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Concerto della “Primavera musicale”

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Martedì 21 aprile, alle ore 21, concerto all'Istituto musicale "C. Merulo" di Castelnovo ne' Monti. Di seguito la presentazione della prof.ssa Stefania Roncroffi, e il programma della serata.

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Il secondo appuntamento della "Primavera musicale" castelnovese è tutto dedicato al periodo classico e in particolare vuole costituire un omaggio a F. J. Haydn in occasione del secondo centenario della morte. Nella storia della musica il Classicismo è il periodo che segue il Barocco e precede l’avvento del Romanticismo. Domina la musica europea tra il 1770 e il 1830 circa ed ha il suo centro in Vienna, capitale dell’impero austro-ungarico e importante crocevia culturale, dove vissero, pur non essendovi nati, i tre compositori classici per eccellenza: F. J. Haydn, W. A. Mozart e L. V. Beethoven.

I caratteri salienti di questo periodo, che si possono riassumere nella regolarità dei temi ben rilevati e in uno stile sobrio con gusto spiccato per la simmetria, si riscontrano nelle varie composizioni in programma, con le dovute diversità, proprie dei tratti personali dei singoli autori. Il concerto si apre con un nome poco noto, quello di Johann Baptist Georg Neruda, compositore boemo attivo in Germania. Violinista e violoncellista fu per diversi anni membro dell’orchestra del teatro di Praga, nel 1741 si trasferisce a Dresda dove diventa maestro nella cappella di corte e dove si stabilisce per il resto della sua vita, fino alla morte nel 1776. Fu autore prolifico di sonate, sinfonie e varia musica strumentale, tra cui spicca il concerto per tromba in Mib e archi, originariamente scritto per corno naturale, ma concepito in un registro molto acuto, più adatto all’estensione della tromba, a cui vengono riservate le moderne esecuzioni dell’opera. Suddiviso nei tre canonici movimenti, vi si riscontrano aspetti ancora legati al periodo barocco, quali l’uso del basso continuo, sapientemente coniugati con caratteri già classici, come la regolarità delle frasi e l’idea di sviluppo dei temi.

Il programma prosegue entrando nel pieno del Classicismo con Mozart, l’autore che forse meglio rappresenta la sua epoca. Nella sua breve vita – muore a soli 35 anni – produce un numero strabiliante di lavori, toccando tutti i generi allora conosciuti. Al pianoforte, strumento di cui era virtuoso, assegna un posto di rilievo soprattutto con le sonate e i concerti. Anche la letteratura per pianoforte a quattro mani interessa il compositore salisburghese, che scrive 5 sonate, consegnando al Romanticismo un genere cameristico, che nell’Ottocento avrà ampia diffusione. La sonata K. 358 in Si bem maggiore fu composta a Salisburgo tra la fine del 1773 e l’inizio del 1774. Seppur opera giovanile, vi traspaiono già chiaramente quegli elementi tipici dell'inconfondibile stile mozartiano: un elegante equilibrio classico e una grande invenzione melodica, che attinge inconfondibilmente dalla cantabilità dell’opera italiana. La musica di Mozart è stata variamente ripresa dai compositori successivi, che ne hanno tratto spunto per l’elaborazione di nuove opere. Il tedesco Hermann Zilcher, vissuto tra il 1881 e il 1948, si ispirò al maestro salisburghese per comporre sei diversi suoi lavori, tra cui il tema e variazioni op. 94 per violino e fisarmonica, realizzato nel 1941. A partire dal Rinascimento il tema con variazioni è un genere molto praticato dai compositori più diversi, che propongono un tema di loro invenzione, oppure tratto da opere di altri autori, poi variato secondo le più diverse tecniche. Zilcher riprende il tema mozartiano del divertimento in Re magg. K 131 e costruisce cinque variazioni che gradualmente si discostano dallo stile classico, evidenziando nuove armonie e impasti timbrici.

Conclude la serata la sinfonia concertante op. 41 di Franz Danzi, violoncellista e compositore tedesco vissuto tra il 1763 e il 1826. Attivo come esecutore, maestro di cappella e direttore d’orchestra si spostò nelle più importanti città tedesche e dal 1790 compì varie tournées anche in Italia e in Cecoslovacchia con la moglie cantante. Uomo colto e studioso, precursore dei romantici, adotta nei suoi lavori soluzioni strumentali care anche a C. M. V. Weber, col quale fu in rapporti di amicizia. Compositore della terza generazione della scuola di Mannheim, aggiornò le sue esperienze stilistiche con notevoli influssi provenienti dal linguaggio mozartiano. Si dedicò soprattutto al genere operistico, ma anche la musica strumentale occupa un posto di rilievo nella sua produzione. Tra i vari lavori emergono le sei sinfonie concertanti che si configurano come un vero e proprio concerto con la struttura in tre movimenti (veloce-lento-veloce) e il virtuosismo dei solisti. Vi prevale la condotta cantabile delle parti, con attenzione ai timbri dei fiati e melodie riecheggianti le arie del mondo operistico.

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PROGRAMMA

Sulle note del Classicismo viennese
I docenti del "Merulo" in concerto

J. B. Neruda (ca.1707-1776) concerto in Mib per tromba e orchestra
(riduzione pianistica)
- Allegro
- Largo
- Vivace

Tromba, Fabio Caggiula
Pianoforte, Cristina Tondelli

W. A. Mozart (1756-1791), Sonata in Si bem magg. K. 358 per pianoforte a 4 mani
- Allegro
- Adagio
- Molto Presto

Pianoforte, Cristina Tondelli, Donata Paderni

H. Zilcher (1881-1948), Variationen über thema von Mozart op. 94 per violino e fisarmonica

Violino, Ezio Bonicelli
Fisarmonica, Mirko Ferrarini

F. Danzi (1763-1826), Sinfonia concertante op. 41 in Si bem magg. per flauto, clarinetto e orchestra
(riduzione pianistica)
- Allegro moderato
- Larghetto
- Allegretto: polonaise

Flauto, Giovanni Mareggini
Clarinetto, Giovanni Picciati
Pianoforte, Donata Paderni