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Il comitato “No variante” replica a Govi

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Riceviamo la replica alle dichiarazioni stampa del presidente Govi sulla variante in Ligonchio capoluogo a fimra del Comitato "No variante".

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Il Comitato “NO VARIANTE” desidera replicare alle stizzose dichiarazioni stampa del Presidente dell’Unione Govi, in riferimento alla prossima realizzazione della variante e alle azioni mosse nei confronti degli Enti competenti, per dare voce alle legittime istanze di 317 cittadini ligonchiesi, preoccupati per lo spreco di fondi pubblici e indignati per l“allegra” approvazione del suo progetto, sottraendo di fatto, 140mila euro ai fondi già destinati al sociale.

Rivolgendoci al Presidente Govi, desideriamo precisare che nessun attacco “disgustoso” è stato portato ai suoi funzionari e che nessuno ha mai avuto intenzione di denigrare o delegittimare l’Unione, che se ben ricorda, annovera tra i suoi padri fondatori, il firmatario Consigliere Comunale Marco Tavaroli, ai tempi Sindaco di Ligonchio. L’autorevolezza e la lungimiranza politica allora dimostrata dai fondatori, dovrebbe esserle d’esempio oggi per svolgere al meglio il ruolo a Lei affidato, nel rispetto delle opinioni e delle esigenze di cittadini che democraticamente hanno deciso nei mesi scorsi, di raccogliere 317 firme per sollecitare un ripensamento sull’intera opera.

Invece di minacciare querele a mezzo stampa, forse, sarebbe stato più gradito e costruttivo per i cittadini ligonchiesi, insieme al Sindaco Franchi, convocare un incontro pubblico ed assumersi la responsabilità politica, tecnica ed amministrativa dell’opera, come suggerito dal Difensore Civico.

Per l’accusa di non avere “argomenti nel merito” basta rileggersi con cura ed attenzione tutta la documentazione, avendo l’accortezza di non sorvolare artificiosamente fatti e circostanze che si sono succeduti, tutto documentato e dimostrabile.

In conclusione, auspicando un intervento chiarificatore delle Istituzioni preposte, prima dell’aggiudicazione dei lavori prevista il 30 p.v., la invitiamo, in caso volesse querelare, ad estendere la stessa a tutto il comitato “NO VARIANTE” e ai suoi 317 cittadini firmatari.

(Il comitato “NO VARIANTE” - I 317 cittadini firmatari)

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NOTA DEL SINDACO DI LIGONCHIO ILIO FRANCHI

Rispondo con rinnovato rammarico all’ennesima presa di posizione del fantomatico Comitato NO variante di Ligonchio in merito alla replica fatta dallo stesso Comitato al Presidente dell’Unione dei Comuni Govi Alessandro.
La prima precisazione necessaria è quella relativa alla paternità dell’idea della variante: la decisione è stata dell’Amministrazione Comunale di Ligonchio la quale se ne è assunta tutta la responsabilità politico-amministrativa; la parte esecutiva dell’opera e cioè l’approvazione del progetto, la procedura di gara e quindi anche la verifica della conformità del progetto all’attuale normativa di legge fino alla cantierabilità è stata ed è dell’Unione dei Comuni.
Non giustifico quindi in alcun modo la ritenuta’”allegra” approvazione del progetto sulla efficienza ed utilità del quale, democraticamente, la Giunta dell’Unione non è entrata nel merito.
La Giunta Municipale di Ligonchio ha già fornito a tutti i suoi cittadini, con il giornalino di fine anno distribuito a tutte le famiglie, le più ampie spiegazioni del caso quindi non ritiene dover convocare alcun incontro pubblico ritenendo il caso un fatto solo ed esclusivamente politico creato ad arte per screditare l’Amministrazione Comunale in questo periodo preelettorale.
Giustamente qualcuno ha detto di questi amministratori di minoranza che hanno “dormito” per oltre 4 anni senza farsi sentire per arrivare a riempire le pagine dei giornali negli ultimi 6 mesi di legislatura: se la strada di variante fosse stata proposta un anno prima probabilmente non se ne sarebbero accorti.
Questo fa pensare a un interessamento morboso solo per la “seggiola” che si libera alla fine del quinquennio e non all’interesse della collettività che è vivo e pressante sempre.
Per concludere, in quanto a querele, la prima segnalazione fatta alla Procura della Repubblica nei confronti di un funzionario è venuta dal lor Signori in qualità di amministratori di una parte della minoranza: questo probabilmente Tavaroli e Paoli insieme ai 3 o 4 titolari del Comitato se ne sono già dimenticati: ora, se un tecnico che viene “diffamato” sporge querela ritenendosi danneggiato nel suo operato credo sia più che legittimo e che goda il “placet” di tutti gli amministratori seri e responsabili.
Infine sulla paternità dell’Unione da parte di Tavaroli ho qualche perplessità attribuendola più volentieri a Correggi Luciano, già Sindaco di Busana: sull’invito fatto al Presidente Govi di guardare ai predetti fondatori prendendo esempio tra gli altri anche da Tavaroli dico semplicemente, anche e soprattutto in funzione del voto del 2004,che la comparazione tra l’operato di Govi e l’operato di Tavarolip vede, senza ombra di dubbio, di gran lunga vincente Govi.

(Ilio Franchi,s indaco di Ligonchio)