Home Cronaca I progetti di successo della Comunità montana del nostro Appennino

I progetti di successo della Comunità montana del nostro Appennino

5
0

La Regione Emilia-Romagna ha presentato una ricerca sui progetti per la montagna promossi dal 2000 in poi sul territorio dal titolo: “Nati per combinazione. Risorse chiave e meccanismi generativi di beni pubblici locali nella montagna dell’Emilia-Romagna”.

Nella fase di spoglio sono emersi 15 progetti come meritevoli di attenzione e di questi tre sono stati promossi e sostenuti o hanno avuto la collaborazione fattiva della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano,
Si tratta di: 1) riqualificazione e messa in rete delle latterie dell’Appennino Reggiano; 2) turismo responsabile di comunità e 3) realizzazione di un nuovo caseificio (Caseificio del Parco).

Il progetto “Latterie d’Appennino”, in particolare, è stato voluto dalla Comunità montana da una parte per “sfruttare” a fini turistici il grande patrimonio delle 27 latterie attive sul territorio, e dall’altra per mettere in rete le latterie stesse convincendole ad una azione comune per superare la crisi del prezzo del parmigiano-reggiano.

I risultati si cominciano a misurare in un aumento medio del 20% del prodotto venduto all’origine, in 18 pacchetti turistici venduti per 550 persone che hanno soggiornato almeno una notte nelle strutture della montagna, in una radicale riqualificazione dei punti vendita presso le latterie che in molti casi hanno ampliato la propria dotazione di prodotti con altre produzioni tipiche.
Il progetto è stato finanziato con i fondi della legge per la montagna.

Il secondo progetto segnalato “Turismo responsabile di comunità” ha utilizzato fondi del programma Leader+ ed ha riguardato le frazioni di Cerreto Alpi e Succiso.
Il terzo progetto è quello che ha visto la realizzazione ex novo a Ramiseto di un nuovo caseificio, il più alto della montagna, che ha assunto la denominazione di Caseificio del Parco.

Queste esperienze, ritenute positive da valutatori esperti in base ai risultati verificati sul campo, dimostrano la vitalità del tessuto sociale del territorio e
dovrebbero indurre a qualche ottimismo circa la possibilità di superare anche questa crisi.