Home Cronaca “Utilizzare carne dei caprioli ‘incidentati’ può essere rischioso”

“Utilizzare carne dei caprioli ‘incidentati’ può essere rischioso”

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Ormai sono tantissimi, e sempre più frequenti, i casi di ritrovamento di animali selvatici feriti o morti a causa di incidenti stradali, per lo più caprioli. "Ultimo episodio nei giorni scorsi a Carpineti", dice Federica Reverberi, guardia ecologica volontaria e responsabile caccia di Legambiente Reggio Emilia. "Un capriolo, un maschio in buona salute, si trovava a bordo strada morto sul colpo a causa di uno scontro con un veicolo. Ho provveduto ad allertare la Polizia provinciale al numero di emergenza per il recupero dell’animale".

Continua la Reverberi: "Quello che sta accadendo è che sempre più spesso ciò che resta dell'animale, anche dopo alcune ore dal decesso, viene raccolto. In questi casi i problemi per chi dovesse utilizzare le carni del capriolo sono sia di ordine sanitario - essere sicuri della stato di salute dell'animale e il tempo trascorso dal decesso - sia di tipo amministrativo, in quanto comunque le carcasse devono essere raccolte da personale addetto, i recuperatori, che per legge hanno questo compito". Anche in quel caso infatti il capriolo è "sparito" prima dell'arrivo dell'addetto.

Chiunque trovasse morto un animale selvatico - è l'appello - deve immediatamente allertare la Polizia provinciale al n. 0522 792222, perché la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, quindi di tutti. Sarà poi il recuperatore a provvedere al suo corretto smaltimento. "In tal senso - conclude Federica Reverberi - invitiamo chiunque vede un cittadino raccogliere capi deceduti ad avvisarci al numero 0522 431166".