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Il tratto della statale 63 è stato rattoppato

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E’ stato completamente riaperto al traffico il tratto di strada statale alle porte di Castelnovo ne’ Monti, situato alla chilometrica 65+750, che qualche giorno fa aveva subito uno smottamento ed a causa del quale era stato imposto un senso unico alternato sulla corsia di pertinenza dei veicoli provenienti dall’alta montagna. I lavori di rifacimento sono terminati nella serata odierna, dopo che i tecnici dell’Anas hanno impiantato tre diverse file di palificazione ai margini della strada e lungo il pendio che affianca il tratto interessato.

Fra le altre cose è stata eseguita anche la regimazione delle acque e la pulizia delle canalette di scorrimento che si trovano sotto la strada e che dovrebbero limitare ulteriori smottamenti del terreno. Al termine delle operazioni di manutenzione il tratto è stato nuovamente asfaltato.

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5 COMMENTS

  1. Che fatica
    Non è possibile che ci si debba ridurre in queste condizioni. Sulla statale non c’è manutenzione. Non si taglia l’erba, non si puliscono le cunette, non si aggiustano i muri. Si istallano reti rosse poi tutto finisce lì. Ma quando ci inc….amo per questa situazione? Quando chiudiamo quel carrozzone che è l’Anas? Davvero i montanari hanno una pazienza incredibile. Spero che l’Anas invece di preoccuparsi di chi sono quelli che scrivono queste cose cominci ad investire risorse per recuperare il tempo perso.
    Saluti.

    (Enrico Bini)

  2. Caro Enrico
    Come sempre ci troviamo d’accordo, anche sulla SS63 il nostro pensiero combacia; purtroppo va preso atto che sempre di più prima di spendere si fa la conta dei VOTI. La situazione è drammatica ed è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno si muove. Non più tardi di due giorni fa parlavo con un ufficiale dell’Arma, il quale mi faceva notare che siamo chiusi su due fronti: frana a Pallerone, nel versante toscano, e frane sul versante emiliano.
    Lo stesso mi faceva notare che per i 30 km circa da Aulla al Cerreto vi sono 7 cantonieri Anas, mentre e sul tratto emiliano, circa 75 km, cantonieri ZERO.
    Giorni fa hanno dovuto rimandare indietro la RISONANZA MAGNETICA mobile che doveva andare all’ospedale a Fivizzano, non passava. Ho più volte scritto BENVENUTI ALL’INFERNO, ma ora mi devo ricredere: con tutto questo dissesto NON PASSA più neanche il DIAVOLO. Ma mi chiedo: la POLITICA cosa fa? E la SS63 aspetterà ancora prima di franare definitivamente a VALLE? Non credo, ma tutto questo ragionamento mi porta a quanto detto prima! LA CONTA DEI VOTI!!! Sono finiti i tempi di BONFERRONI ed i tempi che si passavano MAZZETTE per le opere realizzate; oggi si spende dove c’è un ritorno POLITICO ed il nostro COLORE non ci dà una mano.
    Che tristezza, sogno spesso di vedere TUTTI i sindaci e politici della montagna incatenati per protesta ad un paracarro, ma per fare questo ci vogliono le PALLE!!! Montanari svegliatevi. Buona giornata e grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)

  3. Aspettiamo
    Ormai c’è solo da aspettare che frani anche la strada sotto il Bocco, ormai ci siamo quasi. Mi chiedo se queste cose che noi pendolari segnaliamo puntualmente servono a qualcosa. Ha ragione Enrico Bini: politicamente la montagna conta zero meno.

    (Commento firmato)

  4. Abbandonati!
    Lo sanno i tecnici dell’Anas che esistono anche i pali di cemento? Non ho mai visto riparare una strada (dove passano anche mezzi pesanti) con pali di castagno lunghi 2 metri. Forse tra qualche anno non servirà neanche la strada, visto che gli abitanti del crinale sono in continuo calo. Svegliatevi politici.

    (Massimo Coli)