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Distacco di neve sul nostro Appennino: temporaneamente vietate le attività sci-alpinistiche al di sopra dei 1700 m

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Dato atto che il bollettino nazionale per le attività escursionistiche al di fuori delle piste battute, emesso alle ore 14 di oggi e valido fino alle ore 24 di domani, 27 marzo, a cura del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con il Comando truppe alpine e il Servizio meteo dell’Aeronautica militare, evidenzia che, lungo la dorsale dell’Appennino emiliano, nella fascia posta sopra il limite degli alberi (1700 mt s.l.m.) ed in particolare nelle zone sottovento caratterizzate dalla presenza di cornici e accumuli, vi è un rischio “Marcato 3” per il pericolo valanghe; e che il pericolo tende a salire nelle ore centrali della giornata quando, a causa della maggiore azione solare, la neve rilassa la sua struttura interna, restando possibili, soprattutto nei versanti esposti a meridione, scaricamenti o piccoli distacchi spontanei e/o provocati già da un moderato sovraccarico; considerato ancora che, in data odierna, in prossimità dell’”anfiteatro del Monte Vallestrina” vi è stato un distacco spontaneo di neve, lungo circa 300 mt, con un fronte in vetta di circa 70 mt e con accumuli finali di circa mt. 1,30/1,60; il Commissario straordinario del Comune di Villa Minozzo, Annunziata Finizio, ha emesso un'ordinanza di divieto assoluto a tutti i frequentatori del comprensorio di "Febbio 2000" e del "Monte Cusna" di effettuare qualsiasi attività di tipo sci-alpinistico nella fascia posta sopra il limite degli alberi (1700 mt s.l.m.) di tale comprensorio, fino al perdurare della situazione di pericolo valanghe.