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Matilde spa / “Le emerite sciocchezze del consigliere regionale Maurizio Parma”

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Fausto Giovanelli non ci sta. Aspetta qualche giorno e poi replica, piuttosto maschio, alle parole del consigliere regionale Maurizio Parma circa la Matilde spa. Ecco di seguito la nota.

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Scemenze gratuite!!! Matilde spa è amministrata con spirito di servizio e rigore spartano. Il presidente non riceve compensi. I membri del CDA nel 2007 hanno ricevuto gettoni - udite udite - per 120 euro lordi l’anno. La società non ha dipendenti. Sono stati azzerati costi di sede, riscaldamento cancelleria e rappresentanza. Dal 2003 (e anche da prima) la società non ha ricevuto neanche un euro di contributo pubblico per la gestione. La perdita di esercizio di euro 57mila per l’anno 2007 contro i 5mila del 2003 trova il suo fortissimo contraltare nel fatto che nel 2003 la società aveva PATRIMONIO 0 EURO e che nel 2008 è proprietaria di IMMOBILI per circa 5 MILIONI DI EURO.
Inoltre la società ha disponibilità liquide per 1,2 milioni.

LA SOCIETÀ È SANA ED È PIÙ RICCA ORA CHE NEL 2003. Dò solo due dati: l’attivo totale era di 1,7 milioni nel 2003 ed è di 5,8 milioni nel 2007. Il patrimonio netto era di 1,7 milioni nel 2003 e di 2,4 milioni nel 2007. Non è facile leggere i bilanci ma credo che da queste cifre chiunque capisca che non è dai modesti numeri dei risultati di esercizio che si può valutare lo stato di salute della società. Chi si intende di bilanci sa il significato relativo di ciascuna cifra ma sa anche dove leggerli nel suo insieme.

Matilde spa è sana perché ha un patrimonio di valore e non ha costi correnti rimarchevoli. Questo patrimonio naturalmente non è stato acquistato facendo miracoli ma con un mutuo di 3 milioni di euro che va rimborsato e con una ricapitalizzatone da parte degli enti soci di 800mila euro.

La verità in parole povere è che Matilde spa può rivendicare l’onore di avere salvato dal crollo prima e di avere poi acquistato al patrimonio pubblico l’ex convento di Montefalcone. Ciò comporta dei costi di interessi passivi del tutto ovvi che pesano naturalmente sul bilancio d’esercizio. Per l’utilizzo di Montefalcone Matilde spa non può decidere da sola perché per utilizzare al meglio un patrimonio di grande valore storico (5200 metri quadrati di superficie utile e 90.000 metri quadrati di terreno circostante in una posizione assolutamente strategica e di valore) occore una grande convergenza di sforzi pubblici e privati. La nostra proposta è quella che va nell’interesse generale del territorio del parmigiano reggiano, o in assenza di questo comunque nella valorizzazione delle eccellenze della Val d’Enza. Matilde è una società di servizio e al servizio e come tale ha fatto la sua parte secondo le linee della programmazione territoriale.

Senza l’intervento di Matilde spa e le sue modestissime perdite d’esercizio Montefalcone sarebbe crollato, anzi era in parte già crollato. Qualcuno già starebbe lavorando per fare una bella speculazione con villette a schiera sulle vestigia di una grande storia e su una ricchezza il cui valore non si perderà mai.

Per aver fatto questo vale la pena anche di prendere qualche “insulto firmato” su Redacon. Né si può impedire a un consigliere regionale leghista che si chiama Parma, abita a Piacenza, non sa neanche dov’è Canossa e non conosce le leggi approvate dal Suo Governo, di scrivere emerite sciocchezze. Ricordo a tutti che gli azionisti delle banche e delle assicurazioni italiane, cui guardiamo con rispetto, perché potenti e incravattate, hanno perso l’80% del loro patrimonio. I soci di Matilde non hanno perso un euro. Il valore delle azioni di Matilde spa è più alto oggi che nel 2003.

3 COMMENTS

  1. Per Parma di Piacenza che non sa dov’è Canossa…
    Forse non occorre neppure essere del luogo per intendersi di bilanci. Il mio commercialista, bravissimo, è di lontano. Quello che avevo prima di vicino. Di bilanci me ne intendo poco assai, ma se così stanno le cose… Se io fossi stato così bravo da riporre tanto fieno in cascina non farei di certo un passo indietro a due anni dalla scadenza del mandato. Di passi ne farei invece due… in avanti!

    (Umberto Gianferrari)

  2. P.S.
    Se non erro, il consigliere Parma faceva riferimento ad un preciso comma della legge finanziaria del 2007 e a una sentenza della Corte costituzionale. Nella replica “maschia” non le vedo citate. Credo che una replica che si rispetti dovrebbe cercare di smontare la “tesi accusatoria”, non parlar d’altro. Solo così il lettore di @RRedacon#R, io per primo, potrebbe comprendere appieno.

    (Umberto Gianferrari)

  3. Finire i lavori, però…
    Mi piacerebbe sapere come mai i lavori di Montefalcone non sono finiti nonostante la società Matilde Spa sia più ricca ora che non nel 2003… I dati esposti parlano di situazione patrimoniale, ma nulla si dice però del conto economico… Spero che la stessa società non tenga i soldi in banca anzichè finire il lavoro. Il fatto che il complesso di Montefalcone sia stato acquisito alla “pubblica proprietà” non vuol dire affatto che lo stesso sia fruibile per il pubblico. I lavori, una volta iniziati, dovrebbero, in un tempo ragionevole, essere finiti: se la società è veramente più ricca lo dimostri completando quello che ha iniziato.
    Cordialmente.

    (C.V.)