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Casina / Giorgio Celli: “Noi, società dello spreco, retta dalle regole dello sfruttamento e del consumismo fine a se stesso”

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Giorgio Celli a Casina, ieri sera, ospite dell’assessore all’ambiente Ettore Giovannini, ha parlato con l’ironia e la verve di sempre, nonostante l’età e qualche problema di salute lo abbiano reso forse appena affaticato.

“L’acqua, fonte di vita”, questo era il tema previsto per il suo intervento ad inaugurazione del ciclo di appuntamenti casinesi “Con Demetra” dedicati all’ambiente e alla natura con il contributo di Enìa. Ma Celli, complice l’informalità ed il calore con cui i presenti hanno ricevuto “il Professore”, ha colto l’occasione per ampliare le sue argomentazioni, condividendo aneddoti, riflessioni, pensieri, quasi a ruota libera. E così il celebre naturalista ha alternato i panni dello scienziato a quelli del “filosofo” e dell’uomo di politica, regalando una serata davvero imprevedibile.

“Noi siamo la società dello spreco, una società retta dalle regole dello sfruttamento, del consumismo fine a se stesso, dell’irrazionalità”, ha esordito il professore. Il consumo dissennato e spesso inutile del bene più prezioso per la vita del pianeta, l’acqua, ne è la prova più eclatante. “Il nostro pianeta è composto prevalentemente di acqua e dall’acqua si è originata la vita”. “Non dobbiamo dimenticare che noi viviamo ancora respirando come pesci, perché negli alveoli dei nostri polmoni c’è un piccolo mare interno che ci consente di rimanere in vita”.

Ed ancora: “La composizione del feto nei primi mesi di sviluppo contiene una percentuale di acqua tale da poterla paragonare a quella di un pomodoro... Il liquido amniotico, dal canto suo, è estremamente simile all’acqua salata del mare”. “Ma come dall’acqua dipende la vita, dalla stessa acqua può derivare la morte”. Ed allora Celli scienziato ha illustrato in maniera chiara e semplice quali minacce incombono sulle biodiversità animali e vegetali del pianeta a causa dei cambiamenti climatici e del conseguente scioglimento dei ghiacci polari.

E poi allo scienziato si è affiancato l’uomo politico, estremamente critico nei confronti delle istituzioni che non intervengono sul problema in maniera incisiva e tempestiva e, più in generale, verso un mondo capitalista che non rispetta le leggi della natura e dei suoi abitanti. “Le risorse naturali non sono illimitate e a disposizione di tutti... L’atavica lotta per la sopravvivenza si trasformerà nella lotta per questi tesori che madre natura ci ha donato. Questo è il nostro futuro se non saremo in grado di invertire al più presto la direzione di marcia”.

Ed infine, dopo un invito universale al “culto del risparmio”, il professore si è rivolto in particolar modo ai genitori con qualche piccolo suggerimento che non smentisce le origini ed il percorso di vita intrapreso dall’illustre quanto singolare personaggio: “Regalate ai vostri figli tanti libri, perché lì stanno il sapere e la conoscenza; allontanateli dai cellulari e dai computer, fateli giocare (e litigare!) con altri bimbi, non fategli mancare la compagnia di un cane o di un gatto, perché ai bambini non servono macchine ma altri esseri viventi”.