenire in caso di guasti, posso tentare una risposta per mia opinione personale; il futuro potrebbe essere sul satellite. Già esistono satelliti che ripetono le trasmissioni del digitale terrestre e servono a mandare il segnale ai vari ponti sparsi nel nostro territorio; che senso ha fare nuovi ripetitori per le zone della montagna? Penso anche che, almeno nelle nuove costruzioni, possa essere utile regolamentare o prevedere l’installazione di una sola parabola in ogni costruzione, per non vedere i soliti piatti bruttissimi attaccati su ogni balcone. C’è anche chi dice che il sistema digitale terrestre è nato già vecchio!

    (Elio Bellocchi)

  4. Ha senso investirci ora?
    Ricordo che il governo ha deciso che dal 2012 su tutto il territorio nazionale saranno fermate le trasmissioni via etere per passare in via esclusiva al digitale terrestre. In Sardegna già da alcuni mesi hanno introdotto questo passaggio.

    (Commento firmato)

  5. Molto semplice…
    Chiamate Silvio, contatterà il fratello, che costruisce i decoder, e tutto funzionerà!!! Vedi esempio Sardegna. Non dimenticate che una legge dello STATO, fatta a puntino da Silvio, introduceva la tecnologia del digitale terrestre, e che casualmente il fratello costruiva i decoder, e che casualmente lo Stato dava gli incentivi, e che casualmente Rete 4 trasmette abusivamente su frequenze altrui!!! Vedi condanna a Fininvest. Ma cavolo, che scemo!!! L’avvocato inglese viene condannato a 4 anni e 6 mesi per aver intascato 600.000 dollari dalla Fininvest (SILVIO BERLUSCONI viene stralciato, vedi LODO ALFANO) e la presidenza del Consiglio riceve 150.000 € di danni d’immagine dallo stesso avvocato. RAGAZZI, SIAMO IN ITALIA, e voi parlate del digitale terrestre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Buona fortuna!!!

    (Roberto Malvolti)

  6. Sdrammatizzo….
    Vorrei raccontare all’uopo una cosa che ho sentito in un intervista a Leonardo Pieraccioni (che peraltro non mi fa assolutamente impazzire) ormai di qualche anno fa. Dopo il successo del “Ciclone” fu invitato ad una serata di gala dove sarebbe stato presente anche Silvio Berlusconi. Dopo la serata telefonò alla madre e le spiegò “Sai che sono stato ad una cena dove c’era Silvio Berlusconi?”. E la madre: “Gli hai detto che qui da noi Italia Uno fa le righe?”.

    (Commento firmato)

  7. Condivisione di intenti
    Sono un residente della zona “incriminata”, da quando ci hanno tolto il ripetitore che gentilmente il Sig. SALIMBENI aveva montato per noi è sempre notte. Abbiamo anche provato a non pagare il canone (visto che la tv è un servizio pubblico che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini in regola con l’abbonamento), ma non si è risolto il problema. Sembrava che l’Amministrazione comunale avesse valutato di posizionare un ripetitore nella zona del monumento (pineta); poi dalle poche informazioni in mio possesso qualcuno si è opposto perchè il ripetitore deturpava la zona. In sostanza non ci resta che sperare (e abbonarsi a SKY). Grazie.

    (R.G.)


  8. Anche a Cerreto Alpi si vedono i canali televisivi solamente installando la parabola… Non ricevono i cellulari, la linea telefonica è quella del periodo del fascio!!!!! E alcuni parlano di ADSL, o meglio parlavano di banda larga
    circa 10-15 anni fa(in periodo di elezioni), ma non si è visto nulla!!!!
    BASTA FROTTOLE!!!!

    (Chicco)

  9. Qualche notizia
    A Cerreto Alpi siamo sicuri che i canali siano ricevibili solo con parabola? Diciamo non bene e non a livello di una ricezione satellitare, ma qualcosa dovrebbe ricevesi. Per querllo che riguarda Castelnovo faccio presente che la Rai è stata avvertita già da diversi giorni e che da mia ultima telefonata di questa mattina si spera che nei prossimi giorni una squadra venga a svolgere l’intervento di ripristino di Rai 1. Faccio presente che anche i canali Mediaset e Teletricolore che trasmettono dalla postazione della Pietra da diversi giorni non sono visibili e a detta di Mediaset un tecnico è intervenuto appena avuta la segnalazione, ma non è stato possibile ripristinare il funzionamento degli apparati, cosa che speriamo venga fatta a breve. Mi trova d’accordo il sig. commento firmato a chiedersi se abbia senso investirci ora; anche io dico no, se questo deve essere fatto da un privato o da un’amministrazione; diverso invece se si tratta di un’azienda come Rai o Mediaset, che per garantire continuità nel servizio in attesa del tanto famigerato digitale dovrebbero cercare di “tamponare i buchi”. Rammento che si vocifera che il passaggio da analogico a digitale terrestre per l’Emilia-Romagna dovrebbe avvenire entro giugno 2010 (se non erro e se non ricambia qualcosa). In Sardegna il digitale terrestre è gia una realtà, ma non è priva di problemi. R.G., il ripetitore in realtà era stato spostato ed è ancora presente in altra postazione, i problemi però sono presto detti: gli apparati sono ormai obsoleti, forse lo erano già quando il ripetitore era stato spostato e molto probabilmente l’ottima copertura che aveva dalla vecchia postazione sull’isolato La Maestà non è più geograficamente possibile, visto che alcune case rimangono coperte da monte Castello. Come dice Bellocchi, vista la morfologia del nostro territorio la copertura tramite ripetitori terrestri è molto complicata ed onerosa, non si riesce a capire poi chi debba gestire e farsi carico di questi ripetitori, se le emittenti oppure se gli enti locali o se deve essere un’operazione fatta in sinergia. Forse, veramente, il puntare sulla tv satellitare avrebbe evitato alcuni problemi.

    (Gabriele Bizzarri)

  10. Profana
    Parlo da profana e di tecnologie televisive non ne capisco molto, anzi niente; ma chiedo: come mai LA7 si vede nelle zone tipo PEEP senza parabola e diavolerie simili e invece in zone tipo Bocciodromo (@Csi parla di Castelnovo ne’ Monti, ndr#C) non si riesce? Non si potrebbe spostare l’antenna in modo tale da poter prendere anche questa rete che a volte trasmette veramente dei bei programmi? Grazie a chi mi sa dare una risposta.

    (Commento firmato)


  11. Oggi pomeriggio i tecnici della Rai chiamati dall’Amministrazione comunale interverranno sul ripetitore di viale Bismantova. Purtroppo, riferiscono gli stessi tecnici, anche la Rai non ha mezzi, risorse e… ricambi.

    (Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti)

  12. E’ ora che si passi al digitale terrestre anche a Castelnovo ne’ Monti
    Credo che sia arrivato il momento di coprire tutto il nostro comune con il digitale terrestre; i canali si vedranno meglio (anche in caso di eventi atmosferici), le parabole tendono a saltare e finalmente si paga se si vedono i programmi e non abbonamenti onerosi.

    (Commento firmato)

  13. Risposta
    La zona Bocciodromo è servita per i canali privati dal ripetitore in postazione Sparavalle che non ritrasmette LA7 (il vecchio Telemontecarlo). In alcune zone di Castelnovo si riesce a ricevere dalla provincia di Modena, dalla provincia di Verona o Milano a seconda della dislocazione. Purtroppo però la zona di suo interesse e come la maggior parte del paese non è possibile ricevere da tali postazioni in quanto coperte da monti. Comunico che oggi nel primo pomeriggio il ripetitore di Rai 1 dalla Pietra è stato riacceso con un apparato provvisorio dai tecnici Rai.

    (Gabriele Bizzarri)

  14. Se lo avessimo fatto quando era ora…
    Volevo ricordare che nel 2003 (se la memoria non mi tradisce) era stato sviluppato in accordo con RAIWAY (azienda che si occupa della realizzazione degli impianti) e Comune di Castelnovo ne’ Monti una bozza progettuale per la realizzazione di un ripetitore a palo sull’anello della pineta in centro al paese proprio per ovviare a tutti i problemi relativi alla non ricezione del segnale per buona parte del territorio comunale. Purtroppo dopo molti sopralluoghi effettuati con i tecnici della Rai e i tecnici del Comune andati a buon fine, si è venuto a creare un “movimento anti ripetitore” da parte di cittadini che presupponevano che avrebbe arrecato danni estetici. Detto questo la Rai non ne ha più voluto sentir parlare. Concordo sul fatto che investire ora su un impianto che nel 2012 dovrebbe subire alcune trasformazioni non avrebbe molta logica (ma di cose illogiche chi ci “comanda” ne fa molte, che fosse la volta buona che si sbaglia e ci prende???); è però anche vero che se si fosse realizzato allora un ripetitore nel 2010-11 Castelnovo ne’ Monti avrebbe già avuto il segnale digitale. Forse era bene sciegliere il male minore e vedere un palo verde in mezzo a una pineta ed accontentare qualche migliaia di cittadini che pagano per non avere un servizio. Ovviamente è il mio pensiero.

    (Nicola Mailli)