Home Cronaca Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano si allarga anche sul versante toscano

Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano si allarga anche sul versante toscano

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La cerimonia per il conferimento della cittadinanza affettiva ad alcuni abitanti del borgo di Camporaghena, nel comune di Comano (MS), lo scorso agosto, è diventata teatro di una partecipata assemblea di residenti e persone che a diverso titolo mantengono legami con le frazioni di Camporaghena e Torsana.

Durante la riunione è emersa la volontà della popolazione dei due borghi di entrare nei confini del Parco nazionale.

Il Comune di Comano, deliberando l'adesione al Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, aveva deciso di entrare solo con la parte sommitale del territorio comunale, escludendo quindi i due borghi e i pascoli circostanti.

Torsana e Camporaghena sono due insediamenti di origine alto medievale di notevole interesse architettonico per i numerosi esempi di architravi, fregi e portali decorati da abili scalpellini. Fino a pochi decenni fa contavano, rispettivamente, circa 60 e circa 300 abitanti dediti alla pastorizia, un'economia autarchica che basandosi sul territorio circostante permetteva la sopravvivenza della popolazione. Dagli anni '60, però, è iniziato il graduale abbandono dei paesi e il conseguente degrado dei borghi e dei pascoli che, piano piano, hanno lasciato spazio al bosco ceduo.

Oggi il Parco nazionale rappresenta per questi borghi una speranza. Per questo gli abitanti hanno organizzato una sottoscrizione che ha raccolto più di 170 firme per chiedere l'ingresso delle due frazioni e dei pascoli circostanti nei confini del Parco.

Si sta lavorando a un accordo tra i proprietari e l'azienda faunistica Monte Giogo, che in virtù di una convenzione con la provincia di Massa Carrara è titolare dell'esercizio della caccia in questi territori, per un nuovo perimetro che include gli abitati e proroga la concessione di altri terreni all'azienda faunistica fino al 2015.