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Ligonchio / “Falso in atto pubblico?”

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I capigruppo di minoranza in Consiglio comunale a Ligonchio Marco Tavaroli ed Emilia Paoli (a cui si associano il Comitato “No variante” e i 317 cittadini firmatari) hanno emesso una dura nota in cui paventano che, in relazione sempre alla vicenda degli atti di esproprio dei terreni interessati dalla progettata variante, possa essersi configurato un falso in atto pubblico relativamente alla documentazione richiesta e di cui sono venuti in questi giorni in possesso.

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Siamo con la presente a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica in merito alla gravissima ed inqualificabile situazione venutasi a creare in riferimento agli atti di esproprio dei terreni della variante. Dopo la prima richiesta di documentazione degli atti di esproprio del 12.11.2008 inviata al Segretario Comunale Dott. Cosmi e le successive richieste del 16.02 e 02.03 u.s. al responsabile del servizio tecnico dell’Unione geom. Azzolini, finalmente dopo 4 mesi di vana attesa ci sono stati consegnati gli atti di esproprio dei terreni.

Apprendiamo con stupore e indignazione che 2 dei 4 atti consegnati risultano essere antecedenti alla nostra prima richiesta del 12.11.2008. In particolare, essi sono datati al 27.02.2008 e al 11.09.2008. Ci chiediamo come mai non ci sia stata fornita tale documentazione fin dalla nostra prima richiesta? Come mai ad una precisa richiesta avanzata al responsabile del procedimento geom. Azzolini risponde il segretario comunale di Ligonchio, senza specificare il perché della mancata consegna dell’impatto acustico?

Ma il fatto ancora più grave è che gli atti di esproprio a noi consegnati, presentano la data di redazione, mentre quelli in possesso e controfirmati dai proprietari non la riportano. Molto strano. Cosa possiamo pensare? Probabilmente la data è stata inserita a posteriori. Ciò significherebbe un falso in atto pubblico.

Auspichiamo a questo punto, un intervento chiarificatore dell’autorità giudiziaria competente, per fugare ogni dubbio sulla possibile manipolazione o falsificazione di atti pubblici. Ciò minerebbe gravemente la credibilità degli enti rappresentativi la comunità. Di certo ci impegneremo a fare chiarezza e ricercare eventuali responsabilità su questa gravissima situazione, per ridare dignità ed autorevolezza agli enti coinvolti.